VERITA’ E POLITICA. In principio era il Logos: Amore ("Charitas") ... Italia - non il "Logo" di Mammona ("Deus caritas est", 2006) ... e di "Forza Italia"!!!

LA REPUBBLICA ITALIANA E’ FONDATA SULL’ILLEGALITA’?! ELEZIONI E NUOVA QUESTIONE MORALE. Una riflessione di Carlo Federico Grosso - a cura di pfls

mercoledì 13 febbraio 2008.
 

La nuova questione morale

di CARLO FEDERICO GROSSO (La Stampa, 12/2/2008)

Fra poco più di due mesi gli italiani andranno alle urne votando sulla base di una legge elettorale che la Corte Costituzionale, in una delle sentenze con le quali ha dichiarato ammissibili i referendum, ha giudicato viziata da aspetti problematici. Ciò significa che il Parlamento che sarà eletto il 13 aprile prossimo venturo nascerà in una certa misura già delegittimato, perché selezionato sulla base di una legge sulla quale pende addirittura il rischio di una declaratoria d’illegittimità.

La Corte di Giustizia europea ha dato a sua volta ragione ad un soggetto escluso dall’uso delle frequenze televisive alle quali avrebbe avuto diritto, il proprietario dell’emittente Europa 7, sancendo che il sistema di trasmissione televisiva del nostro Paese è pertanto anch’esso illegittimo. La Commissione europea ha, d’altro canto, avviato da tempo una procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia, giudicando incompatibile con le regole europee la legge Gasparri e quindi la normativa sulla quale si basa l’assetto attuale della televisione italiana.

Il Presidente della Corte dei Conti, in occasione dell’inaugurazione del corrente anno contabile giudiziario, ha rilevato che la corruzione in Italia ha raggiunto livelli elevatissimi, molto più elevati di quelli che erano emersi negli Anni Novanta al tempo di Mani pulite. Poiché la corruzione è reato proprio dei politici e dei pubblici funzionari, si tratta di un tarlo che infetta nel profondo le istituzioni pubbliche nazionali e locali e rischia di farle morire soffocate dall’onda dell’antipolitica.

Al di là della vera e propria corruzione, numerose indagini penali stanno evidenziando che nella gestione della politica quotidiana c’è una pratica diffusa di clientelismo, favoritismo, protezione dei famigli, tutela del clan, dei suoi componenti, degli amici. E’ il trionfo del particolare in luogo del perseguimento dell’interesse generale. Magari non si tratta sempre di reati; sicuramente si tratta di un uso pessimo del potere. Per altro verso, inchieste giornalistiche hanno rivelato che numerosi uomini politici hanno utilizzato la posizione conseguita per assicurarsi vantaggi, prebende, mercati privilegiati, viaggi gratuiti o quant’altro.

Non è stato, per altro verso ancora, risolto il delicato problema del conflitto di interessi ai più elevati livelli dei poteri dello Stato. Su tutt’altro piano, si constata che il numero degli infortuni sul lavoro si sta attestando su tassi molto alti. Si parla di oltre mille incidenti mortali annui. E’ difficile pensare che una simile ampiezza di disastri sia la conseguenza del caso piuttosto che della trasgressione sistematica delle regole della prevenzione, ovvero la conseguenza della malasorte piuttosto che di un sistema mal funzionante di controlli pubblici sulla condizione della sicurezza del lavoro.

Repubblica italiana come repubblica fondata sull’illegalità, allora? Le infinite anomalie italiane indurrebbero, su questo punto, a grande pessimismo. Per certi aspetti, la seconda repubblica sembrerebbe addirittura peggiore dell’ultima fase della prima. E che sarà della terza, che secondo le intenzioni di tutte le forze politiche che si stanno attrezzando per la campagna elettorale dovrebbe sbocciare dall’impegno corale delle prossime assemblee parlamentari?

Il problema non è di poco conto e dovrebbe occupare l’attenzione del popolo degli elettori; ma dovrebbe, soprattutto, occupare l’attenzione di coloro che intendono farsi designare ed eleggere. Fino ad ora si è sentito parlare, giustamente, di riforme elettorali e costituzionali idonee a conferire forza e celerità al potere decisionale dei governi. Si tratta di un’esigenza innegabile, in quanto soltanto una maggioranza ed un governo solidi, in grado di decidere rapidamente, potranno risolvere i problemi economici e sociali del Paese. Si sono, ulteriormente, individuati diversi profili di intervento rapido necessario: tasse, retribuzioni, lavoro, scuola, sanità, sicurezza, naturalmente economia. Benissimo, si tratta di nodi di rilievo che dovranno essere affrontati, in un modo o nell’altro, dal prossimo esecutivo.

Il problema di fondo, a monte, è tuttavia un altro. E’ un problema di aria nuova, di vento diverso, di pulizia, di cambiamento del costume, di rinuncia ai privilegi, di abbandono dell’arroganza, di onestà individuale e collettiva, di trasparenza, di politica come servizio, di perseguimento dell’interesse generale.

Oggi c’è una grande novità politica nel Paese, un partito nuovo che, coraggiosamente, ha scelto di rompere le regole consolidate dell’agire politico e di sfidare la sorte presentandosi da solo, con un suo programma, alle elezioni. Tutti sappiamo qual è l’obbiettivo: sfuggire alla ragnatela delle divisioni, dei distinguo e dei ricatti che hanno paralizzato l’azione del governo Prodi e determinato il suo fallimento. Questa scelta ha già prodotto più d’un sussulto nel panorama politico complessivo. A questo punto sarebbe tuttavia necessario un passo ulteriore. Che questa nuova forza politica, sull’onda del progettato rinnovamento, si facesse, senza remore, tentennamenti o compromessi, paladina a tutto campo dell’indispensabile rinnovamento etico della politica, diventando centro e motore di una nuova grande «questione morale» del sistema-paese. Si tratta, tuttavia, di una realtà davvero praticabile o di un semplice miraggio?

_______________________________________

Sul tema, nel sito, si cfr.:

L’ITALIA "CONFUSA E AGITATA" E OFFESA!!!

PER IL LOGO DELLA SAPIENZA DI ROMA...

STATO E CHIESA. SALVIAMO LA COSTITUZIONE!!!


Rispondere all'articolo

Forum