San Giovanni in Fiore

La politica che non attrae

mercoledì 10 ottobre 2007.
 

di Vincenzo Tiano

Il Partito Democratico viene presentato anche a San Giovanni in Fiore, ieri 6 ottobre 2007. Già, democratico - aggettivo che rimanda al popolo e indirettamente alla piazza, l’agorà. Peccato che non in una piazza si è tenuta la manifestazione ma in una strada: in una delle principali arterie della città, corso Roma, la quale è stata messa fuori uso dalle nove di mattina fino ad oltre la mezzanotte: a certe manifestazioni tutto è concesso, evidentemente! L’importante, a San Giovanni, è costruire teatri in cemento per poi non utilizzarli all’occorrenza. Un imponente palco, che doveva in serata ospitare gli “Operai della Fiat 1100”, gruppo musicale che interpreta canzoni del cantautore calabrese Rino Gaetano, era stato allestito con largo anticipo. Povero Rino: se avesse saputo che le sue canzoni sarebbero state sbandierate in certi ambienti politici, avrebbe scritto canzoni d’amore alla Gigi D’Alessio! Comunque le ragioni, che sottendono alla scelta di corso Roma, possono risiedere nell’idea di sfruttare un pubblico già presente, preoccupati dal timore della scarsa partecipazione. Difatti, nonostante la presenza dei giovani che abitualmente frequentano corso Roma, ad assistere alla manifestazione era poco più di un gruzzolo di persone. Eppure a parlare erano due persone con un curriculum politico senza paragoni: un neo Deputato della Repubblica, l’on. Franco Laratta e un già Deputato e arcinoto on. Mario Oliverio, che ora dalla presidenza della provincia aspira, secondo alcuni giornali locali, a quella della regione, proprio per lasciare spazio ad altri ed essere più democratico. A parlare erano due fuoriclasse, nel centro cittadino e all’ora del passeggio. Questo discorso non è mera polemica o disfattismo, ma vuole chiedere se l’espressione “Verso il Partito democratico” - il titolo della manifestazione - sia azzeccata. Personalmente toglierei il “verso”, essendo le compagini partitiche belle e costituite, nonostante la facciata delle primarie, e i protagonisti belli e risaputi; inoltre toglierei il “democratico”, data la evidente defezione e distanza del popolo: non risulta peraltro che l’idea di questa fusione sia partita dal basso, da spinte della società civile. Più che democratico sa tanto di oligarchico e i politici Ds e Margherita si trovano assieme in una forzata e ipocrita convivenza. Una specie di matrimonio di convenienza col rischio della non consumazione. L’on. Laratta ha auspicato un partito capace di estirpare l’anti-politica, come se il problema fosse la delusione dei cittadini e non una certa politica dalla quale non sembra prendere le dovute distanze, ma anzi appare sempre più propenso ad alleanze con avversari acerrimi del passato; come se il problema fossero i vari Grillo, Pecora, Stella, Morrone, Alessio e non una classe politica che ha fallito e con coscienza continua a fallire. Chiudo con una battuta, guarda caso, dello stesso Rino Gaetano, ospite musicale della serata : “beati i bulli di quartiere perchè non sanno quello che fanno e i parlamentari ladri che sicuramente lo sanno”. Anche lui era un qualunquista, un anti-politico o semplicemente un cittadino desideroso di una politica normale? Anche lui era un esagerato populista o un ragazzo che denunciava determinate ruberie in senso lato - simili a quelle di oggi?


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