EMERGENZA INCENDI

L’Italia centro-meridionale è in fiamme. Centinaia di roghi in Calabria e Campania. Il Pollino sotto l’attacco degli incendiari. Situazione drammatica in Puglia - a cura di pfls

martedì 24 luglio 2007.
 

[...] Fiamme quasi sulla spiaggia a Peschici, in Puglia. Circa duecentocinquanta persone si sono trovate in difficoltà questa mattina a causa degli incendi che stanno devastando il Gargano. La zona di Baia Mannacore è stata parzialmente evacuata grazie all’intervento di una motovedetta della Capitaneria di porto. Alcune persone sono state trasportate all’ospedale. Un centinaio sono ancora bloccate sul bagnasciuga.

La zona di Peschici per la quale si nutre maggiore preoccupazione è quella periferica della 167, dalla quale si leva un denso e ampio fumo nero. Numerosi i camping e i villaggi turistici che sono stati evacuati, ma poichè la viabilità interna è quasi tutta compromessa dalle fiamme, i turisti vengono fatti defluire via mare, con gravi difficoltà. [...]


-  Centinaia di roghi in Calabria e Campania. In volo Canadair e elicotteri della Protezione civile
-  Sono già andati in fumo migliaia di ettari di vegetazione nelle regioni del Mezzogiorno

-  Emergenza incendi in tutto il centro-sud
-  Le fiamme attaccano il Parco del Pollino

Il ministro Pecoraro Scanio: "Ci deve essere tolleranza zero verso gli incendiari"

ROMA - L’Italia centro-meridionale è in fiamme. Non solo per l’ondata di caldo anomalo ma per i quasi trecento roghi, molti di grandi dimensioni, che stanno distruggendo migliaia di ettari di vegetazione in tutto il Mezzogiorno. Questa mattina si sono alzati in volo tutti i Canadair e gli elicotteri della Protezione civile nazionale. E nelle prime ore di oggi, sono già arrivate 26 richieste di intervento per le operazioni di spegnimento. La situazione è particolarmente delicata in Calabria, Campania, Puglia, Abruzzo e Marche.

Secondo i dati del Corpo Forestale dello Stato, la Centrale operativa nazionale ha ricevuto più di 6.000 chiamate al numero di emergenza ambientale 1515.

"Ci sono situazioni critiche - sottolineano al dipartimento - in Abruzzo, dove in alcuni casi le fiamme hanno lambito alcuni abitati, in Calabria, in Basilicata e nelle Marche". Ma tutte le regioni, dall’Emilia Romagna in giù, sono interessate dai roghi.

In Calabria, nella zona di Castrovillari, le fiamme hanno bruciato più di 500 ettari di macchia mediterranea e lambito alcune abitazioni pure senza danni a persone. L’incendio ha provocato la momentanea chiusura di un tratto dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria che è stata riaperto solo questa mattina.

Attacco al Parco del Pollino. Un ampio fronte di fuoco anche a Latronico (Potenza), dove le fiamme hanno raggiunto i confini del Parco Nazionale del Pollino. Il Commissario dell’Ente Parco, Domenico Pappaterra, lancia l’allarme: "Siamo drammaticamente colpiti. E’ un attacco senza precedenti. C’è un disegno strategico che si evince dal fatto che, poco fa è stato appiccato un altro incendio a poco meno di 5 chilometri da dove i Canadair sono in azione". Per Papaterra è necessario che le "autorità competenti accertino le responsabilità per quanto avvenuto in questi giorni nella zona di Castrovillari, Morano, San Basile e Frascineto".

Al proposito, il ministro dell’Ambiente Alfondo Pecoraro Scanio ha fatto sapere di avere "immediatamente attivato il Comando dei Carabinieri per l’Ambiente perchè è evidente che ci deve essere tolleranza zero verso gli incendiari". Pecoraro Scanio ha anche annunciato di avere chiesto al ministro delle politiche agricole Paolo De Castro uno "sforzo straordinario per rafforzare la presenza di forestali a difesa dell’area protetta".

In Campania dove gli incendi sono quasi cinquanta, secondo la centrale del Cor, che coordina gli interventi del Servizio Foreste della Regione, la situazione più critica si registra in questo momento nel Sannio a Bucciano, in provincia di Benevento, dove un incendio è in corso da due giorni. Elicotteri sono impegnati a supporto dei mezzi di terra, così come è stato richiesto l’intervento di un Canadair per domare le fiamme sul Monte Cille, a Piedimonte Matese, nel Casertano.

Decine di incendi, alcuni di grosse proporzioni, anche in Puglia dove le temperature hanno raggiunto anche i 40 gradi. La guardia forestale riferisce di una cinquantina di segnalazioni di incendi che hanno interessato tutta la regione, dal Gargano al Salento. I più grossi a Mottola, in località San Basilio, nel tarantino, e a Bitonto, in località Rogadeo, nel barese.

In Abruzzo un incendio, tuttora in corso, nel chietino ha messo a rischio circa 600 ettari di vegetazione boscata. Nelle Marche resta alta l’attenzione per l’incendio tuttora in corso in provincia di Fabriano, dove il fronte del fuoco si estende per circa 20 chilometri. Squadre di vigili del fuoco, corpo forestale e volontari sono ancora al lavoro per domare le fiamme a Cancelli di Fabriano (Ancona), Frontone (Pesaro Urbino) e Acquasanta Terme (Ascoli Piceno). In due giorni nelle Marche sono andati in fumo mille ettari di bosco.

