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TERRA!!! TERRA!!! PIANETA TERRA: FILOLOGIA E ’DENDROLOGIA’ (gr.: "déndron" - albero e "lògos" - studio/scienza). L’ALBERO DELLA VITA ...

RIPENSARE L’EUROPA!!! CHE COSA SIGNIFICA ESSERE "EU-ROPEUO". Per la rinascita dell’EUROPA, e dell’ITALIA. La buona-esortazione del BRASILE (2005). Una "memoria" - di Federico La Sala.

(...) il “nuovo mondo” che abbiamo costruito dimostra quanto presto abbiamo dimenticato la ‘lezione’ delle foreste, dei mari, dei deserti, e dei fiumi e delle montagne!!!
giovedì 25 aprile 2024
Secondo quanto suggerisce Vitruvio (De architectura, 2,1,3) la struttura del tempio greco trasse la sua origine da primitivi edifici in argilla e travi di legno (Wikipedia)
IL SEGRETO DI ULISSE: "[...] v’è un grande segreto /nel letto lavorato con arte; lo costruii io stesso, non altri./ Nel recinto cresceva un ulivo dalle foglie sottili,/rigoglioso, fiorente: come una colonna era grosso./Intorno ad esso feci il mio talamo [...]"
(Odissea, Libro XXIII, vv. 188-192).
EUROPA. PER IL (...)

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> RIPENSARE L’ EUROPA!!! CHE COSA SIGNIFICA ESSERE "EU-ROPEUO". --- INNO ALLA GIOIA. Sinfonia n. 9 (di Schiller - Beethoven: testo)

giovedì 3 luglio 2014

INNO ALLA GIOIA

Beethoven, Sinfonia n. 9

[...] Già dal 1799 Beethoven manifestò la volontà di scrivere un’opera a partire dall’Inno alla Gioia di Friedrich Schiller, animato dai sentimenti di fratellanza universale che riflettevano gli ideali che avevano indotto lo scrittore tedesco ad affiliarsi alla Massoneria.[...] Allo stesso anno risale il primo abbozzo, sotto forma di Lied, mentre altri schizzi si trovano attualmente in raccolte risalenti al 1814 e 1815. Ma fu solo con la Nona Sinfonia che Beethoven adattò tale testo alla musica, la sua più grande sinfonia. E per far ciò, prese ispirazione da una stesura dell’Ode vista dall’autore stesso nel 1803.

L’ode "An die Freude" è una lirica nella quale la gioia è intesa non certo come semplice spensieratezza e allegria, ma come risultato a cui l’uomo giunge seguendo un percorso graduale, liberandosi dal male, dall’odio e dalla cattiveria.[...]

Le parole scritte da Beethoven (e non da Schiller) sono mostrate in corsivo.

(DE)

-  «O Freunde, nicht diese Töne!
-  Sondern laßt uns angenehmere
-  anstimmen und freudenvollere.

-  Freude! Freude!

-  Freude, schöner Götterfunken
-  Tochter aus Elysium,
-  Wir betreten feuertrunken,
-  Himmlische, dein Heiligtum!
-  Deine Zauber binden wieder
-  Was die Mode streng geteilt;
-  Alle Menschen werden Brüder
,[3]
-  Wo dein sanfter Flügel weilt.

-  Wem der große Wurf gelungen,
-  Eines Freundes Freund zu sein;
-  Wer ein holdes Weib errungen,
-  Mische seinen Jubel ein!
-  Ja, wer auch nur eine Seele
-  Sein nennt auf dem Erdenrund!
-  Und wer’s nie gekonnt, der stehle
-  Weinend sich aus diesem Bund!

-  Freude trinken alle Wesen
-  An den Brüsten der Natur;
-  Alle Guten, alle Bösen
-  Folgen ihrer Rosenspur.
-  Küsse gab sie uns und Reben,
-  Einen Freund, geprüft im Tod;
-  Wollust ward dem Wurm gegeben,
-  Und der Cherub steht vor Gott.

-  Froh, wie seine Sonnen fliegen
-  Durch des Himmels prächt’gen Plan,
-  Laufet, Brüder, eure Bahn,
-  Freudig, wie ein Held zum Siegen.

-  Seid umschlungen, Millionen!
-  Diesen Kuß der ganzen Welt!
-  Brüder, über’m Sternenzelt
-  Muß ein lieber Vater wohnen.
-  Ihr stürzt nieder, Millionen?
-  Ahnest du den Schöpfer, Welt?
-  Such’ ihn über’m Sternenzelt!
-  Über Sternen muß er wohnen.

-  Freude heißt die starke Feder
-  In der ewigen Natur.
-  Freude, Freude treibt die Räder
-  In der großen Weltenuhr.
-  Blumen lockt sie aus den Keimen,
-  Sonnen aus dem Firmament,
-  Sphären rollt sie in den Räumen,
-  Die des Sehers Rohr nicht kennt. » (IT)

-  «O amici, non questi suoni!
-  ma intoniamone altri
-  più piacevoli, e più gioiosi.

-  Gioia! Gioia!
-  Gioia, bella scintilla divina,
-  figlia di Elisio,
-  noi entriamo ebbri e frementi,
-  celeste, nel tuo tempio.
-  Il tuo fascino riunisce
-  ciò che la moda separò
-  ogni uomo s’affratella

-  dove la tua ala soave freme.

-  L’uomo a cui la sorte benevola,
-  concesse il dono di un amico,
-  chi ha ottenuto una donna leggiadra,
-  unisca il suo giubilo al nostro!
-  Sì, - chi anche una sola anima
-  possa dir sua nel mondo!
-  Chi invece non c’è riuscito,
-  lasci piangente e furtivo questa compagnia!

-  Gioia bevono tutti i viventi
-  dai seni della natura;
-  vanno i buoni e i malvagi
-  sul sentiero suo di rose!
-  Baci ci ha dato e uva, un amico,
-  provato fino alla morte!
-  La voluttà fu concessa al verme,
-  e il cherubino sta davanti a Dio!

-  Lieti, come i suoi astri volano
-  attraverso la volta splendida del cielo,
-  percorrete, fratelli, la vostra strada,
-  gioiosi, come un eroe verso la vittoria.

-  Abbracciatevi, moltitudini!
-  Questo bacio vada al mondo intero!
-  Fratelli, sopra il cielo stellato
-  deve abitare un padre affettuoso.
-  Vi inginocchiate, moltitudini?
-  Intuisci il tuo creatore, mondo?
-  Cercalo sopra il cielo stellato!
-  Sopra le stelle deve abitare!

-  "Gioia" si chiama la forte molla
-  che sta nella natura eterna.
-  Gioia, gioia aziona le ruote
-  nel grande meccanismo del mondo.
-  Essa attrae fuori i fiori dalle gemme,
-  gli astri dal firmamento,
-  conduce le stelle nello spazio,
-  che il canocchiale dell’osservatore non vede. »

(Nona sinfonia in Re minore, Op. 125 di Ludwig van Beethoven - IV movimento - Wikipedia: ripresa parziale.)


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