Pianeta Terra. Il magistero del "latinorum" e di "Mammona" ("Deus caritas est", 2006)di papa Ratzinger non è il magistero né di Atene, né di Gerusalemme né di Roma nè della Mecca, e non di Amore ("Charitas")!!!

LA VERITA’ NON E’ NEGOZIABILE. Elezioni, Berlusconi, Ruini, la mafia e i cattolici. Lettera di don Paolo Farinella, inviata da don Aldo Antonelli - a cura di pfls.

sabato 5 aprile 2008.
 


Care Amiche e Amici,

personalmente credo che ci troviamo sull’orlo di una emergenza democratica, istituzionale e morale. Sono angosciato per la posizione e/o il silenzio della gerarchia cattolica di fronte a fatti che esigono risposte. Non ho alcuna pretesa di mettere le braghe al mondo, voglio solo porre un atto e un documento di testimonianza a futura memoria.

Verrà un giorno in cui i cattolici che oggi plaudono in nome di «valori non negoziabili» negheranno di essere stati complici e collaboratori di un degrado etico come mai si era visto nel nostro Paese. Allora, non potranno dire: «Io non c’ero e non ne sapevo niente». Se i cattolici non sanno distinguere «oggi» i segni dei tempi, come potranno percepire «domani» il Regno di Dio?

Sono un prete, cattolico fino al midollo dell’osso e sono perfettamente ortodosso e proprio per questo sono convinto che bisogna dire la verità sempre, anche se fa male alla «propria ditta», specialmente, se fa male alla propria ditta perché la verità non ha parte e, questa sì, non è negoziabile.

Qualcuno potrebbe pensare che i miei interventi siano «ingerenze». Libero di pensarlo. Sono un cittadino italiano e vivo incarnato nella storia e nella vita del nostro paese. Il concordato mi pone dei limiti ed è per questo che spero e lavoro per una semplice e totale abolizione di esso. Il deputato Scajola della corte berlusconiana disse qualche tempo fa che «i preti pensino a fare giocare i bambini all’oratorio».

Non ho oratorio e invito i preti a diffidare da simili figuri che sulle piazza s’inginocchiano devoti e nel segreto evirano il cristianesimo per farne una religione ad uso e consumo di un comitato d’affari di stampo mafioso: un cristianesimo senza Cristo, una religione senza fede, una chiesa sottomessa e complice. Io non ci sto, a costo della mia stessa vita.

Chi condivide queste riflessioni, saprà e vorrà divulgarle come può e crede, chi non le condivide le cestini e può sempre chiedere di essere espunto dalla mia lista, dove in qualche modo è arrivato o per scelta o per invito di conoscenti. A nessuno però è lecito, in questo momento drammatico, fare finta che nulla sta accadendo.

Con stima a tutte e tutti un caro saluto.

Paolo Farinella, prete

Elezioni, Berlusconi, Ruini, la mafia e i cattolici

di Paolo Farinella

Genova 30 marzo 2008. - Avevo già iniziato questa riflessione, quando leggo l’editoriale di Eugenio Scalfari su la Repubblica di domenica 30 marzo 2008, dove l’autore, da par suo, mette in evidenza aspetti inquietanti che dovrebbero turbare il sonno e la ragione di quanti hanno a cuore lo statuto democratico e laico della nazione Italia e la coscienza dei cattolici che fanno i gargarismi tre volte al giorno con i «valori non negoziabili».

Berlusconi in una sua ennesima esternazione tira nel mezzo della mischia il cardinale Camillo Ruini, con il quale il piraña insinua di avere una perfetta identità di vedute sulla valenza del voto disgiunto, dando il benservito a Casini, pupillo sinistro dell’occhio destro di Eminence ed ex servo devoto di Berlusconi medesimo. Ruini non è uno qualsiasi, ma il vicario del Papa per la città di Roma. I casi sono due: o Berlusconi e Ruini si sono parlati e hanno convenuto, o piraña straparla ex culibus come ormai fa di norma. In un caso o nell’altro, i cattolici hanno il sacrosanto diritto di avere da Ruini una netta smentita ufficiale oppure una conferma altrettanto veritiera. In nessun caso si possono accontentare del generico e, questo sì, inutile «no comment» di un qualsiasi portavoce.

