Democrazia, cristianesimo, cattolicesimo-romano.....

"FINIAMOLA CON QUESTA STORIA"!!! CON GIOVANNI PAOLO II, IL "LIBRO" E’ STATO CHIUSO: W o ITALY!!! IL VATICANO ALL’ATTACCO DI "REPUBBLICA", DELLO SPIRITO DELLA DEMOCRAZIA E DELLA REPUBBLICA ITALIANA!!! Una nota di Ezio Mauro - a cura di pfls

venerdì 26 ottobre 2007.
 


-  Il segretario di Stato vaticano attacca gli articoli di "Repubblica"
-  "L’apertura alla fede in Dio porta solo frutti a favore della società"

-  Bertone contro le inchieste sulla Chiesa
-  "Finiamola con questa storia dei costi"

CITTA DEL VATICANO - "Finiamola con questa storia dei finanziamenti alla Chiesa: l’apertura alla fede in Dio porta solo frutti a favore della società". Il segretario di Stato Tarcisio Bertone, replica con durezza all’inchiesta sui costi dell’ora di religione. "C’è un quotidiano - lamenta - che ogni settimana deve tirare fuori iniziative di questo genere.

"L’ora di religione è sacrosanta". La conversazione del segretario di Stato con i giornalisti tocca poi la "deriva anticlericale" in Spagna. E su questo Bertone si mostra più prudente: ci sono i vescovi spagnoli che prendono posizione in merito, io non so se sia davvero una proposta di Zapatero o solo una delle righe di un programma elettorale...". Esterna a tutto campo il cardinale, dopo la conferenza stampa sul Concerto di Ennio Morricone e dell’Arma dei Carbinieri che si terrà in Vaticano il prossimo 20 novembre. "Le difficoltà delle famiglie di arrivare alla fine del mese - risponde a un gionalista - sono reali. Mi auguro che le promesse del Governo vengano matenute. Il problema è quello delle risorse limitate, noi chiediamo che siano impiegate a favore della famiglia, dei figli, della solidarietà". Cita i cartelli di protesta che lo hanno accolto all’ospedale pediatrico promosso dal Vaticano (e gestito in convenzione con il Ssn e la Regione Lazio). I dipendenti lamentano il mancato rispetto del contratto di lavoro che prevedeva uno scatto che non è stato ancora erogato: "è un problema reale, in questo momento siamo in problemi difficili sia dal punto di vista regionale che nazionale. Mancano le risorse: non parliamo degli stipendi vaticani. Potessi avere la bacchetta magica farei subito dei miracoli". Gli domandano allora: "secondo lei la crisi politica sfiorata ieri è superata?". Serafico replica: "vediamo se è superata".

Tutto questo non basta ai giornalisti che lo hanno seguito al "Bambino Gesù" e così il cardinale è "costretto" a parlare anche dei limiti etici della pubblicità. Non gli è piaciuto lo spot del "neonato gay". In proposito Bertone dice: "è una cosa strana, mi sembra che non sia il caso di arrivare a uno spot di quel genere".

LEGGI LE QUATTRO PUNTATE DELL’INCHIESTA

1 - 2 - 3 - 4

* la Repubblica, 25 ottobre 2007.


Democrazia e religione

di EZIO MAURO *

"Finiamola". Con questo invito che ricorda un ordine il Cardinal Segretario di Stato della Santa Sede, Tarcisio Bertone ha preso ieri pubblicamente posizione contro l’inchiesta di Repubblica sul costo della Chiesa per i contribuenti italiani, firmata da Curzio Maltese. "Finiamola con questa storia dei finanziamenti alla Chiesa - ha detto testualmente il cardinal Bertone - : l’apertura alla fede in Dio porta solo frutti a favore della società". Per poi aggiungere: "C’è un quotidiano che ogni settimana deve tirare fuori iniziative di questo genere. L’ora di religione è sacrosanta".

Non ci intendiamo di santità, dunque non rispondiamo su questo punto. Ma non possiamo non notare come il tono usato da Sua Eminenza sia perentorio e inusuale in qualsiasi democrazia: più adatto a un Sillabo. L’attacco vaticano riguarda un’inchiesta giornalistica che analizza i costi a carico dei cittadini italiani per la Chiesa cattolica, dalle esenzioni fiscali all’otto per mille, al finanziamento alle scuole private, all’ora di religione: altre puntate seguiranno, finché il piano di lavoro non sia compiuto.

Finiamola? E perché? Chi lo decide? In nome di quale potestà? Forse la Santa Sede ritiene di poter bloccare il libero lavoro di un giornale a suo piacimento? Pensa di poter decidere se un’inchiesta dev’essere pubblicata "ogni settimana" o con una diversa cadenza? E’ convinta che basti chiedere la chiusura anticipata di un’indagine giornalistica per evitare che si discuta di "questa storia"? Infine, e soprattutto: non esiste più l’imprimatur, dunque persino in Italia, se un giornale crede di "tirar fuori iniziative di questo genere" può farlo. Salvo incorrere in errori che saremo ben lieti di correggere, se riceveremo richieste di rettifiche che non sono arrivate, perché nessun punto sostanziale del lavoro d’inchiesta è stato confutato.

La confutazione, a quanto pare, anche se è incredibile dirlo, riguarda la legittimità stessa di affrontare questi temi. Come se esistesse, lo abbiamo già detto, un’inedita servitù giornalistica dell’Italia verso la Santa Sede, non prevista per le altre istituzioni italiane e straniere, ma tipica soltanto di Paesi non democratici. In più, Sua Eminenza è il Capo del governo di uno Stato straniero che chiede di "finirla" con il libero lavoro d’indagine (naturalmente opinabile, ma libero) di un giornale italiano. Dovrebbe sapere che in Occidente non usa. Mai.

Stupisce questa reazione quando si parla non dei fondamenti della fede, ma di soldi. E tuttavia se la Chiesa - com’è giusto - vuole far parte a pieno titolo del discorso pubblico in una società democratica e trasparente, non può poi sottrarsi in nome di qualche sacra riserva agli obblighi che quel discorso pubblico comporta: per tutti i soggetti, anche quelli votati al bene comune. Anche questo è un aspetto della sfida perenne, e contemporanea, tra democrazia e religione.

* la Repubblica, 25 ottobre 2007.


Sul tema, nel sito, si cfr.:

La chiesa di Costantino, l’Amore ("Charitas") e la nascita della democrazia dei moderni

"Deus caritas est": la verità recintata!!!

SALVIAMO LA COSTITUZIONE

MONOTEISMO, CRISTIANESIMO E DEMOCRAZIA: L’ILLUMINISMO, OGGI.

LA FENOMENOLOGIA DELLO SPIRITO ... DEI "DUE SOLI". CON LA MORTE DI GIOVANNI PAOLO II, IL LIBRO E’ STATO CHIUSO.


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