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ITALIA

Dico e dico: pace...pace, e rispetto della dignità umana e dei diritti di tutti e di tutte!!! Per solidarietà G. Vattimo, lettera aperta di Federico La Sala a Prodi

GESU’!!! "JE SUiS ... CHRETIEN" !!! Non ... "CRETIN"!!! NE’ "CATTOLICO-ROMANO"!!!
sabato 10 febbraio 2007 di Vincenzo Tiano
[...] Caro Prodi
Proceda!!! Tutto il mio sostegno e il mio invito a continuare sulla strada di essere umani adulti, sia della ragione sia della fede!
Buon lavoro e VIVA L’ITALIA !!! [...]

Per solidarietà a Gianni Vattimo* ... una lettera a Prodi!!!
PACS... PACE, E RISPETTO DELLA DIGNITA’ E DEI DIRITTI DI TUTTI E DI TUTTE!!!
Lettera aperta a ROMANO PRODI
di Federico La Sala
 (...)

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> PACS ... RISPETTO DELLA DIGNITA’ E DEI DIRITTI Lettera aperta a Romano Prodi

lunedì 29 gennaio 2007

Il Capo dello Stato interviene mentre è ancora animato il dibattito nell’Unione. Mantovano (An): "Sarebbe meglio se il Quirinale si astenesse dagli auspici"

Pacs, Napolitano: "Troveremo una sintesi anche con le preoccupazioni del Papa"

Mastella ribadisce: "Il mio no contro tutto ciò che può scardinare la famiglia". Verdi e Prc: "Quel che è nel programma va rispettato dal governo"

MADRID - Giorgio Napolitano è certo che sul tema delle unioni di fatto si troverà "una sintesi". Il Presidente della Repubblica interviene da Madrid dopo un colloquio con il premier spagnolo Jose Luis Zapatero. E si dice certo che sulle unioni civili si arriverà al dialogo, "tenendo conto delle preoccupazioni espresse dal Pontefice e dalle alte gerarchie della Chiesa". Riconosce l’esistenza, in Italia, di "sensibilità diverse", anche di "una componente di storica ispirazione cattolica all’interno della maggioranza di centrosinistra". Tuttavia, insiste Napolitano, è sul dialogo che si basa da sempre "la buona politica nel nostro Paese", a cominciare dal caso dell’articolo 7 della Costituzione, "esempio di come si è storicamente riusciti a trovare il modo di conciliare diverse sensibilità". Quanto alla missione in Afghanistan, altro tema affrontato dal Presidente, l’impegno dell’Italia proseguirà anche sul piano militare, ma di fronte a "una situazione preoccupante" non possiamo "ridurci a una presenza militare, dobbiamo accentuare la presenza civile".

Mentre l’opposizione, con il senatore di An Alfredo Mantovano, critica le parole del capo dello Stato ("Sarebbe il caso che il Quirinale si astenesse dall’auspicare quel che non è voluto da una parte del Parlamento e della nazione") e Silvio Berlusconi interviene nel dibattito ("Un attacco all’istituzione della famiglia"), sul provvedimento Bindi-Pollastrini si divide l’Unione e in Parlamento si delineano alleanze trasversali.

Dopo la polemica fra Piero Fassino e Clemente Mastella, il Guardasigilli torna sulla questione: "Non abbiamo firmato la parte del programma dell’Unione che riguarda i Pacs - rilancia - e mi risulta non l’abbia fatto nemmeno la Rosa nel Pugno. Non possiamo essere ostaggio della sinistra antagonista". Il ministro della Giustizia ribadisce le sue posizioni anche nel pomeriggio, davanti all’arcivescovo di Agrigento Carmelo Ferraro: "Il mio no è verso tutto ciò che può scardinare la famiglia".

In mattinata il capogruppo dell’Udeur alla Camera, Mauro Fabris, apre alla possibilità di una convergenza con Pier Ferdinando Casini, che in un’intervista ha annunciato che i centristi sono "pronti a sostenere alla Camera la mozione dell’Udeur sulla famiglia, e poi cercare di trovare convergenze anche con Rutelli". La mozione dell’Udc "è uguale alla nostra - dice Fabris - si tratta di verificare la possibilità di una convergenza in Parlamento su valori comuni. In questo caso non valgono i vincoli di maggioranza".

Ma la sinistra dell’Unione inoltra una richiesta precisa ai vertici dell’Udeur: ritirare la mozione, che si presta anche a un dialogo con l’opposizione, "e ciò non mi pare giusto" sostiene il capogruppo del Prc alla Camera, Gennaro Migliore. Anche secondo il ministro di Rifondazione, Paolo Ferrero, "una legge sulle unioni di fatto è nel programma del centrosinistra". E i Verdi, con Pecoraro Scanio, insistono: "Quando una cosa è nel programma, il governo deve mantenere l’impegno".

"Lavoreremo giorno e notte perché l’accordo sia coerente con quanto deciso a suo tempo dalla coalizione" annuncia il leader dello Sdi, Enrico Boselli. Secondo il quale la decisione di Mastella di non votare i Pacs è "un grande errore, e se mettesse in atto questo proposito finirebbe per segare il ramo su cui siede" e il governo "sarebbe esposto a un rischio di crisi".

La vicecapogruppo dell’Ulivo a Montecitorio, Marina Sereni, invita al dialogo, "non servono né crociate né fughe in avanti", e chiede alla maggioranza "di votare la mozione che l’Ulivo, insieme a Idv e Pdci ha presentato alla Camera che impegna il governo a attuare il programma dell’Unione su famiglia e coppie di fatto".

* la Repubblica, 29 gennaio 2007.


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