Una buona-notizia (eu-angelo !!!)

TOTO’ INSEGNA: "Mose-ca", "Mose-ca"!!! RIATTIVARE LA MEMORIA della TEOLOGIA DELLA LIBERAZIONE. MOZ-ART ritorna da "San Pietro" ... per dargli lezioni sull’ARTe di MOSé !!! Domenica 19 novembre, in Vaticano, "eseguirà" la "Messa dell’Incoronazione - K 317"!!!

lunedì 20 novembre 2006.
 

Come in cielo così in terra. Mozart va a messa in San Pietro

di Sandro Magister

La mattina di domenica 19 novembre Wolfgang Amadeus Mozart scenderà nuovamente dal cielo nella basilica di San Pietro in Vaticano per la terza esecuzione negli ultimi ventun anni della sua Messa dell’Incoronazione K 317.

Attenti: non di esecuzione concertistica si tratta, ma di sacra liturgia. A celebrare la messa nella basilica papale sarà il cardinale arcivescovo di Vienna, Christoph Schoenborn. Quanto a papa Benedetto XVI, difficile che non si unisca anche lui alla celebrazione.

Come già le due volte precedenti, anche questa volta ad accompagnare la messa in San Pietro saranno i Wiener Philarmoniker. Nel 1985 li diresse Herbert von Karajan, nel 2000 Riccardo Muti e ora li dirigerà Leopold Hager.

La messa del 19 novembre sarà il momento culminante, quest’anno, del Festival Internazionale di Musica e Arte Sacra che ogni autunno fa risuonare nelle grandi basiliche romane i capolavori della musica sacra cristiana, con orchestre, direttori e cantanti di fama mondiale.

I Wiener Philarmoniker non mancano mai all’appuntamento. Ci saranno anche l’anno prossimo: l’11 ottobre 2007 eseguiranno il Requiem di Giuseppe Verdi.

Il programma di quest’anno è invece tutto mozartiano e lo puoi leggere nel sito della fondazione che promuove il festival, giunto alla V edizione: “Fondazione pro Musica e Arte Sacra“.

Della musica s’è detto. Quanto all’arte, la fondazione finanzia ogni anno restauri di parti delle basiliche romane. Questa volta alcune architetture della necropoli romana che sta sotto al pavimento della basilica di San Pietro, dove fu sepolto l’apostolo.


LA CHIESA DEL SILENZIO E DEL "LATINORUM". Il teologo Ratzinger scrive da papa l’enciclica "Deus caritas est" (2006) e, ancora oggi, nessuno ne sollecita la correzione del titolo. Che lapsus!!! O, meglio, che progetto!!!_


SALVARE LA DEMOCRAZIA

IL MONOTEISMO DELLA LEGGE NON E’ IL MONOTEISMO DEL FARAONE!!!

di Federico La Sala

Caro Direttore *

A proposito della democrazia, della Costituzione innanzitutto, e della Giustizia, trovo il modo di ragionare di molti (anche a sinistra) alquanto strano o semplicemente in mala fede: essi pensano che destra e sinistra siano la stessa cosa e ciò che vale per Dell’Utri oggi, domani varrà anche per D’Alema e Prodi... Personalmente penso che le cose non stiano affatto così e, se pure, ci possono essere stati nel passato cedimenti o errori, le cose non sono state mai così: a partire almeno da Socrate e a finire almeno a don Milani! Il problema è (e lo è stato sempre) la Legge e le regole della Legge, e le persone che si chiamino A o B o C o D .............o Z che vogliono mettersi al posto della Legge e dettare Lor Signori le regole della Legge!!!!!! Che si chiamino "Bonifacio VIII" o "Giovanni Paolo II" è lo stesso!!! Il monoteismo della Legge non è il monoteismo del Faraone di turno, di una persona che si chiami oggi Berlusconi, Dell’Utri, Previti, o domani D’Alema o Prodi!!!

Nessun essere umano è Dio, nemmeno Cristo!!! E’ vero: siamo tutti e tutte figli e figlie di Dio, ma nessuno è Dio!!! Chi - personalmente - osa tanto da cadere nella tentazione di porsi al di sopra di Tutto è solo un ’povero’ Dio-volo!!!

La lezione di Eraclito come di Parmenide, come di Socrate, così come di Gesù e di Marx (nonostante la sua cecità edipica), è eterna. Chi è come Dio?!! La grande saggezza l’ha sempre detto: "se sulla tua strada in contri il Buddha, uccidilo". E ciò non ha mai significato né la distruzione dell’altro né della Legge, ma anzi il rifiuto di farsi servo di altri esseri umani e ubbidire solo alla propria coscienza (e alla Legge e alla Legge di Dio) e testimoniare - anche pagando di persona - che si vuole la legge migliore, che si ama la legge più degli altri. Detto altrimenti, è la democratica "tecnica dell’amore costruttivo per la legge", esercitata da don Milani "nei confronti delle leggi e delle autorità della Chiesa" e insegnata ai suoi "ammirevoli figlioli. Ottimi cittadini e ottimi cristiani". Teniamolo presente, e non perdiamo l’unica "stella" che ci può guidare nella notte degli imbrogli della nostra vita democratica di cittadini sovrani e di cittadine sovrane. Cerchiamo di non ’ritornare in Egitto’!!!

Federico La Sala

* www.ildialogo.org/, Lunedì, 20 dicembre 2004.


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