Almeno cinque incendi di vaste proporzioni, oltre a decine di altri roghi minori, stanno impegnando corpo forestale e vigili del fuoco in tutta la Sicilia. Brucia da ieri una vastissima area a Castiglione di Sicilia (Catania) con oltre 400 ettari minacciati mentre in provincia di Messina sono tre gli incendi che interessano zone boschive.

* la Repubblica, 23 luglio 2007


-  Ancora fiamme in mezza Italia. In Puglia la situazione più drammatica
-  Molte persone evacuate da una motovedetta della capitaneria
-  Nel Catanzarese un grande rogo costringe la gente a riparare in chiesa
Emergenza incendi, terrore nel Gargano Centinaia bloccati sulla spiaggia a Peschici

Bertolaso ad Acciano (Abruzzo) dove ieri è morto un pilota di un aereo antincendio

ROMA - Fiamme quasi sulla spiaggia a Peschici, in Puglia. Circa duecentocinquanta persone si sono trovate in difficoltà questa mattina a causa degli incendi che stanno devastando il Gargano. La zona di Baia Mannacore è stata parzialmente evacuata grazie all’intervento di una motovedetta della Capitaneria di porto. Alcune persone sono state trasportate all’ospedale. Un centinaio sono ancora bloccate sul bagnasciuga.

La zona di Peschici per la quale si nutre maggiore preoccupazione è quella periferica della 167, dalla quale si leva un denso e ampio fumo nero. Numerosi i camping e i villaggi turistici che sono stati evacuati, ma poichè la viabilità interna è quasi tutta compromessa dalle fiamme, i turisti vengono fatti defluire via mare, con gravi difficoltà.

Alcuni di loro riferiscono di momenti di tensione quando giungono gommoni sul litorale per raccoglierli e si formano resse tra quanti si danno da fare per essere presi a bordo.

Qualcun altro dice che il primo elicottero si è visto in zona solo alle 12.40, dopo circa due ore che era scoppiata l’emergenza. In questo momento sono all’opera due Canadair. Nel frattempo si cerca di rafforzare i presidi sanitari nella zona: a Bari è stata approntata una postazione del 118, pronta a partire per il Gargano.

Fuga in chiesa. Hanno trovato riparo all’interno della chiesa del paese gli abitanti di Magisano (Catanzaro). Sono soprattutto donne, anziani e bambini nel tentativo di sfuggire al fumo ed alle fiamme di un forte incendio che si è sviluppato nella parte bassa del paese.Le fiamme, alimentate dal vento e dalle alte temperature, hanno lambito il centro abitato interessando alcune abitazioni che sono state danneggiate. Distrutte anche case rurali e alcuni recinti con animali all’interno. Sul posto, per cercare di fare fronte all’emergenza, si stanno recando mezzi dei Vigili del Fuoco e della Protezione civile. La situazione è però preoccupante anche in altre zone della provincia di Catanzaro.

Gli altri incendi. Ma il fronte delle fiamme tocca molte altre regioni d’Italia. Alle prime luci del giorno tutti i Canadair e gli elicotteri della Protezione civile si sono alzati in volo per intervenire sui numerosi roghi che stanno interessando le regioni del Centro-Sud. Subito 30 le richieste di intervento: per la maggior parte dei casi riguardano incendi ancora attivi dalla serata di ieri, quando con l’arrivo delle ore notturne si è reso impossibile l’impiego dei velivoli in condizioni di sicurezza.

Le operazioni di Canadair ed elicotteri della Protezione civile proseguiranno per l’intera giornata.

A Castelgandolfo una delle situazioni più critiche: sono andati in fumo cento ettari di vegetazione la notte scorsa nell’ incendio divampato su un costone della montagna che sovrasta il lago. Le fiamme hanno messo in pericolo due alberghi - evacuati, come 25 ville - mentre sono state danneggiate due abitazioni. Ad Ortona dei Marsi (L’Aquila), a causa di un vasto incendio che minaccia il paese, sono stati evacuati 250 abitanti. Roghi anche nelle Marche, in Campania, in Sardegna ed in Sicilia.

Il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, dall’Abruzzo, dove è andato a visitare il copilota ferito del Canadair caduto ieri, parla di "situazione sempre molto difficile e critica in alcune regioni. La coperta - sottolinea - è quella che è. Noi abbiamo la più grande flotta dello Stato che c’è nel Mediterraneo, però quando vi sono centinaia e centinaia di incendi non possiamo intervenire dappertutto.

Dobbiamo per forza scegliere delle priorità, che sono basate sui cosiddetti ’incendi di interfaccia’, laddove cioè, può esserci il rischio che le fiamme possano colpire paesi, infrastrutture e quant’altro". In riferimento al Canadair caduto, Bertolaso spiega che si è trattato di una "tragedia" consumatasi in una "guerra dichiarata" da "criminali" sfruttando il caldo di questi giorni. E’, aggiunge, "una lotta durissima, pagata anche a carissimo prezzo, ma non per questo ci fermeremo"

* la Repubblica, 24 luglio 2007


Scheda grafica - La Stampa: GLI INCENDI NELLA PENISOLA


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