Il cardinale Bagnasco che si è impegnato solennemente sul fronte formale della «non ingerenza» non può fare il pesce in barile, ora deve parlare: o smentisce Ruini o smentisce Berlusconi. Tertium non datur. Comunque dovrebbe difendere l’onorabilità della Cei che rappresenta. Una sola cosa non gli è lecito moralmente: stare zitto. Se Ruini e Bagnasco tacciono, significa che c’è una 3a possibilità, la più inquietante, immorale e indecente.

L’esternazione di Berlusconi non è affatto estemporanea, ma è calibrata anche nelle virgole perché si tratterebbe di un puro monito di chiaro stampo mafioso che traduciamo per i meno addetti al politichese. Berlusconi manda a dire: Caro Ruini, mi rivolgo a te a cui riconosco ancora il vero potere sulla Cei e sui vescovi, non a Bagnasco che mi sembra un pesce fuor d’acqua, un re travicello nelle tue mani. Se abbandoni Casini al suo destino (tanto non vincerà mai) e mi fai avere la maggioranza al Senato con il voto dei cattolici di stretta osservanza, ordinando loro a votare al Senato e me e magari Casini alla Camera, sappi che io ti darò tutto quello che chiederai e firmerò a «piè di lista». Vuoi rivedere la 194? Fatto! Vuoi eliminare dalla coniugazione dei verbi italiani il presente del verbo «dire» che fa «Dico»? Fatto! Vuoi nominare non solo gli insegnanti di religione, ma anche i presidi delle scuole statali?. No problem! Fatto! Vuoi che dichiariamo l’Italia una succursale del Vaticano? Fatto! Ruini caro, dimmi quello che ti serve e il mio governo sarà pronto e prono, a patto che mi lasci fare i miei comodi interessi. Il conto tanto lo mandiamo a quei coglioni di Italiani e alle Italiane che dobbiamo relegare nell’ambito del focolare, in stretta dipendenza dai maschi . Caro Camillo Ruini, se però appoggi Casini e non ti schieri, tu e la tua ciurma, con me, sappi che mi vendicherò e sarò spietato: questa volta non faccio prigionieri.

Questo il messaggio, questa la posta in gioco, questa la caricatura d’uomo che mezza Italia plaude e vota. I cattolici sono avvertiti e non dicano che non sapevano perché ormai lo spocchioso nano è talmente sicuro di vincere che agisce alla luce del sole, mostrandosi per quello che è: un mafioso con patente P2. I cattolici che hanno ancora qualche rigurgito di morale sulla coscienza non possono votarlo e nello stesso tempo non possono votare Casini che oggi dice peste e corna di Berlusconi, mentre per cinque anni gli ha sorretto il sacco in religioso silenzio adorante, dimenticandosi che la morale cattolica sancisce che «è tanto ladro chi ruba quanto chi pare il sacco».

E’ di oggi la notizia che la Corte dei Conti ha chiesto al generale della Guardia di Finanza Roberto Speciale la restituzione di 32.000,00 euro che si è bevuto in viaggi aerei per andare a mangiare l’aragosta. Questo signore è nelle liste di Berlusconi: il piraña premia chi delinque, cioè chi lo imita meglio. Insieme a Speciale, infatti, ha messo nella lista ben altri 24 inquisiti, condannati fino al 3° grado. Si sente impunito e agisce da impunito.

Berlusconi ha strappato in pubblico il programma dell’avversario: solo quel gesto lo avrebbe dovuto espungere dalla scena democratica, come un cancro in un corpo sano. Purtroppo il cancro ha già infettato l’organismo. Quel gesto è la conferma definitiva della assenza totale di senso democratico del personaggio.

Ultimo argomento dirimente. Se Berlusconi vince queste elezioni, avrà modo e mezzi per farsi eleggere presidente della Repubblica, dopo avere modificato la costituzione in senso presidenzialista per cui lo avremo contemporaneamente capo del governo e capo Stato per almeno altri 12 anni e non è detto che non faccia in tempo a lasciare lo Stato in eredità ai figli e agli Italiani un oceano di debiti: i suoi.. Sarebbe l’inizio di una dittatura di stampo aziendal-fascista, in vista della quale si è alleato, con la feccia di destra, residui fascisti impresentabili, tra cui eccelle Ciarrapico. Chi ha dato la vita perché vivessimo in una sana democrazia, è morto, dunque, invano?.

