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ELEZIONI USA. 7 NOVEMBRE ....

USA 2020: JOE BIDEN 46MO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI D’AMERICA. Kamala Harris entra nella storia: è la prima vicepresidente donna della storia americana.

Da New York a Washington esplode l’entusiasmo in strada per la vittoria di Joe Biden. I clacson a tutto spiano festeggiano il 46mo presidente americano fra le grida di gioia dei passanti sui marciapiedi.
sabato 7 novembre 2020 di Federico La Sala
Elezioni Usa 2020, Joe Biden conquista la Pennsylvania ed è presidente
Secondo le proiezioni di Cnn. Biden è presidente eletto anche secondo l’Associated Press e Nbc.
di Redazione ANSA (07 novembre 2020) *
Joe Biden (IL PROFILO) conquista la Pennsylvania ed è il 46mo presidente degli Stati Uniti, secondo le proiezioni di Cnn. Joe Biden è presidente eletto anche secondo l’Associated Press e Nbc. Kamala Harris entra nella storia: è la prima vicepresidente donna della storia americana.
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> USA 2020. Kamala Harris entra nella storia --- Kamala Harris. Fattore K.... quel nome originale e fiero che racchiude la storia della prima vicepresidente donna degli Stati Uniti (di Viviana Mazza).

sabato 9 gennaio 2021

l’alfabeto

Kamala Harris

Fattore K

La madre indiana la chiamò “fiore di loto” e lei ora è vice presidente degli Stati Uniti: «Sono così, ho radici profonde».

di Viviana Mazza *

      • Kamala Harris (Getty Images)
      • L’attuale vice presidente Usa, 56 anni, fotografata a Sioux City (Iowa), il 9 agosto 2019, in una pausa della campagna elettorale

di Viviana Mazza *

La chiameremo Harris, il suo cognome, come facciamo con Trump, Biden o Pence. Ma non vogliamo rinunciare a usare, a volte anche da solo, quel nome originale e fiero che racchiude la storia della prima vicepresidente donna degli Stati Uniti: Kamala.

Kamala, “fiore di loto”, è il nome scelto per lei dalla madre indiana, che ha cresciuto le due figlie bi-razziali in California, portandole al tempio hindu e ancorandole alla cultura afroamericana. Il simbolo «Il fiore di loto cresce sott’acqua, spunta sulla superficie mentre le radici sono piantate saldamente nel fondo del fiume», spiega Harris nell’autobiografia The Truths We Hold (Le nostre verità). Già prima dello storico discorso della vittoria - vestita di bianco in onore delle suffragette - Harris ha spesso descritto la sua corsa come parte di un percorso più lungo, a staffetta. «Niente di quello che ho realizzato» scrive nel libro «avrei potuto raggiungerlo da sola».

Ora la prima vicepresidente ha legato a sé i sogni e le speranze delle donne di colore (e non solo), che sono la “base” del Partito democratico. L’identificazione con un leader passa anche dal livello emotivo. Vedere al potere qualcuno che ti assomiglia è un simbolo fortissimo. Ma la gente vuole anche la sostanza, l’impatto della politica sulle proprie comunità.

In un’intervista congiunta con Biden e Harris, il giornalista Jake Tapper della Cnn ha chiesto alla futura vicepresidente quali saranno i dossier di cui si occuperà e se, come Mike Pence, dirigerà la task force sul Covid-19. Lei ha risposto con la sua emblematica risata. «Se ciò che è avvenuto finora è un’indicazione del futuro, io e Joe saremo veri partner. È stato molto chiaro con me: vuole che io sia la prima e l’ultima nella stanza». Biden è intervenuto per assicurare che vuole ripetere il rapporto che aveva con Obama: la sua numero 2 non avrà dossier specifici ma parteciperà a tutte le decisioni importanti e gestirà «qualunque cosa sia urgente e di cui io non posso occuparmi».

Non si può pensare a Harris senza immaginare che potrebbe diventare la prima donna presidente degli Stati Uniti e, inevitabilmente, sarà subito giudicata anche in questa luce. Biden sembra suggerire che non dovrà “aspettare il suo turno” per avere potere, però d’altra parte il ruolo di vice richiede di moderare le ambizioni. «Quel che farò, che Joe vuole che io faccia, è di condividere la mia esperienza su ogni questione che affrontiamo», dice. Biden, già prima di diventare vice di Obama, aveva più esperienza di Harris al Senato e in politica estera. Lei è un volto relativamente nuovo su scala nazionale: al primo mandato al Senato; è stata all’estero solo per tre visite ufficiali: Israele, Giordania e Afghanistan (comunque si è circondata di tre consigliere e due portavoce, tutte donne, altamente qualificate). Ma possiede altre esperienze che mancano al 78enne Biden: bambina nera in America, figlia di genitori immigrati dall’India e dalla Giamaica, donna 56enne ex procuratrice di San Francisco e poi dell’intera California, moglie (da 6 anni) di un avvocato ebreo già padre di due adolescenti che lascerà il lavoro per diventare “second gentleman”.

Non era mai accaduto nella storia che Time scegliesse come “persona dell’anno” non solo il presidente-eletto ma anche il vice, come quest’anno con Biden e Harris (nella foto a sinistra): la ragione, spiega la rivista, è che insieme determineranno «dove siamo diretti».

Il ruolo e il futuro di Kamala dipenderanno dal rapporto che costruirà con il presidente più anziano mai eletto in America ma anche dagli eventi che l’Amministrazione si troverà ad affrontare. Il fiore di loto, dopotutto, è un simbolo di trasformazione.

* FONTE: CORRIERE DELLA SERA-7 (ripresa parziale) - Un vocabolario d’autore per non dimenticare e guardare al 2021.


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