Ansa» 2008-06-15 15:33
LA CERTEZZA DI BUFFON, L’ITALIA CI DIRA’ GRAZIE
dell’inviato Piercarlo Presutti
BADEN - "Sono sicuro che alla fine gli italiani ci ringrazieranno". Se si tratti di un’uscita temeraria o della manifestazione di certezze interiori azzurre finora non confermate in campo, lo si saprà solo a partire da martedì notte: fatto sta che Gianluigi Buffon abbranca in tuffo un europeo "nato sotto una cattiva stella" e lo stringe forte.
"Perché - spiega - io sento ancora lo spirito del mondiale, vedo la stessa voglia, sono felice di essere ancora qui nonostante ad otto minuti dalla fine della partita con la Romania potessimo essere di fatto sull’aereo del ritorno a casa". Si espone sempre, Buffon. Come quando ha chiesto scusa agli italiani, ed il ct Donadoni lo ha rimproverato per la motivazione ("la gara più brutta degli ultimi 12 anni", aveva detto dopo la disfatta contro l’Olanda) un po’ troppo autocritica. "Non sono pentito delle cose che ho detto, non è vergogna chiedere scusa. La realtà è che mi ha spinto l’orgoglio". Si espone sempre ed a maggior ragione ora, il portiere della nazionale, perché ci crede.
E molto: "lasciamo da parte i ’biscotti’ e pensiamo a noi, a battere la Francia. La designazione di Michel è una garanzia maggiore per la nostra sfida con la squadra di Domenech, quanto a Olanda-Romania certo uno sguardo in avvicinamento occorre darglielo: ma io spero e credo che sarà una partita vera. Spiegatemi voi perché gli olandesi dovrebbero lasciarsi andare. Per eliminare Italia e Francia: ma fossi in loro visti i risultati preferirei lasciare in gioco noi e la squadra di Domenech, piuttosto che Mutu e compagni". Scherza, evidentemente: perché poi fa la faccia minacciosa ed aggiunge, "ma a me invece non dispiacerebbe ritrovarmeli davanti, gli arancioni". Sincero per definizione, Buffon non si nega al parere sulla questione arbitrale.
"Noi non dobbiamo pensare a quello che è stato, semmai servirà a voi giornalisti a fine europeo azzurro, quindi speriamo molto in là, per valutare come sia andata davvero la nostra partecipazione alla manifestazione. E’ chiaro, e parlo in generale, che serve più bravura ed uniformità".
Della sua, di bravura, non parla con toni epici: "Sì, va bene il rigore parato a Mutu: ma semmai a dare la misura di quanto sto bene ci sono certe cose che ho fatto in allenamento e che voi dovreste avere visto". Parla della nuova frontiera del calcio (Portogallo, Spagna ed Olanda "ma a me sinora sono piaciuti soprattutto Ronaldo e compagni, una squadra vera che difende ed attacca in blocco") ma si vede che conta di mantenere in vita i vecchi rapporti di forza. Quelli che vedono l’Italia in cima al mondo. Gli chiedono però una ragione per non cominciare a preparare le valige, e lui risponde: "Il calcio dà e toglie". Finora, causa aiutini alle avversare, agli azzurri in questo europeo ha tolto. Matematico dunque che nella sua logica qualcosa debba essere restituito: "E comunque - conclude - qualora dovesse andare male meriteremmo un tributo". Il famoso grazie, la prima delle certezze di Buffon.
Sarà lo slovacco Lubos Michel l’arbitro di Francia-Italia, gara dell’ultimo turno del gruppo C di Euro 2008.
Olanda-Romania sarà invece diretta dallo svizzero Massimo Busacca.
Lubos Michel, la cui designazione per Francia-Italia sarà ufficializzata dall’Uefa in tarda mattinata, è considerato al momento l’arbitro numero uno tra il gruppo dei 12 presenti a Euro 2008. In questa stagione era stato già designato per la finale di Champions a Mosca tra Manchester United e Chelsea. Lo slovacco, 40 anni, internazionale da quando ne aveva trenta, ha tra l’altro già diretto una gara tra Italia e Francia, quella di ritorno del girone di qualificazione di Euro 2008, l’8 settembre 2007 a Milano, finita con uno 0-0.