Chi vota Berlusconi vota mafia e nega ogni diritto alla legalità, alla civiltà, all’etica e diventa complice del malaffare, della mafia e di ogni sentina perché come dice il divino Poeta è complice in solido nel trasformare l’Italia in un bordello: «Ahi serva Italia, di dolore ostello, / nave sanza nocchiere in gran tempesta, / non donna di provincie, ma bordello!» (Dante, Purg., VI, 76-78). Per impedire questa deriva, con tutte le riserve e con tutti i distinguo del caso e anche malvolentieri e contro natura e senza entusiasmo, io voterò alla camera e al senato il «male minore» che per me è e resta il PD di Veltroni, detto «il Uolter». Le successive elezioni alle prossine saranno un altro giorno.


*

BERLUSCONI 1. "Affidare il governo del paese per i prossimi cinque anni ad un personaggio che non si fa scrupolo di turbare il mercato con false notizie riportate e diffuse da tutto il sistema mediatico è uno di quegli spettacoli che purtroppo squalificano un paese intero almeno quanto l’immondizia napoletana". Così Eugenio Scalfari su Repubblica di domenica 30 marzo a proposito delle dichiarazioni di Berlusconi sulle cordate dell’Alitalia. Ma questo è solo un aspetto della deriva immorale, del cipiglio forcaiolo e dell’autarchia boriosa e spocchiosa che il personaggio che conosciamo rappresenta. Ero incerto se andare a votare o no. Ma ora ritengo un dovere andare a votare a sinistra.

Vi incollo qui sotto la lettera e l’articolo di don Paolo Farinella con il qaule assieme abbiamo frequentato il seminario di Verona. Domani, tempo permettendolo, ci invierò il "curriculum" di questo ladro che "si è fatto da sé" e di questo Frankstein che si spaccia per donatore di sangue.

Aldo [don Antonelli], 01.04.2008



BERLUSCONI 2

-  Se lo conosci lo eviti.
-  Se lo tocchi ti infetta.
-  Chi lo appoggia rovina anche te, digli di smettere.

-  Qui di seguito e in allegato tutta la storia di questo ladro incallito, di questo falso ambulante, di questo ricattatore a piede libero e di questo millantatore a tempo pieno.

Chi volesse approfondire può visitare i siti di riferimento.

Buona, istruttiva, anche se triste, lettura.

Aldo Antonelli

-  Sommario:

Chi è Silvio Berlusconi?

I primi passi...

Nasce il 29 settembre 1936 a Milano, da Luigi Berlusconi, impiegato alla Banca Rasini, e Rosa Bossi, casalinga. Comincia la sua attività di costruttore nei primi anni ’60, giovane e senza disponibilità economiche, da inizio ad una escalation di acquisti miliardari! Per esempio: il 26 settembre 1968, acquistò dal conte Bonzi un terreno per edificare ’Milano2’ pagandolo 3 miliardi di lire.

Dove ha preso i soldi? I soldi venivano dalla Banca Rasini, dove il padre di Berlusconi lavorava (passò da semplice impiegato a direttore generale). La Banca Rasini è una delle banche indicata dai giudici di Palermo come una di quelle usate dalla mafia per riciclare i soldi, può vantare come correntisti i principali boss della mafia: Pippo Calò, Totò Riina, Bernardo Provenzano.

Fonti: Procura di Palermo e Caltanissetta

Link: http://it.wikipedia.org/wiki/Banca_Rasini

Soldi Soldi Soldi...

La Fininvest, il gruppo finanziario e televisivo di Berlusconi, tra il 1978 ed il 1983 ricevette finanziamenti di 113 miliardi di lire (equivalenti ad oltre 300 milioni di euro nel 2006). L’origine dei finanziamenti è tutt’ora ignota!.La procura di Palermo nel ’98 incaricò Francesco Giuffrida (tecnico della Banca d’Italia) per indagare sui flussi finanziari che arrivarono alla Fininvest, Giuffrida non riuscì a capire la provenienza di quei soldi perché come dice lui stesso: “... le operazioni appaiono costruite ad arte per dissimulare la reale provenienza del denaro, poiché il complesso sistema di società holding attraverso cui essi passarono, rende impossibile rintracciarne la fonte.”

Fonti: Procura di Palermo e Caltanissetta

Link: http://it.wikipedia.org/wiki/Banca_Rasini

MAFIA!

