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ANTONIO GRAMSCI, SULLA "ZATTERA DELLA MEDUSA". Una lettera dal carcere: una grande lezione di vita, di pensiero, e di libertà - di Federico La Sala.

sabato 6 febbraio 2021
Premessa
ROMOLO AUGUSTOLO: L’ITALIA NON E’ NUOVA A QUESTI SCENARI. C’E’ CAPO E "CAPO" E STATO E "STATO": MUSSOLINI E LENIN A CONFRONTO.
L’analisi di Gramsci (già contro le derive staliniste!), una bussola per non naufragare e una lezione di vita e di libertà
ANTONIO GRAMSCI (1891-1937) (...)

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> ANTONIO GRAMSCI, SULLA "ZATTERA DELLA MEDUSA". --- Gramsci, e ancora ci provano! E ancora insiste!(di Bruno Gravagnuolo)

mercoledì 21 marzo 2012

Gramsci, e ancora ci provano!

di Bruno Gravagnuolo (l’Unità, 21.03.2012)

E ancora insiste! Non pago della figuraccia fatta per aver attribuito a Gramsci un «ravvedimento» inesistente, dopo aver citato un articolo del Codice Rocco che nel 1934 non lo includeva (quello a cui Gramsci si appellò per la libertà condizionale), Dario Biocca torna alla carica su Repubblica. Così: vero, l’art. 176 non prevedeva ravvedimento, ma Mussolini con l’art. 43 del Regio Decreto n. 502 del 28 -5 1931 attribuì al Ministero della Giustizia l’autorità di emanare le disposizioni applicative, con relativi decreti che imposero la verifica del ravvedimento, etc., etc.

Ma ci faccia il piacere, direbbe Totò! È roba da azzeccagarbugli.

Intanto c’è la svista, marchiana per uno storico: aver citato un testo del 1962, retrodatandolo al 1934. Poi, nella sua istanza Gramsci si appella all’art. 176 quale era allora, e non anche a «disposizioni attuative» che non mutarono quell’articolo e che lasciavano comunque ampi margini di discrezionalità all’autorità.

Inoltre Gramsci non firmò o barrò nessuna casella di un (eventuale) prestampato dal quale risulti essersi ravveduto. A latere, si impegnò solo a non far politica nel sito della libertà condizionale.

E nell’istanza addusse, oltre alle mere «condizioni giuridiche e disciplinari» che lo abilitavano alla libertà condizionale, soprattutto drammatici motivi di salute (perché fosse chiara la motivazione della richiesta). Infine, se Gramsci si fosse ravveduto, Mussolini non se la sarebbe rivenduta la notizia?

Decise per il sì, perché v’era stata una campagna in Europa, con alla testa Roland Rolland. Altra sciocchezza di Biocca: Gramsci nel 1934 interruppe i Quaderni. No, li protrae nel 1934 e nel 1935 e con dentro Americanismo e fordismo e altre cose straordinarie o politicamente pericolose. Eroicamente. Altro che pulci e processetti mediatici!


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