Dio è amore ("charitas")? No, Dio è "caro prezzo" ("caritas"). Il "van-gelo" imperiale aggiornato !!!

TEOLOGIA DELLA LIBERAZIONE E IMPERO UNIVERSALE ("CATTOLICO"). CONTRO IL "DOCETISMO" VATICANO, LA LEZIONE MAGISTRALE DI JON SOBRINO (A NAIROBI, il 20 gennaio 2007). Una breve sintesi di p. Alex Zanotelli - a cura di pfls

domenica 25 marzo 2007.
 


Spiritualità per un altro mondo possibile. Nairobi, 2007: Secondo Forum Mondiale di Teologia e Liberazione - di Alex Zanotelli *

[...] Sobrino [...] ha ricordato il dramma dell’Africa, "peccato dell’Europa". Sobrino con forza si è soffermato sull’importanza primordiale delle vittime, che sono lì a svegliarci. "Non ci siamo ancora svegliati dal sonno dogmatico davanti ad una realtà così disumana". Ricordando le recenti parole del cardinal Kaspers: che “la più antica eresia, il docetismo (negare la realtà), è ancora molto presente nelle nostre chiese di Occidente, Sobrino si è chiesto: "Stiamo vivendo docetisticamente?"

Stiamo cioè vivendo nell’irrealtà e negando la disumanizzazione di buona parte dell’umanità? "Io voglio vivere nel reale", ha ripetuto Sobrino, che ha chiesto all’assemblea: “Accettiamo almeno in teoria l’affermazione di Giovanni XXIII, «la Chiesa è la Chiesa dei poveri?»”

E i poveri sono il sottoprodotto dell’impero del denaro (imperium magnum latrocinium, aveva definito Sant’Agostino l’Impero Romano).

L’impero del denaro è oggi costruito sugli idoli che non sono più di legno o di sasso, ma sono il mercato, il profitto a cui si sacrificano milioni di persone. "Gli idoli hanno bisogno di vittime", ha ribadito Sobrino. “E il peso degli idoli è talmente grande che... chi resiste paga”.

Per questo ha ricordato il martirio di Romero, suo grande amico, ma anche quello dei suoi confratelli gesuiti, Ignacio Ellacuria e compagni, trucidati insieme alla cuoca e alla figlia Celina, presenti, nel 1989, (lui è scampato alla morte perchè si trovava in Thailandia).

Mi ha commosso vedere questo uomo fragile ma grande testimone del nostro tempo, sostenere con forza l’aspetto martiriale del confronto con il sistema. Ma ci ha lasciato un monito finale forte: "Ricordatevi che da solo il potere non può salvare il mondo!" Per questo ci ha ammoniti: "Siate umani".

E’ con queste parole che questa variopinta assemblea ecumenica -sono qui presenti tutti i colori dell’umanità- ha chiuso questa sua prima giornata alla ricerca di una spiritualità per chi si sta impegnando per un altro possibile mondo, ma "più vivibile di questo", afferma sempre Sobrino, "di certo senza potere".

* Per il testo completo del resoconto di p. Zanotelli, si cfr., nel sito - qui


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