La Mafia non compare solamente come finanziatrice dell’impero Berlusconi, essa stringe forti legami con il cavaliere! Il pubblico ministero Luca Tescaroli durante il processo sulla strage di Capaci, dichiarò che Totò Riina qualche giorno prima dell’attentato a Falcone incontrò Berlusconi e Dell’Utri. Chi è Dell’Utri? È il braccio destro di Berlusconi, è l’ideatore del partito ’Forza Italia’ (è senatore di F.I.), è l’uomo che porta nella villa di Arcore Vittorio Mangano per assumerlo come stalliere. Dell’Utri nel 2004 venne condannato dai giudici di Palermo a 9 anni di reclusione per ’associazione mafiosa’.

Chi è Mangano? È lo ’stalliere’ della villa Berlusconi però il Cavaliere lo fa partecipare alle cene di famiglia e lavoro, gli fa accompagnare i figli a scuola e la moglie a fare shopping! In realtà Mangano è un boss della Mafia condannato nel 2000 all’ergastolo per traffico droga-mafia-omicidio.

Fonti: Requisitoria 3/10/2000 Caltanissetta, Procura di Palermo,

Ultima intervista a Borsellino (21/05/1992)

P2

A Berlusconi la Mafia siciliana non bastava! E così nel ’78 si iscrive alla P2. Cos’è la P2?

L’esistenza di una loggia massonica segreta guidata da Licio Gelli, denominata ’Propaganda 2’, emerge nel marzo del 1981 dalle indagini dei magistrati di Milano. Negli elenchi della loggia (953 persone) erano iscritti i nomi di quattro ministri o ex ministri, 44 parlamentari, tutti i vertici dei servizi segreti, il comandante della Guardia di finanza, alti ufficiali dei Carabinieri, militari, prefetti, funzionari, magistrati, banchieri, imprenditori, direttori di giornali, giornalisti... e Berlusconi con la tessera numero 1816.

Una commissione parlamentare d’inchiesta emanò una legge che sciolse la P2, una settimana dopo, il governo presieduto da Arnaldo Forlani dà le dimissioni e i capi dei servizi di sicurezza sono tutti licenziati.

A cosa mirava la P2? Durante una perquisizione venne trovato il programma della P2, nominato ’piano di Rinascita Democratica’ che, attraverso il controllo dei mass media, mirava al controllo dei sindacati, della magistratura e al rafforzamento in senso autoritario del potere istituzionale. Molti nomi della P2 sono ancora segreti e molti sono i misteri che avvolgono alcune morti degli iscritti come Roberto Calvi o Mino Pecorelli. Questa associazione garantì a Berlusconi un credito illimitato presso alcune banche affiliate per non parlare dei ’favori’ e ’sconti’ da parte della finanza e magistratura.

Fonti: Commisione parlamentare d’inchiesta sulla loggia P2 (Legge 23 settembre 1981, n. 527)

Link: http://it.wikipedia.org/wiki/P2
-  http://www.misteriditalia.com/loggiap2/

Agganci Politici

A fornire i soldi, come abbiamo visto, ci pesava la Mafia ma Berlusconi per consolidare il suo impero aveva bisogno di leggi! ...e anche questa volta venne aiutato! Da chi?

Da Bettino Craxi (condannato in vari processi per tangenti e corruzione per un totale di 10 anni) suo fedele amico e padrino di battesimo della figlia Barbara Berlusconi. Nel 1984 il Cavaliere acquistò l’emittente Rete 4 dalla Mondatori, arrivando a possedere tre network televisivi nazionali. La legge dell’epoca non permetteva alle emittenti private di trasmettere su tutto il territorio nazionale ma Berlusconi trasmetteva liberamente e illegalmente! Tre pretori, di Torino, Pescara e Roma, sequestrano gli impianti che consentono le trasmissioni illegali e Craxi nello stesso anno vara un decreto urgente (il primo ’decreto Berlusconi’) per legalizzare la situazione illegale. Ma il decreto non viene convertito in legge perché incostituzionale. Craxi ne vara un altro (il secondo ’decreto Berlusconi’), minacciando i partiti alleati di andare alle elezioni anticipate in caso di nuova bocciatura del decreto. E nel febbraio ’85 il decreto sarà approvato, dopo che il governo avrà posto la questione di fiducia.

