Società civile

Alessio e Morrone chiedono al sindaco di San Giovanni in Fiore (Cs) in merito a un avviso di selezione per assistenti domiciliari dello scorso 14 luglio

giovedì 24 luglio 2008.
 

Gli scrittori Francesco Saverio Alessio ed Emiliano Morrone, autori del libro su ’ndrangheta e politica La società sparente, edito da Neftasia di Pesaro, si rivolgono al sindaco di San Giovanni in Fiore (Cs), Antonio Nicoletti, in merito all’avviso del municipio per la selezione di dieci assistenti domiciliari donne, pubblicato lo scorso 14 luglio, con scadenza il trenta luglio prossimo. Secondo la lettera di questo avviso, gli assistenti domiciliari individuati assisteranno degli anziani della città.

Senza muovere alcuna accusa, che sarebbe inutile, pretestuosa e fuori luogo, ma in nome dell’essenziale principio della trasparenza, cardine e perno dell’amministrazione pubblica, domandano al primo cittadino del comune silano di sapere la ragione per cui il predetto avviso è stato pubblicato in un periodo in cui San Giovanni in Fiore di solito si svuota, per l’abitudine diffusa di molti residenti di recarsi in vacanza nelle vicine spiagge del crotonese.

Certi di avere risposte esaustive, Alessio e Morrone interrogano pubblicamente il sindaco di San Giovanni in Fiore per sapere se, stante l’organico di cui dispongono i Servizi sociali comunali, che può contare su circa sessanta lavoratori socialmente utili, era opportuna od inevitabile la predisposizione della menzionata selezione, specie in un momento di pesante difficoltà economica per il municipio, dovuta all’aumento dei costi per il servizio di smaltimento dei rifiuti e all’obbligo, per il Comune, di pagare gli operai del Fondo sollievo, vincitori d’una vertenza collettiva di lavoro contro lo stesso ente pubblico.

Parimenti, in modo assolutamente pubblico e indipendente dalla vicenda in parola, nel giorno della memoria del grande giudice Paolo Borsellino, Alessio e Morrone, da cittadini impegnati sul terreno della legalità e della giustizia, esprimono il loro più vivo apprezzamento per l’operato della Corte dei conti, anche alla luce della sua indipendenza e oggettività in merito a recenti questioni riguardanti il Consiglio regionale della Calabria.

Sicuri che la fiducia nelle istituzioni, la collaborazione con gli organi pubblici, il dialogo fra cittadini e Stato e la più ampia motivazione delle scelte amministrative siano il primo passo per una nuova Calabria, Alessio e Morrone si dicono certi che il sindaco di San Giovanni in Fiore, che è, peraltro, uno stimato professionista, fornirà con chiarezza e puntualità tutte le spiegazioni sulla vicenda di specie.

Roma, 19 luglio 2008

Emiliano Morrone

Francesco Saverio Alessio


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