BUFFON IN PORTA E ATTACCO SPAGNA, ECCO TOP 11
(dell’inviato Alessandro Castellani)
Buffon, Sergio Ramos, Pepe, Simunic, Pranijc, Cristiano Ronaldo, Modric, Sneijder, Robben, Torres, Villa. Allenatore, uno a scelta tra Bilic e Scolari. E’ la top 11 di Euro 2008 al termine delle partite della seconda giornata, e fa effetto vedere che dalla rosa ideale è rimasta fuori gente come Ibrahimovic, Podolski, Boulahrouz, Ricardo Carvalho, Moutinho e Marchena: anche loro stanno facendo molto bene, ma al calcio si gioca soltanto in undici, quindi qualche esclusione è necessaria. Nel Dream Team continentale ci sono giocatori affermati ed altri che lo saranno al termine di questo torneo. Alcuni non si muoveranno dai club dove sono in questo momento, altri potrebbero provocare terremoti di mercato. L’importante, comunque, è esserci.
Buffon merita di essere scelto come miglior portiere perché la sua parata sul rigore di Mutu tiene ancora in corsa l’Italia, e poi per la continuità di rendimento che lo fa preferire al croato Pletikosa, un altro che sta dando spettacolo. Nella Spagna arrivata al 18/mo risultato utile consecutivo giganteggia la figura di Sergio Ramos, che ieri si è fatto ’bruciare’ da Ibrahimovic in occasione del gol svedese ma rimane il miglior difensore del mondo. Nei giorni scorsi ha ’aperto’ al Manchester United: ha capito che potrebbe essere inserito come contropartita, assieme al brasiliano Robinho, nell’ ’affare del secolo’ per Cristiano Ronaldo al Real Madrid. La coppia centrale ideale è formata dal brasiliano naturalizzato portoghese Pepe, che si fa preferire al compagno Ricardo Carvalho, e dal croato Simunic, autentico gigante (non solo in senso fisico) della difesa in cui riesce a fare reparto da solo. Due anni fa era svincolato, ma i club italiani, a parte un timido tentativo della Fiorentina, l’hanno snobbato. A sinistra c’é un altro croato, la vera rivelazione di questi campionati, Pranjic, padrone della fascia sinistra. Non si capisce come sia possibile che giochi ancora in una squadra di secondo piano come l’olandese Heerenveen, ma nei Paesi Bassi sanno fare bene i loro affari: infatti questo cursore capace di effettuare cross precisi al millimetro ha un contratto fino al 2012. Il centrocampo in questo 4-4-2 di un Top 11 un po’ sbilanciato in avanti, vede Cristiano Ronaldo sulla fascia destra, ma qui si parla di un marziano capace di tutto e che, se continua così, oltre a conquistare il Pallone d’Oro, può davvero far vincere l’Europeo al Portogallo e diventare il Michael Jordan del calcio. In mezzo la rivelazione Luka Modric, il mingherlino nuova stella della Croazia, reduce dagli orrori della guerra (miliziani serbi gli uccisero il nonno). Ha una tempistica di gioco perfetta, apre la manovra con sventagliate millimetriche e, come ha dimostrato contro la Germania, è un gran recuperatore di palloni: per averlo il Tottenham ha pagato 21 milioni di euro alla Dinamo Zagabria (il Palermo ne aveva offerti 8), ma sono stati soldi spesi bene.
