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Pianeta Terra....

LA FAGLIA DI S. ANDREA E IL "BIG ONE". E torna l’incubo del sisma che 100 anni fa distrusse San Francisco. Un articolo di Luigi Bignami.

giovedì 22 giugno 2006 di Federico La Sala
Studio Usa pubblicato da Nature: "Sta accumulando un’energia elevatissima, potrebbe essere rilasciata con un super terremoto"
La faglia di S. Andrea sta scoppiando
E la California adesso ha paura
E torna l’incubo del sisma che 100 anni fa distrusse S. Francisco
di LUIGI BIGNAMI (www.repubblica.it, 22.06.2006)
POTREBBE essere uno dei più potenti terremoti degli Stati Uniti quello che si verificherà lungo la Faglia di San Andrea tra non molto, se le previsioni del geofisico Yuri Fialko (...)

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> LA FAGLIA DI S. ANDREA E IL "BIG ONE". --- HAITI. Esperto Ingv, rischi di una nuova scossa molto forte.

mercoledì 13 gennaio 2010

Esperto Ingv, rischi di una nuova scossa molto forte *

ROMA - La possibilità che si verifichi "un evento sismico grande dopo un primo evento sismico analogo é molto alta, soprattutto nelle settimane immediatamente successive". Lo ha affermato l’esperto dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) Luca Malagnini, funzionario della sala sismica dell’Ingv, a proposito del terremoto devastante che ha colpito ieri sera Haiti, con una scossa di magnitudo 7 seguita da altre otto meno forti. Esiste dunque la possibilità che un’altra scossa molto forte, anche di intensità pari alla prima registratasi ad Haiti ieri sera, possa verificarsi: "Questo - ha spiegato l’esperto - soprattutto nelle zone circostanti l’epicentro della scossa di ieri. A rischio, dunque, le aree ad est e ovest dell’epicentro e la Repubblica dominicana".

Sicuramente, ha sottolineato Malagnini, "ci saranno però nelle prossime settimane e mesi delle scosse di assestamento, anche oltre il quinto grado". La zone caraibica, ha quindi precisato, "é un’area molto sismica, dunque eventi di questo tipo non sono insoliti, anche se non sono frequenti quelli di intensità così alta".

L’area caraibica e di Haiti, ha spiegato l’esperto dell’Ingv, è "un’area molto sismica, dunque il verificarsi di scosse è un evento in qualche modo da attendersi. Haiti e la Repubblica dominicana si trovano, infatti, su due grandi faglie".

Tuttavia, ha precisato Malagnini, "in quest’area non sono molto frequenti terremoti di intensità forte come la scossa di settimo grado registratasi ieri sera ad Haiti: negli ultimi quaranta anni, infatti, in terremoti di magnitudo sette registrati in queste aree sono stati tre, più altri di magnitudo minore".

Sicuramente, ha quindi rilevato l’esperto, in quell’area "nei prossimi mesi sono da attendersi altre scosse di assestamento anche di magnitudo oltre il quinto grado, mentre più nell’immediato, ovvero nelle prossime settimane, potrebbe appunto verificarsi un altro evento ’grande’ come il primo; questo perché la possibilità di un evento grande, o pari, è alta dopo un evento grande, anche se decresce con il passare del tempo".

Il pericolo maggiore, ha precisato Malagnini, sussiste, più che per la zona già colpita, per le zone circostanti: "Più a rischio - ha detto - sono dunque le aree immediatamente ad est e ovest rispetto l’epicentro della scossa di ieri, e la repubblica dominicana". L’evolversi della situazione, ha concluso l’esperto, verrà monitorata dalla sala sismica dell’Ingv.

* ANSA, 13 gennaio, 11:54


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