Come si sdebita Silvio? I pubblici ministeri di Milano hanno rintracciato almeno 6 milioni di dollari, che sarebbero passati dai conti bancari esteri della Fininvest a conti bancari in Tunisia, che la magistratura ritiene controllati da Craxi.

Fonti: opuscolo ’Berlusconi’, distribuito da Gianni Vattimo a tutti i Parlamentari europei.

Link: http://www.giannivattimo.it/Berlusconi.pdf

Nuovi amici!?

Ormai orfano dei suoi amici politici, travolti dallo scandalo tangentopoli (Craxi fugge in Tunisia), Berlusconi entra direttamente in politica per gestire personalmente i suoi affari.

Durante un colloquio con Enzo Biagi, Berlusconi rivelò: ’devo entrare in politica perché sennò mi fanno saltare per aria... e avrò delle noie giudiziarie!’. Maurizio Cartotto, consulente di Berlusconi, chiamato a testimoniare in vari processi, dichiara: ’Berlusconi diceva che se non fosse entrato in politica sarebbe stato accusato di essere mafioso!’.

Nel 27 Marzo ’94 vince le elezioni ma il 22 dicembre è costretto a dimettersi per una mozione di sfiducia della Lega Nord. L’ex Ministro delle Riforme Umberto Bossi tra il 94 e il 99 disse testualmente in vari interventi riportati sui giornali: ’Berlusconi mostra le stesse caratteristiche dei dittatori... Berlusconi è l’uomo della mafia... La Fininvest è nata da Cosa Nostra... sono stato io a metter giù il partito del mafioso... L’uomo di Cosa Nostra, con la Fininvest, ha qualcosa come 38 holding, di cui 16 occulte, furono fatte nascere da una banca di Palermo a Milano, la Banca Rasini, la banca di Cosa Nostra... Ma vi pare possibile che uno che possiede 140 aziende possa fare gli interessi dei cittadini?... Le sue televisioni sono contro la Costituzione. bisogna portargliele via. Ci troviamo in una situazione di incostituzionalità gravissima, da Sudamerica’

Fonti: Wide Angle documento TV Americana Giornali 94-99

Link: http://www.giannivattimo.it/Berlusconi.pdf

Le leggi ora me le faccio da solo!

-  Legge sulle rogatorie internazionali che le rende più complesse;
-  Abolizione della tassa sulle successioni e donazioni per i grandi patrimoni;
-  Depenalizzazione del falso in bilancio nella disciplina dei mercati finanziari;
-  Condono fiscale;
-  Legge Cirami sul legittimo sospetto;
-  Lodo Schifani sulla sospensione dei processi alle alte cariche dello stato;
-  Decreto spalma-debiti per le società sportive;
-  Decreto salva Rete4;
-  Legge Gasparri di riforma del sistema radiotelevisivo nazionale;
-  Legge Frattini sul conflitto d’interessi;
-  Previdenza complementare che favorisce il sistema assicurativo;
-  Norme sul digitale terrestre che finanziano la vendita di decoder;
-  Legge ex Cirielli che accorcia i termini di prescrizione di molti reati;
-  Inappellabilità delle sentenze di proscioglimento

Processi

Elencare tutti i processi sarebbe troppo lungo e noioso, ne riporto solo alcuni:

1990 La Corte d’appello di Venezia lo dichiara colpevole di aver giurato il falso davanti ai giudici, a proposito della sua iscrizione alla lista P2. Berlusconi viene dichiarato colpevole, ma il reato è estinto per l’intervenuta amnistia del 1989.

1991 Berlusconi accusato di concorso in corruzione in atti giudiziari, per aver pagato i giudici di Roma in modo da ottenere una decisione a suo favore nel Lodo Mondadori, che doveva decidere la proprietà della casa editrice. La Corte d’appello, decide nel giugno 2001 che per Berlusconi è ipotizzabile il reato di corruzione semplice e grazie alla concessione delle attenuanti generiche, ha ottenuto la prescrizione del reato ed ha evitato la condanna.

1998 In primo grado viene condannato a due anni e quattro mesi per i 23 miliardi versati tramite il conto All Iberian a Bettino Craxi. La sentenza di Appello (secondo grado) sancisce che il reato è estinto per prescrizione (è passato troppo tempo) e che «per nessuno degli imputati emerge dagli atti l’evidenza dell’innocenza». La sentenza definitiva (terzo grado) condanna Berlusconi al pagamento delle spese processuali.

