Liberato Gabriele Torsello in Afghanistan. ’’Sto bene’’, dice il reporter

Una telefonata all’ospedale di Emergency a Lashkar-Gah ha indicato che sulla strada per Kandahar si sarebbe potuto trovare il giornalista libero. Farnesina: ’’E’ stata una trattativa molto difficile’’. La gioia di Napolitano e Prodi, la soddisfazione di D’Alema
venerdì 3 novembre 2006.
 

(Adnkronos/Ign) - E’ stato liberato Gabriele Torsello, il fotoreporter italiano rapito in Afghanistan il 12 ottobre scorso. ’’Sto bene. Vi abbraccio tutti. Ci vediamo ad Alessano, vengo subito lì’’: queste le prime parole che, al telefono con PeaceReporter, il giornalista ha rivolto alla sua famiglia e ai suoi amici, secondo quanto riportato dal sito dell’agenzia stampa legata a Emergency.

’’Oggi, venerdì 3 novembre, intorno alle 10 ora italiana (le 13,30 in Afghanistan) una telefonata all’ospedale di Emergency a Lashkar-Gah ha indicato che sulla strada per Kandahar si sarebbe potuto trovare Gabriele Torsello liberato’’. E’ quanto si leggeva appunto nel comunicato di Emergency apparso sul sito di PeaceReporter che annunciava il rilascio. ’’Un membro afghano dello staff di Emergency, viaggiando nella direzione indicata, ha trovato Gabriele Torsello e lo ha accompagnato da incaricati del governo italiano - continuava la nota - Emergency ha immediatamente avvertito i familiari, il ministero degli Esteri e l’ambasciatore italiano a Kabul’’.

Poco dopo il rilascio, il giornalista ha raccontato i suoi 23 giorni da ostaggio in Afghanistan in un’intervista sempre a PeaceReporter, dicendo d’aver avuto paura che lo uccidessero e d’aver pensato alla sua famiglia per farsi forza. Il fotoreporter ha inoltre raccontato che gli hanno sempre dato da mangiare ma che per tutta la prigionia è stato incatenato e tenuto al buio: ’’Non ho mai visto la luce, durante il mio sequestro: durante il primo periodo mi tenevano sempre incatenato, ma almeno avevo un Corano e potevo leggerlo’’.

’’Poi mi hanno spostato, e dopo che mi hanno spostato non avevo più il Corano. Mi hanno tenuto ancora incatenato, chiuso in una stanza. Ieri sera, per la prima volta ho visto la luna’’, ha proseguito Torsello, che, alla domanda su come passasse le sue giornate, ha risposto: ’’Pensavo sempre alla mia famiglia quando ero prigioniero, tanto che per dei periodi riuscivo ad assentarmi e a immaginare di essere altrove. Poi mi vedevo le catene ai piedi, e mi rendevo conto che era solo un sogno. Ho sempre mangiato: patate oppure pane afgano bagnato in una zuppa fatta con un pezzo di grasso’’.

Torsello ha ammesso quindi di aver avuto paura che il rapimento andasse a finire male: ’’Sì, ho avuto paura, soprattutto una notte. Ero seduto nella mia stanza, incatenato, aspettavo la cena. Sono arrivati e hanno aperto la porta. Uno mi ha preso e mi ha portato fuori, senza farmi mettere le scarpe e senza bendarmi, cosa che facevano sempre. Mi tirava forte, io avevo le catene, non riuscivo a stargli dietro e dovevo saltare per seguirlo. Ho pensato che mi avrebbero ucciso. Poi invece mi hanno messo in macchina e mi hanno spostato’’. Che cosa farà adesso? ’’Voglio andare ad Alessano, dalla mia famiglia. Li abbraccio tutti, ci vediamo lì’’.

Quella che ha condotto alla liberazione del fotoreporter italiano ’’è stata una trattativa molto difficile che a volte ci ha fatto temere per la vita dell’ostaggio’’ ha dichiarato Elisabetta Belloni, capo dell’Unità di Crisi della Farnesina.

Partecipe della gioia e della soddisfazione per la positiva conclusione di una vicenda che ha suscitato viva emozione nel Paese si è detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano: a darne notizia un comunicato del Quirinale. ’’Con grande gioia apprendo la notizia della liberazione del reporter Gabriele Torsello, prigioniero in Afghanistan per 23 giorni’’, ha dichiarato il presidente del Consiglio, Romano Prodi, il quale ha rivolto ’’un ringraziamento particolare’’ alla Farnesina, al ministero della Difesa e a quanti, in questi lunghi giorni, hanno operato fattivamente per portare in salvo Torsello e restituirlo all’affetto dei suoi familiari e al suo lavoro’’.

’’E’ stato fondamentale il loro contributo e quello di tutti coloro che non hanno smesso di sperare in una soluzione positiva di questa vicenda’’, ha aggiunto il premier. A esprimere ’’la più viva soddisfazione’’ per la positiva conclusione della vicenda del sequestro anche il vice premier e ministro degli Esteri, Massimo D’Alema, che rivolge un ’’ringraziamento particolare al Sismi, che ha svolto un ruolo essenziale durante tutto il complesso evolversi della vicenda, in vista della sua positiva conclusione’’.

Da parte sua il direttore del Sismi, Nicolò Pollari, ha voluto sottolineare che ’’il governo ha fatto il massimo degli sforzi possibili in una situazione così difficile. Noi abbiamo fatto la nostra parte, confermando l’immagine di questo servizio nota agli italiani’’. ’’Abbiamo vissuto tutti delle grandi inquietudini - ha aggiunto ancora il numero uno del Sismi - Con le autorizzazioni necessarie del presidente del Consiglio e del sottosegretario delegato per i Servizi, del ministro della Difesa e del ministro degli Esteri abbiamo potuto interagire sia con il governo di quel Paese, sia con le organizzazioni umanitarie da cui è venuto un sostegno molto utile’’.

Che il sequestro fosse avviato a una positiva conclusione lo si era intuito già da ieri sera, quando negli ambienti degli apparati di intelligence l’ottimismo aveva lasciato il posto a una più concreta certezza circa il buon esito della vicenda. Dopo esser stato liberato, l’ostaggio è stato preso in consegna da uno 007 italiano del Sismi e portato in un luogo sicuro, a Kabul.

’’E’ un’emozione indescrivibile, oggi sono il papà più felice del mondo’’, ha dichiarato all’Adnkronos Marcello Torsello, il padre del fotoreporter . ’’Vorrei ringraziare - ha aggiunto l’uomo - tutto il mondo della stampa che ci è stato vicino e tutti coloro che si sono prodigati per la liberazione di mio figlio’’. Al padre Torsello ha fatto una richiesta: ’’Papà, quando torno voglio mangiare tanto pesce’’.

’’Una felicità grandissima. Oggi per noi è un giorno bellissimo - ha detto sempre allAdnkronos la sorella di Torsello, Valentina - Finalmente è finito un incubo’’.

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