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TERRA!!! TERRA!!! PIANETA TERRA: FILOLOGIA E ’DENDROLOGIA’ (gr.: "déndron" - albero e "lògos" - studio/scienza). L’ALBERO DELLA VITA ...

RIPENSARE L’EUROPA!!! CHE COSA SIGNIFICA ESSERE "EU-ROPEUO". Per la rinascita dell’EUROPA, e dell’ITALIA. La buona-esortazione del BRASILE (2005). Una "memoria" - di Federico La Sala.

(...) il “nuovo mondo” che abbiamo costruito dimostra quanto presto abbiamo dimenticato la ‘lezione’ delle foreste, dei mari, dei deserti, e dei fiumi e delle montagne!!!
giovedì 25 aprile 2024
Secondo quanto suggerisce Vitruvio (De architectura, 2,1,3) la struttura del tempio greco trasse la sua origine da primitivi edifici in argilla e travi di legno (Wikipedia)
IL SEGRETO DI ULISSE: "[...] v’è un grande segreto /nel letto lavorato con arte; lo costruii io stesso, non altri./ Nel recinto cresceva un ulivo dalle foglie sottili,/rigoglioso, fiorente: come una colonna era grosso./Intorno ad esso feci il mio talamo [...]"
(Odissea, Libro XXIII, vv. 188-192).
EUROPA. PER IL (...)

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> RIPENSARE L’ EUROPA!!! --- Napolitano: "Europa davanti a un bivio, sia più unita e integrata o sarà declino".

sabato 14 novembre 2009


-  L’Orientale di Napoli ha conferito una laurea honoris causa al presidente della Repubblica
-  in Politiche e istituzioni europee: "Mai stata solo mercato comune"

-  Napolitano: "Europa davanti a un bivio
-  sia più unita e integrata o sarà declino"
*

NAPOLI - La laurea honoris causa in Politiche e istituzioni dell’Europa è stata conferita questa mattina al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, dall’università Orientale di Napoli. "Una Europa più unita, più consapevole delle proprie virtù e potenzialità, più risoluta ad avanzare sulla via dell’integrazione", oppure noi europei "diventeremo spettatori" sulla scena internazionale, e il progetto europeo e tutti i Paesi che ne fanno parte andranno verso "il declino". E’ questo il bivio di fronte al quale si trova l’Unione europea secondo il Capo dello Stato, come ha spiegato nella lectio magistralis dal titolo "L’Europa nel mondo di metà Novecento e nel mondo d’oggi".

Con l’atto di nascita dell’Europa comunitaria, ha detto Napolitano, "si è intrapreso un cammino che non è mai stato dettato solo da motivazioni economiche", anzi "l’origine e l’impronta del processo di integrazione europea sono state eminentemente politiche". E per i sei Paesi che sottoscrissero la dichiarazione di Schumann "il valore supremo" era la pace, "da garantire attraverso il superamento degli antagonismi nazionali e dei conflitti di interesse che avevano acceso per due volte il fuoco di una guerra mondiale nel cuore dell’Europa".

Il presidente della Repubblica ha quindi sollecitato l’Europa al negoziato con la Croazia e, in modo particolare, con la Turchia nella prospettiva di un allargamento dell’Unione europea. Napolitano ha riconosciuto le "valutazioni e preoccupazioni" che hanno accompagnato l’allargamento dell’Ue da 15 a 27 ma ha sollecitato "un chiarimento che deve venire dai vertici dell’Unione quale essa oggi è. Accanto alle risposte che si attendono dalla Turchia su tutte le materie del negoziato, tocca all’Ue mostrarsi netta e coerente su quel che intende essere: una tradizionale alleanza tra Stati, se retta da regole di libero scambio in un mercato più o meno unificato, o un sistema di integrazione fondato sull’esercizio in comune di una sovranità condivisa in campi fondamentali" ha concluso Napolitano che nella lectio magistralis ha citato tre volte un discorso del ministro degli Esteri britannico, David Miliband, uno dei candidati alla nomina di ministro degli Esteri dell’Ue, carica cui aspira anche Massimo D’Alema.

Napolitano è stato accolto nell’aula magna dell’Università partenopea dal rettore Lida Viganoni e dal preside della facoltà di Scienze politiche, Amedeo Di Maio, dal sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino, e dal governatore della Regione Campania, Antonio Bassolino. Nel discorso di saluto il rettore Viganoni ha espresso, a nome dell’ateneo, "l’ammirazione nei confronti di un Capo dello Stato che è indiscutibilmente uno dei grandi uomini del nostro Paese e della città di Napoli, cui è rimasto sempre profondamente e intensamente legato".

* la Repubblica, 14 novembre 2009


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