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RAZZISMO, ANTISEMITISMO, E ISLAMOFOBIA. Che cosa fa la vile Europa con Paesi membri i cui governi sono coalizzati con forze di stampo neonazista? Indignazione soft per non scomporre le ordinate capigliature degli eurocrati....

L’EUROPA, TOLOSA, E LA PESTE NERA. Note di Moni Ovadia, Marek Halter, Elena Loewenthal - a c. di Federico La Sala

STRAGE DI TOLOSA. La sparatoria nella scuola è un gesto che ha sconvolto la Francia. Non è un caso che tutti i politici si siano precipitati a Tolosa dopo aver deciso di fermare la campagna elettorale.
giovedì 22 marzo 2012 di Federico La Sala
[...] La strage di Tolosa è avvenuta nell’anniversario dell’indipendenza dell’Algeria. L’assassino avrebbe ucciso prima dei paracadutisti francesi, che sono gli ultimi che lasciarono Algeri, dopo aver compiuto barbari crimini. Poi ha ammazzato gli ebrei. Ma perché gli ebrei? Perché entrare armato fino ai denti in una scuola nella periferia della città e sparare su chiunque gli si presentava davanti? C’è premeditazione, in questo massacro [...]
[...] In Italia, a Firenze, sono stati (...)

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> L’EUROPA, TOLOSA, E LA PESTE NERA. --- INVENTARE UN NEMICO. Sia i vinti e i disperati, che gli onnipotenti e gli arroganti, hanno bisogno di una causa, una ideologia o un Dio per giustificare i loro crimini, scaturiti dall’angolo buio della loro ignoranza, che si esprime in atti di mascherata impotenza o delirio di onnipotenza (di Ali Rashid)

giovedì 22 marzo 2012

Inventare un nemico

di Ali Rashid (il manifesto, 22 marzo 2012)

Con scellerata leggerezza si tentano oggi di attribuire a una causa, i crimini efferati. Sia i vinti e i disperati, che gli onnipotenti e gli arroganti, hanno bisogno di una causa, una ideologia o un Dio per giustificare i loro crimini, scaturiti dall’angolo buio della loro ignoranza, che si esprime in atti di mascherata impotenza o delirio di onnipotenza.

Così, in tante forme e a intensità variabili, si sono eretti sostenitori o accusatori della causa palestinese coloro che per loro frustrazione o cinico opportunismo si sostituiscono ai palestinesi stessi e agiscono nel loro nome.

Per attuare quell’atto criminale della strage di Tolosa, nel modo freddo e calcolato in cui è stato portato a termine, è indispensabile avere quella cultura dell’annientamento e della morte propri di una mente malata ogni volta che inventa un nemico. Per farlo le cause sono opzionali.

Una cultura che si esprime per mezzo di atti criminali, di parole «gagliarde» che inondano le diverse dichiarazioni politiche e prese di posizioni, in uno scenario politico che ha azzerato le certezze e le speranze che ci animavano fino a pochi anni fa in un progresso che avrebbe abbracciato tutti nel mondo.

Le tragiche condizioni di vita dei bambini e degli adulti palestinesi, vittime della barbara occupazione Israeliana, non autorizzano a nessun criminale, singolo o gruppo che sia, di versare altro sangue innocente.

A tale proposito le dichiarazioni del primo ministro palestinese sono molte chiare e prevengono qualsiasi speculazione politica.

Le condizioni e le amare prospettive di futuro, sia dei palestinesi che degli israeliani, dimostrano, senza bisogno di ulteriori prove, che l’uso della violenza rappresenta un pozzo di veleno inesauribile,che uccide e annichilisce entrambi, e si estende come una macchia di olio verso tutta le regione e oltre.

Atti simili andrebbero combattuti con forza, e andrebbero isolati terreni di coltura, dove prosperano tutte le tendenze razziste, fondamentaliste ed estremiste che stanno delegando in tutto il mondo senza eccezione.

Dopo la strage della scuola ebraica a Tolosa, è legittimo chiedersi, come abbia potuto un elemento di tale pericolosità, già noto ai servizi segreti francesi, agire liberamente con tante armi ed esplosivi per così lungo tempo.

Forse la risposta sta nel fatto dimostrabile, che esistono canali di comunicazione sotterranei per un reciproco utilizzo tra il vasto arcipelago fondamentalista e i servizi segreti di varie potenze occidentali e medio orientale, per destabilizzare le regione. Sono stati foraggiati in Libia, in Siria, Yemen, per snaturare la rivolta pacifica dei loro popoli e condizionare il suo esito. Come vengono oggi cospicuamente finanziati in Egitto per mettere a rischio un passaggio pacifico del potere dal consiglio militare alle forze politiche e rinviare la pace in Palestina a tempi indeterminati.


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