Allarme...

CINA TERREMOTATA. Il lago formatosi vicino a Beichuan è a un passo dallo straripare.

sabato 17 maggio 2008.
 


-  Gli argini del bacino formatosi in seguito al terremoto a un passo dal cedere
-  La gente cerca la salvezza in collina, ma molti feriti non sono in grado di muoversi

-  In Cina ora è allarme straripamento
-  a Beichuan migliaia in fuga dal lago

-  Miracolo nel villaggio di Taoguan: turista tedesco
-  estratto vivo dalle macerie dopo 5 giorni

PECHINO - Il lago formatosi vicino a Beichuan, nella zona della Cina occidentale colpita nei giorni scorsi dal terremoto che stando all’ultimo bilancio ufficiale ha provocato quasi 29 mila vittime, è a un passo dallo straripare e migliaia di persone sono in fuga. In un primo momento la Reuters aveva riferito che la catastrofe si era già compiuta, tratta in inganno dal panico che si è creato nella zona dopo l’annuncio pubblico ha consigliato alla gente di fuggire verso le alture vicine.

Le autorità cinesi hanno segnalato che le acque del bacino apparivano sul punto di rompere da un momento all’altro gli argini, lesionati dalle onde telluriche, dopo essere salite rapidamente di livello. Una frana provocata dal terremoto aveva bloccato infatti il fiume Bai He provocando la formazione di un lago a monte dell’abitato.

Poi la situazione è precipitata e gli stessi soldati hanno cominciato ad abbandonare la città e, nel comunicare tra loro con la radio, l’ordine che si trasmettevano era perentorio: "Ritirata generale!". La situazione è resa ulteriormente drammatica dal fatto che nella cittadina vi sono almeno 46 civili che necessitano di un’immediata evacuazione, avendo riportato gravi lesioni a causa del cataclisma. Un’emittente televisiva via cavo di Hong Kong ha nel frattempo reso noto che a Qingchuan, una novantina di chilometri più a nord-est, si sta provvedendo a far allontanare l’intera popolazione, complessivamente oltre un milione di persone.

In una situazione tanto drammatica, va segnalata anche una notizia di segno opposto. A cinque giorni dal terremoto che lunedì scorso ha seminato morte e distruzione nella provincia cinese dello Sichuan, un turista tedesco è stato miracolosamente estratto vivo dalle macerie di una palazzina crollata a Taoguan. L’uomo era rimasto intrappolato per ben 114 ore: a trovarlo, secondo l’agenzia di stampa ’Xinhua’, sono stati i genieri dell’Esercito impegnati nelle operazioni di soccorso. Il turista è stato trasportato in un centro medico e per il momento si ignorano le sue condizioni di salute.

Salvo anche un francese, un insegnante di 38 anni che risiede nella medesima area e la cui odissea è stata meno penosa: è stato individuato in un campo per sfollati e sarà trasferito quanto prima a Chengdu, capoluogo provinciale. A Chengdu sono nel frattempo già stati condotti con un elicottero militare cinque studenti sud-coreani, soccorsi anch’essi nella contea di Wechuan.

* la Repubblica, 17 maggio 2008


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