La procura di Palermo ha indagato su Berlusconi e Dell’Utri per concorso esterno in associazione mafiosa e riciclaggio di denaro sporco. Nel 1998 l’indagine è stata archiviata per scadenza dei termini massimi concessi per indagare. Dell’Utri, in un altro procedimento, è stato condannato a Palermo a 9 anni per concorso esterno in associazione mafiosa, dagli atti risulta che Forza Italia sarebbe stata fondata per fornire nuovi agganci politici alla mafia e che Berlusconi sarebbe stato messo da Dell’Utri nelle mani della mafia fin dal 1974.

2000 Berlusconi è accusato di aver corrotto i giudici durante le operazioni per l’acquisto della Sme. Nel 2004 Berlusconi viene assolto per prescrizione. 2005 Falso in bilancio. La Finivest avrebbe spostato, tra il 1989 e il 1996, fondi neri per almeno 2 mila miliardi di lire.

I giudici della seconda sezione penale del tribunale di Milano hanno assolto Silvio Berlusconi e gli ex manager Fininvest dall’accusa di falso in bilancio, in quanto il fatto non costituisce reato: grazie alla riforma del diritto societario del 2001, approvata dal Governo Berlusconi.

2006 Indagini in corso per: Diritti televisivi, Frode fiscale, Appropriazione indebita, Tangenti a David Millis, Corruzione giudiziaria, Violazione della legge antitrust spagnola e frode fiscale. Fonti: Sentenze Tribunali

Link: http://it.wikipedia.org/wiki/Silvio_Berlusconi/Procedimenti_giudiziari

Fallimento Politico. ...Prima e dopo Berlusconi

Capitolo Anno 2001 Anno 2005

Fonte

Variazione Pil 1,7% 0,2% Eurostat

Debito pubblico (in miliardi) 1.348 1.542 Banca d’Italia

Export Italiano sul tot mondiale 4.00% 2.9% Fondo Monetario Internazionale

Saldo bilancia commerciale (in milioni) +9.233 -10.368 Istat

Rapporto tra deficit e Pil (in percentuale) 3,2% 4,3% Ministero dell’Economia

Posizione Italia nelle classifiche competitività 24° 47° World Economic Forum

Conclusioni

Queste informazioni censurate dai media, possono essere facilmente reperite su Internet, l’unica fonte di informazione libera rimasta! Se volete saperne di più, andate su google.it e cercate parole come ’processi berlusconi’ ’chi è berlusconi’ ’libertà informazione italia’. Usate anche video.google.com nella ricerca basta inserire ’berlusconi’. Su beppegrillo.it troverete l’elenco dei partiti senza condannati. Berlusconi ha perso consenso nel Paese, gli rimane un’ultima chance: il voto elettronico! Che ha introdotto di urgenza a gennaio: prevede per 4 regioni (tra cui il Lazio) la registrazioni dei voti su una chiave usb e l’invio al ministero tramite internet, il modo più semplice per fare brogli!

Aldo [don Antonelli], 01.04.2008


Sul tema, in rete, si cfr.:

-  CATTOLICESIMO E BERLUSCONISMO: LA FAMIGLIA CATTOLICA, UN’ICONA DEL DIO "MAMMONA"("Deus caritas est": Benedetto XVI, 2006), VENDUTA A "CARO-PREZZO" COME UN’ICONA DEL DIO-AMORE ("CHARITAS", "AGAPE") DI GESU’, GIUSEPPE, E MARIA.

-  LA SFIDA EDUCATIVA: IL CORAGGIO DI EDUCARE. DOPO ANNI DI DELIRIO MAMMONICO ("CARITAS") E BERLUSCONICO ("Forza Italia"), ARRIVA (come se Dio non esistesse) il «Rapporto-proposta sull’educazione» della Cei, di Bagnasco e di Ruini. Sull’argomento, una ’pagina’ di Sergio Belardinelli

-  LA QUESTIONE MORALE, QUELLA VERA - EPOCALE. AL GOVERNO DELLA CHIESA UN PAPA CHE PREDICA CHE GESU’ E’ IL FIGLIO DEL DIO "MAMMONA" ("Deus caritas est") E AL GOVERNO DELL’ **ITALIA** UN PRESIDENTE DI UN PARTITO (che si camuffa da "Presidente della Repubblica") e canta "Forza Italia", con il suo "Popolo della libertà" (1994-2010).


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