Afghanistan

APPELLO DEI MUSULMANI E DELL’ UCOII (Unione delle Comunità Islamiche Italiane): «Liberate il fratello Kash Torsello».

mercoledì 25 ottobre 2006.
 
[...] L’appello via Internet partito dalle comunità islamiche in Italia viene definito «un fatto sicuramente positivo» dal capo della Farnesina, il ministro Massimo D’Alema. Ma non è l’unico. Anche singoli imam hanno fatto appello alla liberazione di "Kash", il nome con cui Torsello si faceva chiamare in Afghanistan che ricorda il suo lavoro di fotografia sul Kashmir e la sua permanenza qualche anno fa nell’enclave musulmana a confine tra Pakistan e India. Il sito Peacereporter, collegato a Emergency, ha raccolto anche l’appello per la liberazione di Torsello del barone Nazir Ahmed, il primo Lord musulmano del Parlamento britannico e dell’intellettuale islamico Tariq Ramadan [...]

Appello dei musulmani e dell’Ucoii per Torsello *

Campeggia in piazza del Campidoglio a Roma, come sotto la Torre dell’Orologio nel piccolo paese di Alessano, vicino Otranto, la gigantografia di Gabriele Torsello, il fotoreporter pugliese rapito in Afghanistan ormai da più di due settimane, il 12 ottobre scorso. La sua foto è stata esposta a Roma mercoledì pomeriggio e pende dalla scalinata del palazzo capitolino, nella speranza che presto- come è stato per Simona Pari e Simona Torretta e per Giuliana Sgrena - al posto della sua immagine sia lui, in carne e ossa, a salire quelle rampe, libero e sorridente.

Un appello per la liberazione del freelance italiano è stato lanciato anche a Londra dalla National Union of Journalists, organizzazione dei giornalisti britannici e irlandesi, che domani dovrebbe anche organizzare una conferenza stampa nella sede dell’organizzazione a Headland House. Un incontro per cercare solidarietà anche nella sua patria adottiva, al quale parteciperà Donatella Torsello, cugina di Gabriele, che da diversi anni vive in Inghilterra.

Oggi intanto si registra la solidarietà espressa a Gabriele Torsello dall’Ucoii, l’Unione delle comunità islamiche che ha sottoscritto un appello per la liberazione del fotografo italiano diffuso dal sito Internet Islam-online.it. L’appello inizia: «Liberate il fratello Kash Torsello» e continua definendo «islamicamente inaccettabile» il rapimento del fotoreporter italiano in Afghanistan che tra l’altro aveva espresso il desiderio di convertirsi all’Islam, come ha confermato un imam che lo conosceva. Il sito islamico è un’emanazione dell’Ucoii, organizzazione tra le più rappresentative dei musulmani italiani recentemente agli onori delle cronache per essere entrata anche in rotta di collisione con il governo nella Consulta islamica per le sue posizioni riguardo a Israele e all’invasione del Libano. I rapitori di Torsello - continua l’appello scritto dalla redazione del sito -«hanno il dovere religioso di rilasciarlo immediatamente e consentire che possa rientrare in sicurezza in Italia». «Nessuna giurisprudenza islamica - ricorda Islam-online - consente il sequestro e la detenzione di persone che pur trovandosi in terreno di guerra ne sono del tutto estranei e, anzi, come nel caso di Kash Torsello, prestano la loro opera professionale per documentarne gli orrori con l’ intenzione di denunciarli e favorirne la cessazione». «La sua condizione di musulmano inoltre - si aggiunge poi - deve essere una ragione in più per invitare coloro che lo restringono ad esercitare nei suoi confronti gli elementari doveri di fratellanza obbligatori per tutti i musulmani» E chiude: «Siamo vicini al nostro fratello e alla sua famiglia con la preghiera e con quanto potremo».

Hamza Picardo, portavoce del consiglio direttivo dell’ Ucoii, che ha firmato a titolo personale l’appello, aggiunge al testo: «Ci auguriamo con tutto il cuore che Torsello possa essere liberato quanto prima». Picardo, dopo la condanna del sequestro e la richiesta della sua liberazione da parte di un portavoce dei talebani ieri, sostiene anche lui che il sequestro di Gabriele Torsello sembra configurarsi «come un fatto di criminalità comune» che non può che «scoraggiare il giornalismo libero».

L’appello via Internet partito dalle comunità islamiche in Italia viene definito «un fatto sicuramente positivo» dal capo della Farnesina, il ministro Massimo D’Alema. Ma non è l’unico. Anche singoli imam hanno fatto appello alla liberazione di "Kash", il nome con cui Torsello si faceva chiamare in Afghanistan che ricorda il suo lavoro di fotografia sul Kashmir e la sua permanenza qualche anno fa nell’enclave musulmana a confine tra Pakistan e India. Il sito Peacereporter, collegato a Emergency, ha raccolto anche l’appello per la liberazione di Torsello del barone Nazir Ahmed, il primo Lord musulmano del Parlamento britannico e dell’intellettuale islamico Tariq Ramadan, docente universitario di origine egiziana, punto di riferimento per l’area dei Fratelli Musulmani, che da anni vive e lavora in Svizzera.

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www.unita.it, Pubblicato il: 25.10.06 Modificato il: 25.10.06 alle ore 16.58


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