Perché tornano i fascisti e vogliono comandare
di Furio Colombo (Il Fatto, 30.08.2017)
Potrei provare col solito elenco di scuole misere, di media che procedono e zig-zag, di web che rovescia addosso enormi quantità di storia adulterata e di “fake news”. Ma è un discorso che non ci porta lontano. Il fascismo è forse la più grande “fake news” che giri per il mondo, perché promette vita e giovinezza e porta persecuzione e morte. Ma ci sono alcuni fatti specifici che vale la pena di notare.
1) La politica è debole o segnata dalla corruzione. Fra le tante forme di anti-politica, il fascismo è il più rozzo e il più adatto a coltivare l’esasperazione di chi, intellettualmente, è stato lasciato (spesso per spaventosa carenza scolastica) troppo indietro. Non ha nulla da dare alle idee, vecchio e crollante com’è, tranne un senso e un modo di stare insieme che può essere la medicina sbagliata, però sul momento efficace, della solitudine.
2) Il fascismo è un’idea sconfitta, ma il tempo ha favorito la perdita di orgoglio per la vittoria dell’antifascismo. E l’ossessione del comunismo (coltivato con furore, soprattutto in Italia, dopo la caduta del Muro, dunque dopo avere avuto la certezza che non poteva tornare) ha tinto di rabbiosa ideologia il normale conservatorismo borghese, facendolo diventare una sorta di campo di battaglia per una battaglia che non c’era. Parlo di Berlusconi che si è sempre definito un liberale, ma è stato il grande coltivatore del terreno in cui è rinato un pezzo di fascismo.
3) È pericoloso? I tedeschi pensano di sì e tengono a bada i frammenti di nazismo sopravvissuti o rinati, come in uno zoo pericoloso. Da noi si è arrivati a dire che è un’opinione e che, come tutte le opinioni, in base alla libertà conquistata dalla Resistenza, va lasciata libera di manifestarsi. Naturalmente non è vero, l’affermazione è vistosamente infondata e ne sono la prova le decine di milioni di morti provocati da nazismo e fascismo.
4) L’arrivo di Trump alla presidenza degli Stati Uniti (che ha occupato la Casa Bianca circondato da fascisti come Stephen Bannon, licenziato solo da pochi giorni) ha dato coraggio al razzismo e al suprematismo americano fino al punto da incitare all’uccisione di una donna nera durante una manifestazione a Charlottesville (Virginia).
La differenza che ci mostra la strada, è che i media americani non si spaventano del nuovo fascismo e non danno tregua sapendo il danno fisico e quello morale che il fascismo porta con sé e sparge dove si insedia. -Dubito che si possa dire lo stesso della maggioranza dei media italiani.