Accanto al n. 14 della Croazia c’é Sneijder, l’uomo che il Real ha acquistato quando si è reso conto che non poteva prendere Kakà. Le sue giocate, ed i gol spettacolari segnati ad Italia e Francia, testimoniano le sue qualità. Sulla fascia sinistra Robben si fa preferire a Podolski (inventato in questo ruolo dal ct tedesco Loew) per la bellezza del gol segnato alla Francia, autentico pezzo d’autore di uno che in patria, per qualità tecniche, viene ritenuto inferiore, nella storia del calcio arancione, solo a Cruijff e Van Basten. E’ molto fragile fisicamente, ma quando è in giornata è capace di tutto. In attacco, nonostante le prodezze di Ibrahimovic, è giusto scegliere la coppia d’oro della Spagna, con il capocannoniere Villa, dallo scatto bruciante e dalla rapidità d’esecuzione micidiale, e il ’bambino d’orò Fernando Torres. Dopo l’Europeo saranno tra i re del mercato: per l’ex garzone, figlio di un minatore, il Barcellona è pronto a dare al Valencia 25 milioni di euro, mentre Torres è l’ultima passione di Abramovich che ha offerto al Liverpool 60 milioni di euro. Il magnate russo è sicuro che con il biondino al centro dell’attacco del Chelsea stavolta la Champions non gli sfuggirà.
Sul tema, nel sito, si cfr.:
SANDRO PERTINI E BEARZOT (Wikipedia)
SANDRO PERTINI (Wikipedia)
EURO 2008 - CONTINUA L’AVVENTURA AZZURRA
L’Italia dei miracoli si prende i quarti:
Francia battuta 2-0 e ora c’è la Spagna
La grinta di Gigi Buffon ancora una volta decisivo
Serata magica per gli azzurri a Zurigo.
In gol Andrea Pirlo (rigore) e De Rossi
ZURIGO L’Italia si è qualificata, battendo la Francia dopo trent’anni e, anche se il gol che ha sbloccato la partita (di Pirlo) è arrivato su un rigore (giustissimo) e la Francia ha giocato in dieci, gli azzurri hanno meritato il successo e si sono scrollati di dosso tutta la sfiducia che li aveva circondati in questi giorni.
Il raddoppio di De Rossi, con una punizione deviata da Henry (proprio lui) ha messo a posto le cose e a nulla sono valsi i tentativi dei francesi di riaprire la partita, anche se Buffon ha dovuto fare una bella parata nella ripresa. Protagonisti della serata i centrocampisti, Pirlo e De Rossi, autori dei gol e la difesa. Peccato che la prossima volta nè Gattuso nè Pirlo potranno giocare per squalifica. Ora Donandoni può mandare una scatola di biscotti al suo amico Van Basten, che ha battuto la Romania. I francesi, che hanno perso Ribery e hanno giocato in dieci, come detto, per l’espulsione di Abidal, hanno meritato l’onore delle armi. Il passaggio ai quarti, dove quasi sicuramente dovremo vedercela con la Spagna, è una vittoria della squadra per l’impegno costante e di Donadoni per la sua cocciutaggine.
Il ct ha sbagliato formazione contro l’Olanda, è stato "punito" dall’arbitro contro la Romania, ma ha saputo trarre una lezione utile dagli errori commessi azzeccando la partita giusta contro la Francia. L’infortunio di Cannavaro prima dell’avvio del torneo, le difficoltà degli attaccanti (Toni in particolare) nel metterla dentro e qualche errore difensivo avevano quasi compromesso la situazione, ora sbloccata da un gruppo che avrà mille difetti, ma sa restare unito anche nei momenti difficili. Una soddisfazione, la vittoria sulla Francia, che (se si eccettuano i rigori di Berlino) gli azzurri non si prendevano da trent’anni (2-1 ai Mondiali d’Argentina). Tornando alla partita di Zurigo, Donadoni ha lanciato dall’inizio la coppia d’attacco Toni-Cassano, con Perrotta a supporto. A centrocampo è rientrato Gattuso, mentre la difesa è rimasta immutata. Domenech invece ha cambiato parecchio: Clerc e Abidal (espulso al 24’) hanno preso il posto di Sagnol e Thuram. Davanti Benzema (invece di Malouda) in coppia con Henry: si sono visti poco. Confermati Makelele e Toulalan in mezzo.
