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Veronica Lario Berlusconi come Lady D - di Cosmo de La Fuente

Dopo i clamorosi successi sul web e le fulminanti trovate musicali, Cosmo de La Fuente torna alla carica con un pezzo tutto da leggere
venerdì 2 febbraio 2007.
 

Le parole cambiano ma la musica è sempre la stessa. Le donne hanno spesso il coraggio di parlare, mentre l’uomo, che vive all’ombra della donna celebre e influente, si sottomette. Chissà perché quando è la donna a lamentarsi del proprio soffocante matrimonio si è pronti a credere ad ogni sua parola e a metterla su un piedistallo come l’eroina di turno della storia consueta, mentre se lo fa un uomo, il luogo comune è quello di pensare che sia un poco di buono. Chissà come mai quando si parla di diritti delle donne sono proprio loro a non rispettarli, ad esempio, nei confronti della madre del marito. La suocera, stranamente, per lei non incarna più le sembianze femminili e diventa una palla insopportabile, non accetta che il figlio, il proprio marito, possa amare la donna che l’ha messo al mondo. Nelle parole di Lady D. c’era il rimpianto di non aver vissuto una vita normale. Quando però è iniziata la sua storia con Carlo sicuramente ha creduto di essere stata baciata dalla fortuna. Il palazzo,gli usi e costumi della casa reale le erano parsi come gli ingredienti di una vita da sogno. Poteva almeno sospettare che entrando a far parte di una famiglia del genere la sua libertà e spontaneità sarebbe stata un po’ sacrificata. Sicuramente lo sapeva ma le andava benissimo a vent’anni mentre non le stava più bene dopo i trenta. Alla fine ci si rende conto che i soldi non sono tutto e poi a un certo punto sai che i soldi e il prestigio non li perderai anche se deciderai di sfasciare il matrimonio trappola in cui vivi. Sono uno di quelli che non crede nell’assoluta buona fede di Lady D. malgrado mi renda conto che nemmeno Carlo sia stato uno stinco di santo. Qualcosa del genere, secondo me, accade nella famiglia Berlusconi, altrimenti non avrebbe senso che Veronica Lario abbia deciso di scrivere a un giornale e, soprattutto, a ‘La Repubblica’ che, come tutti sanno, non sta proprio dalla parte politica del marito. Si sarà lasciata impressionare dal libro di Dunne Catherine “La metà di niente”, e proprio come una teenager viziata e piagnucolosa ha deciso di prendere carta e penna per scrivere a un giornale la sua infelicità mentre una delle decine di cameriere le massaggiava le spalle e il cuoco le preparava una tisana calmante. Non si è resa conto che i protagonisti di quel libro non vivevano proprio una vita come la sua. Veronica Lario da attricetta di poco conto si è trasformata, negli anni, la moglie di uno dei più potenti uomini d’Italia. Oggi potrebbe permettersi di lasciare il marito senza doversi preoccupare di perdere potere, denaro e soprattutto il prestigio visto che ne uscirebbe come la povera vittima di turno. Ci sono persone, spesso donne, che non si fermano di fronte alla possibilità di recuperare la propria libertà pur restando ricche e mi sa che la signora Veronica rientri proprio in questa categoria. Ha dato in pasto a tutti la sua situazione, mettendo le mani avanti e assicurandosi che, dopo un’eventuale sua separazione dall’illustre consorte, tutti siano pronti a dire: “poverina...ha ragione”. Magari potrebbe poi candidarsi anche in politica, meglio se in correnti politiche diverse da quelle di suo marito. La donna che cerca la complicità del proprio uomo e poi in cambio non la offre credo che sia da considerarsi come una vera traditrice. Anche questo significa ledere la dignità di un marito al pari, almeno, di un innocuo complimento sfuggito dalla bocca di un uomo nei confronti di un’altra donna. Non ci credo minimamente al fatto di voler dare un buon esempio a suoi figli se, nel frattempo, insegna a tutti come si frega il marito. I figli sono grandi ormai e non potrebbe toglierli al padre come fanno i comuni mortali; i soldi ce n’è abbastanza per tutti e allora non rimane che creare un bel polverone. Forse quello di Veronica è isterismo dettato da un vero sentimento, ma potrebbe anche essere la volontà di dare inizio a una messa in scena che potrebbe portarla dalla parte dei buoni. Finalmente un’ottima parte da interpretare visto che nel passato non ha avuto poi occasioni così importanti. Per ora non ci è dato saperlo ma se tanto mi dà tanto avremo anche in Italia la nostra Lady V.

Cosmo de La Fuente

(www.familiafutura.blogspot.com)


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