GIOACCHINO DA FIORE. Una breve scheda (dall’enciclopedia libera, Wikipedia).

martedì 26 dicembre 2006.
 

Gioacchino da Fiore* (Celico (Cosenza), 1130 ca. - San Giovanni in Fiore (Cosenza), 30 marzo 1202) è stato un monaco e scrittore italiano, attualmente venerato come beato dalla Chiesa Cattolica.

Nacque da una famiglia ricca (il padre era notaio; la tesi di una presunta origine ebraica della sua famiglia era stata sostenuta per spiegare il suo atteggiamento benevolo nei confronti dell’Ebraismo, ma non ha nessuna prova); ricevette nella vicina Cosenza un’educazione classica basata sulla lingua latina e su quella greca. Successivamente si recò in seminario e a 18 anni (33 secondo altre fonti) divenne monaco cistercense.

Successivamente fece un viaggio in Medio Oriente in cui, nutrendosi solo di pane ed acqua, ebbe l’occasione di studiare filosofia e scienza, ed al ritorno in patria maturò un profondo distacco dal mondo materiale per dedicarsi in maniera sempre più impegnata allo spiritualismo. Secondo le fonti più accreditate, nel 1177 venne eletto abate di Santa Maria di Corazzo, ma rinunciò a tale incarico undici anni più tardi per fondare sulla Sila il convento di San Giovanni in Fiore e l’ordine dei florensi, che riceveranno l’approvazione di Papa Celestino III il 25 agosto del 1196.

Esortato molto tempo prima da Papa Lucio III a mettere per iscritto la sua rigida e severa regola, egli lo fece a partire dal 1182 con "Concordia Novi ac Veteris Testamenti", a cui fecero seguito tra le altre "Tractatus in quattuor Evangelia", "Expositio in Apocalypsim" e "Adversus Iudaeos", la cui datazione è incerta.

Partendo dal dogma della santissima Trinità, Gioacchino divise nelle sue opera la storia dell’uomo in tre epoche fondamentali:

-  Età del Padre: corrispondente alle narrazioni dell’Antico Testamento;
-  Età del Figlio: rappresentata dal Vangelo e compresa dall’avvento di Gesù fino al 1260;
-  Età dello Spirito Santo: dal 1260 in avanti, ovvero quel periodo in cui l’umanità, attraverso un clima di purezza e libertà, avrebbe avuto un contatto diretto con Dio.

I suoi studi sull’escatologia gli diedero molti seguaci, chiamati gioachimiti, come Gherardo Segarelli e il francescano Salimbene de Adam (che dopo l’iniziale adesione prese nettamente le distanze dal gioachismismo), ma anche alcuni problemi con la Chiesa, nel 1215, qualche anno dopo la sua morte, il concilio Lateranense IV dichiarò eretiche alcune tesi gioachimite attorno alla Trinità a lui falsamente attribuite.

Gioacchino morì nell’antica chiesa/grancia di San Martino di Giove presso Canale nel comune di Pietrafitta il 30 marzo 1202. Il 30 marzo è il giorno della sua memoria liturgica.

Il papa Onorio III, in due bolle (1216 e 1221) dichiarò che Gioacchino è da ritenere «uomo cattolico».

Il 25 giugno 2001 l’Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano ha iniziato l’iter per la causa di canonizzazione.

Anche nella Chiesa cattolica contemporanea qualcuno individua una corrente teologica "neo-gioachimita", secondo la quale il profeta calabrese, annunciando il futuro Regno dello Spirito, avrebbe sbagliato solamente quanto ai tempi: non nell’anno 1260, ma 700 anni piú tardi, questo Regno avrebbe fatto irruzione nella Chiesa, conducendola alla "rivoluzione" del Concilio Vaticano II, durante il quale è stata ritirata l’accusa di deicidio nei confronti degli Ebrei e affermato il valore della libertà della coscienza.

Voci correlate

-  Ernesto Buonaiuti (uno dei maggiori studiosi italiani di Gioacchino)
-  Herbert Grundmann (forse il maggiore studioso tedesco)
-  Riforma spirituale medioevale

Collegamenti esterni

-  Centro Studi Gioachimiti
-  Neo-Gioacchimismo
-  Gioacchino da Fiore

* Ripresa parziale da Wikipedia, l’enciclopedia libera.


SUL TEMA, NEL SITO, SI CFR.:

-   Elezioni Usa 2008: Obama è il nuovo presidente, inizia la Terza Età di Gioacchino da Fiore - per leggere l’art. cliccare sul rosso.

-  GIOACCHINO DA FIORE E LA CHIESA CATTOLICA.
-  Lettera del cardinale Angelo Sodano, in occasione dell’VIII centenario (2002) della morte dell’Abate.

"IN HOC SIGNO VINCES". IL SOGNO COSTANTINIANO DI BENEDETTO XVI E L’ETA’ DELLO SPIRITO. INDIETRO NON SI TORNA


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