Dov’è la verità che rende liberi?!! All’inferno!!!

La guerra del Vaticano e un mondo di mutilati - religiosi e laici. Un papa che afferma che “tutti i cristiani devono ascoltare la chiesa” sovverte il concetto stesso di chiesa e mortifica il ruolo dei laici in essa. Io DICO: quale chiesa?!! Un "urlo" (ridimensionato da "Repubblica" e "Rai Uno") di don Aldo Antonelli - a cura di pfls

domenica 1 aprile 2007.
 

Io DICO: quale chiesa?

Carissimi,

le mie dichiarazioni riportate sia da Repubblica che Rai Uno sono state censurate e sottoposte a "lifting".

Qui di seguito il testo originale nella sia integrità.

Un abbraccio a tutti

Aldo

Ciò che sta avvenendo è grave, e non so con quanta avvertenza è da parte del mondo cattolico e da parte della società civile.

Mi riferisco alla nota della Cei e ai discorsi che il papa va seminando in giro.

La situazione è talmente grave che non possiamo non gridare anche noi. Se non parliamo noi, figli del Concilio, grideranno le pietre.

Siamo alla talebanizzazione della chiesa e alla ideologizzazione della teologia.

Una chiesa che si autoidentifica con il “clero”, peggio ancora con la “gerarchia”, supportata da una teologia daltonica che non ha occhi per vedere se non se stessa, cosa ha più a che fare con il proprio statuto fondativo che è il Vangelo di Gesù di Nazareth?

Un papa che afferma che “tutti i cristiani devono ascoltare la chiesa” sovverte il concetto stesso di chiesa e mortifica il ruolo dei laici in essa. Non più, quindi, la Chiesa come popolo di Dio che i pastori sono tenuti ad ascoltare e servire, ma un popolo di minorenni incapaci che devono solo ascoltare e ubbidire. Così, in questa involuzione a precipizio, la gerarchia viene dispensata dall’ascolto e al popolo viene tolta la parola! Siamo in un mondo di mutilati.

A questo desolante scenario corrisponde, in campo politico e sociale, un ammutinamento omertoso e interessato di personaggi adusi all’adulazione e alla prostrazione. Sembra che la genuflessione sia diventato un nuovo sport nei due rami del Parlamento.

Dove quel sano orgoglio di laici che fa parlare a testa alta delle proprie competenze e della propria autonomia?

Dove quel sacro ardire di “atei” che rivendicano per sé rispetto e dignità?

Avrà forse il tarlo dell’integralismo corroso la politica e incenerito il concilio?

Domande di piombo!

Aldo Antonelli


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