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"JCALL": PER IL FUTURO DI ISRAELE E PER UNA PACE GIUSTA, EBREI D’EUROPA APPELLO SU "LE MONDE".

mercoledì 2 giugno 2010
L’appello su "Le Monde"
"Difendiamo Israele, non le colonie"
ebrei d’Europa in campo per la pace *
PARIGI - «Vogliamo creare un movimento europeo capace di esprimere la voce della ragione». Comincia così l’appello che è stato pubblicato ieri su Le Monde e firmato da noti intellettuali ebrei (...)

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> "JCALL": PER IL FUTURO DI ISRAELE E PER UNA PACE GIUSTA ---- Il caso Chomsky e la democrazia in Israele (di Carlo Tagliacozzo)

domenica 23 maggio 2010

l’Unità, 23.05.2010

Chomsky: Israele è paranoico. E va in visita da Hezbollah

Per l’accademico e esponente della sinistra radicale Usa Noam Chomsky Israele è «isterico e paranoico», ma è difficile che scatenerà una guerra contro Hezbollah: «se gli israeliani useranno la testa non lo faranno». L’intellettuale ebreo americano, respinto da Israele giorni fa, è andato nel Libano meridionale, dove il movimento Hezbollah, che gli Stati Uniti considerano come terrorista, sta celebrando il decimo anniversario della liberazione dall’ occupazione militare israeliana. Chomsky ha partecipato alla cerimonia di inaugurazione di un museo dedicato a Hezbollah e alle sue azioni militari. Il responsabile di Hezbollah per il sud del Libano, sheikh Nabil Qaouq Qaouq, è in allerta per le manovre difensive israeliane di oggi e ha detto che «in caso di una nuova aggressione contro il Libano, gli israeliani non troveranno posti per nascondersi».

Il caso Chomsky e la democrazia in Israele

di Carlo Tagliacozzo (il Fatto, 23.05.2010)

Il caso dell’ingresso negato a Chomsky in Israele e Palestina merita qualche considerazione. Non è un caso isolato, ma trattandosi di un personaggio di altissimo profilo ha avuto l’attenzione dei media. Centinaia e centinaia di giovani e non giovani attivisti che vogliono portare la loro solidarietà ai palestinesi vengono respinti all’ingresso in Israele e per 5 anni non possono più andarci. Ma il caso Chomsky ha una sua specificità: si tratta di un accademico della più alta istituzione americana, il MIT. Gli israeliani e i loro sostenitori, ma anche larghissima parte dei loro critici dinanzi alla proposta del boicottaggio accademico si inalberano inorriditi in nome della libertà di ricerca. Nel caso di Chomsky si è applicato un boicottaggio individuale, in quanto persona non gradita che si recava nella Palestina occupata e non in Israele. Un esempio che dovrebbe far riflettere quanti sostengono che Israele sia “l’unica democrazia in medio oriente”.


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