ANSA» 2008-06-13 13:14
TRATTATO UE: IRLANDA, HA VINTO IL NO
Esponenti del governo e dei partiti sentiti dalla televisione pubblica irlandese Rte hanno detto di aspettarsi, a questo punto, una vittoria del No nel referendum sul Trattato di Lisbona.
I risultati definitivi sono attesi nel pomeriggio. Non ci sono dati sull’affluenza, ma Rte afferma che sarebbe attorno al 40%. L’Irlanda è il solo paese dell’Ue a sottoporre il Trattato a un referendum. Una bocciatura getterebbe l’Unione in una nuova fase di incertezza, impedendo alla riforma dei meccanismi comunitari di entrare in vigore.
BRUXELLES, ABBIAMO FATTO CIO’ CHE DOVEVAMO - La Commissione europea "ha fatto quello che poteva e doveva: la ratifica è un passaggio che compete esclusivamente agli stati membri". Lo ha detto il portavoce della Commissione europea, Johannes Laitenberger, a proposito dell’esito del referendum per la ratifica de Trattato di Lisbona voltosi in Irlanda. Laitenberger, in attesa di conoscere i risultati definitivi del referendum, non ha voluto fare altri commenti. Per il pomeriggio è attesa una dichiarazione del presidente della Commissione Ue José Manuel Barroso
FINI, SE IRLANDA LO BOCCIA GRAVE CRISI - "Siamo in attesa del referendum irlandese sul Trattato di Lisbona. Se davvero lo bocciassero ci troveremmo in una situazione di crisi senza precedenti. Per questo auspichiamo un esito positivo". Lo ha detto il presidente della Camera, Gianfranco Fini intervenendo a un convegno sulla partecipazione dei lavoratori all’impresa.
CALDEROLI, GRAZIE IRLANDA PER IL SUO NO - "Un grazie al popolo irlandese per il suo voto. Tutte le volte in cui i popoli sono stati chiamati a votare hanno bocciato clamorosamente un modello di Europa che viene vista lontana dai popoli stessi". Il leghista Roberto Calderoli, ministro per la Semplificazione normativa, si dice convinto di un esito negativo della consultazione sul trattato di Lisbona e sostiene che "i popoli, ancora una volta, hanno dimostrato di avere maggiore saggezza rispetto a governi e parlamenti". "Questo referendum tenutosi in Irlanda - osserva Calderoli - conferma la posizione tenuta da sempre dalla Lega Nord, ovvero che la sovranità appartiene ai popoli e che solo i popoli possono decidere di rinunciare ad essa e conferma che, come sostenuto anche dal presidente emerito Cossiga e dal professor Guarino, l’approvazione di questo Trattato da parte del solo Parlamento avrebbe rappresentato un atto incostituzionale per gli articoli 1 e 11 della Costituzione, perché avrebbe affidato i nostri destini nelle mani dei burocrati e non degli eletti dal popolo".