L’Italia avrebbe dovuto chiudere il primo tempo con un vantaggio di tre gol, pur considerando che la Francia ha perso Ribery e Abidal, espulso per il fallo su Toni lanciato a rete in occasione del rigore (ineccepibile) del vantaggio azzurro di Pirlo al 24’. Infatti la squadra di Donadoni è andata vicino al gol già all’11’ con Panucci (bella girata di testa salvata sulla linea) e ha colpito un palo con Grosso al 44’ su punizione. E poi, Toni -che peraltro si è procurato il rigore- ha mancato due o tre occasioni e ha colpito il palo esterno nel finale: errori e sfortuna. La Francia non è stata quasi mai pericolosa in avanti, sia perchè il centrocampo azzurro ha stroncato sul nascere le azioni dei bleus, sia perchè Benzema ed Henry hanno tirato (fuori) solo due volte. Era girata la voce che Pirlo dovesse riposare: il milanista è stato il migliore della squadra azzurra: a parte il rigore realizzato, i suoi lanci sono stati quasi sempre perfetti. Anche De Rossi ha giocato in maniera encomiabile, spingendosi anche spesso in avanti. È sembrato poco dentro il vivo dell’azione, invece, Cassano.
Insomma, la squadra azzurra si è riscattata e la difesa non ha fatto un errore, nel primo tempo. Più pericolosa la Francia nel secondo tempo: Benzema al 5’ ha sparato una bordata di poco alta, poi ci ha provato due volte Henry (debolmente). Allora Donadoni ha voluto dar maggior peso al centrocampo inserendo Ambrosini, ma privandosi dei suggerimenti di Pirlo. E tuttavia, dopo una decina di minuti di preoccupazioni, la squadra di Donadoni al 17’ ha segnato il gol della sicurezza: una punizione forte e bassa è stata deviata da Henry che ha spiazzato Coupet. Sul due a zero la Francia ha continuato ad attaccare ed è entrato Anelka. Inutilmente. Toni ha sfiorato il terzo gol di testa al 28’. Poi Buffon ha fatto una paratissima su tiro di Benzema (29’), ma la partita era finita con col gol di De Rossi e l’entrata di Aquilani è stata un corollario. Una vittoria che è valsa doppio. Fine degli incubi, oltre alla qualificazione. E ora i destini degli Europei sembrano cambiati.
* La Stampa, 17/6/2008 (22:54)
ultimo aggiornamento: 21:56 del 17/06/2008
di Nicola Apicella
7’La Francia ovviamente attacca, Henry si gira bene e va di destro in area, blocca a terra Buffon. Italia timorosa
5’Francia pericolosa: Benzema al volo di destro dal limite su cross da destra di Toulalan , palla alta sulla traversa non di molto
3’Cassano riceve palla a sinistra, si accentra e batte di destro dal limite, respinto
2’Govou entra duro su Cassano, c’è giallo
1’Nessun cambio nell’intervallo
1’Si riparte!!!! Inizia il secondo tempo, pallone giocato dalla Francia, che attacca da sinistra verso destra
Commento al primo tempo: Italia meritatamente in vantaggio dopo 45’ ben giocati. Ottima partenza, gol di Pirlo su rigore e poi diverse occasioni sprecate per un raddoppio che avrebbe messo al sicuro il risultato.
49’Termina il primo tempo: Italia al riposo in vantaggio 1-0 sulla Francia
48’Ammonito Chiellini per un fallo su Henry - per ulteriori aggiornamenti, cliccare sul rosso.
Ansa» 2008-06-17 14:09
Carla Bruni tifera’ Italia dall’Eliseo
ROMA - "Carla questa sera tiferà senza dubbio Italia anche dall’Eliseo e con suo marito non ci sarà nessun problema. Da sempre mia figlia è una tifosa juventina e ha l’Italia nel cuore". Dai microfoni dell’Alfonso Signorini Show (in onda dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 10.00 su Radio Monte Carlo) é intervenuta Maria Bruni Tedeschi, mamma della First Lady francese. "Carla - ha detto - è una persona che si è sempre impegnata in tutte le sue attività: da modella a cantante. Ora prende molto seriamente il nuovo ruolo di moglie del Presidente: anche dai sondaggi risulta che i francesi incominciano ad amarla ed apprezzarla per come si pone".