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TERRA!!! TERRA!!! PIANETA TERRA: FILOLOGIA E ’DENDROLOGIA’ (gr.: "déndron" - albero e "lògos" - studio/scienza). L’ALBERO DELLA VITA ...

RIPENSARE L’EUROPA!!! CHE COSA SIGNIFICA ESSERE "EU-ROPEUO". Per la rinascita dell’EUROPA, e dell’ITALIA. La buona-esortazione del BRASILE (2005). Una "memoria" - di Federico La Sala.

(...) il “nuovo mondo” che abbiamo costruito dimostra quanto presto abbiamo dimenticato la ‘lezione’ delle foreste, dei mari, dei deserti, e dei fiumi e delle montagne!!!
giovedì 25 aprile 2024
Secondo quanto suggerisce Vitruvio (De architectura, 2,1,3) la struttura del tempio greco trasse la sua origine da primitivi edifici in argilla e travi di legno (Wikipedia)
IL SEGRETO DI ULISSE: "[...] v’è un grande segreto /nel letto lavorato con arte; lo costruii io stesso, non altri./ Nel recinto cresceva un ulivo dalle foglie sottili,/rigoglioso, fiorente: come una colonna era grosso./Intorno ad esso feci il mio talamo [...]"
(Odissea, Libro XXIII, vv. 188-192).
EUROPA. PER IL (...)

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> RIPENSARE L’ EUROPA!!! CHE COSA SIGNIFICA ESSERE "EU-ROPEUO". --- TRATTATO UE, NAPOLITANO: LASCIARE FUORI CHI BLOCCA ... Il No ha vinto il referendum irlandese sul Trattato di Lisbona con il 53,4% dei voti, contro il 46,6 del Sì. Lo ha annunciato la rete pubblica Rte. Per il No hanno votato in 862.415, per il Sì 752.451. L’affluenza è stata del 51,26% degli aventi diritto.

venerdì 13 giugno 2008

TRATTATO UE, NAPOLITANO: LASCIARE FUORI CHI BLOCCA *

Il No ha vinto il referendum irlandese sul Trattato di Lisbona con il 53,4% dei voti, contro il 46,6 del Sì. Lo ha annunciato la rete pubblica Rte. Per il No hanno votato in 862.415, per il Sì 752.451. L’affluenza è stata del 51,26% degli aventi diritto.

NAPOLITANO: LASCIARE FUORI CHI BLOCCA - "E’ l’ora di una scelta coraggiosa da parte di quanti vogliono dare coerente sviluppo alla costruzione europea, lasciandone fuori chi - nonostante impegni solennemente sottoscritti - minaccia di bloccarla". E’ quanto afferma il Capo dello Stato Giorgio Napolitano dopo il no al referendum Irlandese. "Se non si supera la regola dell’unanimità per la ratifica dei trattati, l’Unione europea è condannata alla paralisi e alla dissoluzione. Le forze politiche e i governi di tradizione europeista hanno la responsabilità storica - nei confronti delle future generazioni - di impegnarsi a scongiurare un simile rischio, a preservare il patrimonio di cinquant’anni di inestimabili conquiste".

NON RIPARTIRE DA ZERO - "Per ben sei anni, i governi di tutti gli Stati attualmente membri dell’Unione si sono confrontati e hanno condotto negoziati su un nuovo Trattato: quello costituzionale, di cui non si completò il processo di ratifica, e poi quello di Lisbona. Entrambi i Trattati furono sottoscritti dai Capi di governo di tutti gli Stati membri. Non si può ora neppure immaginare di ripartire da zero. Né si può pensare che la decisione di poco più della metà degli elettori di un Paese che rappresenta meno dell’1% della popolazione dell’Unione possa arrestare l’indispensabile, ed oramai non più procrastinabile, processo di riforma". Lo afferma il presidente della Repubblica.

FRATTINI,GRAVE COLPO A COSTRUZIONE EUROPEA - "Si tratta di un grave colpo alla costruzione europea, che per ora non consente l’adozione di decisioni essenziali sulla sicurezza, la gestione dell’immigrazione, la politica energetica o la protezione dell’ambiente". Così il ministro degli Esteri Franco Frattini commenta la bocciatura irlandese di oggi del Trattato di Lisbona.

VINCE MR.GANLEY, IL ’SIGNOR NO’ D’IRLANDA

(di Patrizio Nissirio)

LONDRA - Si chiama Declan Ganley, e fino a poco tempo fa era solo un ricco uomo d’affari, totalmente sconosciuto fuori dal suo ambiente, che trattava soprattutto con l’estero. Oggi, da leader della campagna referendaria, è il vincitore indiscusso del referendum col quale l’Irlanda ha bocciato il Trattato di Lisbona. Il ’Signor No’, com’é ormai viene chiamato in Irlanda, è stato la forza propulsiva dietro l’aggressiva campagna che ha chiesto agli irlandesi di votare No. Il suo movimento, Libertas, ha tappezzato le strade di poster e ha noleggiato elicotteri che hanno trascinano enormi striscioni chiedendo di votare contro il Trattato. "Tenete l’Europa fuori dal campo - Votate No", recitava uno che sorvolava lo stadio di Croke Park nei giorni scorsi durante una partita. Ganley, 39 anni, vive in una lussuosa villa a Galway, gira in Rolls Royce, in Mercedes e in elicottero. La sua tesi è: "L’Irlanda è un paese pro-Europa. Vogliamo che l’Irlanda sia al centro dell’Europa, ma vogliamo un’Europa democratica e che si prenda le sue responsabilità. Il Trattato è l’esatto opposto di questo". Per Ganley, il documento danneggia l’economia nazionale, minacciando di alzare le tasse per le imprese. E col Trattato, Dublino avrà meno peso a Bruxelles. Il ’pasionario’ del No ha creato la sua fortuna facendo affari con gli Usa e la Russia. E poi in Bulgaria e Lettonia, dove è stato anche consulente del governo. Ma, ha osservato l’Independent, Ganley ha stretti rapporti d’affari con il complesso militare-industriale statunitense: alcuni, nel Fronte del Sì, lo dipingono come una figura poco chiara con connessioni con i neoconservatori Usa, che accoglie soldi di dubbia provenienza dall’estero per la sua campagna. Una fonte citata dal giornale, nei giorni scorsi, diceva: "Li prendono dalla Cia, dal Partito britannico per l’Indipendenza (Ukip, euroscettico), o dai loro amici nelle forze armate americane?". Ganley, in una campagna in cui i più dicono di non aver letto il corposo Trattato (persino il premier Brian Cowen ha ammesso di non averlo finito), si è fregiato del motto: "L’uomo che ha letto il Trattato". Grazie a questa sua asserita, profonda conoscenza, i manifesti anti-Lisbona di Libertas hanno urlato slogan che vanno da "Non vogliamo l’espansione militare dell’Ue" (si è arrivati a dire che ci sarà una leva europea), a "Non vogliamo la tassazione Ue" a "C’é chi è morto per la tua libertà, vota No".

* Ansa» 2008-06-13 18:05


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