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Che il Presidente della Repubblica svegli Berlusconi dal ’sogno’ di essere il presidente d’Italia, con il suo partito "Forza Italia", con il suo partito "Popolo della libertà"!!!

lunedì 15 marzo 2010
PER L’ITALIA E PER LA COSTITUZIONE. PER IL 150° DELL’ITALIA UNITA, UN ESAME DI COSCIENZA COLLETTIVO E UN AUTENTICO SCATTO DI CONSAPEVOLEZZA.
CARO PRESIDENTE NAPOLITANO,
CREDO CHE SIA ORA DI FARE CHIAREZZA...
di Federico La Sala
STORIA D’ITALIA (1994-2010). CON un Partito camuffato (e (...)

In risposta a:

> Napolitano: «Rischio scontro tra i poteri dello Stato».

domenica 28 febbraio 2010


-  L’ITALIA (1994-2009), TRE PRESIDENTI DELLA REPUBBLICA, E I FURBASTRI CHE SANNO (COSA SIGNIFICA) GRIDARE "FORZA ITALIA".

-  ITALIA, SVEGLIA!!! BERLUSCONI, CON LA FONDAZIONE DEL PARTITO "FORZA ITALIA", HA ATTENTATO E ATTENTA ALLA VITA, ALLA SOVRANITA’ E ALLA SOVRA-UNITA’ DELLE ISTITUZIONI DELLA REPUBBLICA. Appello al Presidente Giorgio Napolitano e a tutti i cittadini e a tutte le cittadine d’Italia

-  CRISI COSTITUZIONALE (1994-2009). DUE PRESIDENTI GRIDANO: FORZA ITALIA!!! LA DOMANDA E’: CHI E’ "PULCINELLA"?


Napolitano: «Rischio scontro tra i poteri dello Stato» *

C’è il rischio di un nuovo scontro tra poteri e organi dello stato. È l’allarme lanciato dal presidente della Giorgio Napolitano all’indomani dell’ultimo attacco del premier Berlusconi ai giudici.

In una lettera al vice presidente del Csm Nicola Mancino il Capo dello Stato scrive: «Da un lato gli sviluppi di delicate vicende processuali e dall’altro l’avvio di un’impegnativa competizione elettorale, rischiano di alimentare nuovamente drastiche contrapposizioni e pericolose tensioni non solo tra opposte parti politiche ma anche - come ho avuto, tempo fa, già modo di rilevare con comprensibile allarme - tra istituzioni, tra poteri e organi dello stato. Anche la causa delle riforme necessarie per rendere più efficiente, al servizio dei cittadini, l’amministrazione della giustizia in un quadro di corretti rapporti istituzionali, non può trarre alcun giovamento da esasperazioni polemiche, da accuse quanto mai pesanti che feriscono molti e che possono innescare un clima di repliche fuorvianti: clima nel quale la magistratura associata apprezzabilmente dichiara di non voler farsi trascinare. Di qui il mio vivissimo auspicio che prevalga in tutti il senso della responsabilità e della misura, e che in particolare nelle prossime occasioni di dibattito, sotto la sua guida, nel consiglio superiore della magistratura l’attenzione si concentri su segni positivi che pure si sono registrati, anche in parlamento, di maggiore ascolto fra esigenze e posizioni diverse. Sarà questo il modo migliore di essere vicini a tutti i magistrati che sono impegnati con scrupolo e imparzialità nell’accertamento e nella sanzione di violazioni di legge da cui traggono forza la criminalità organizzata e la corruzione».

* © Il Sole-24 Ore, 28.02.2010


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