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UOMINI E DONNE, PROFETI E SIBILLE, OGGI: STORIA DELLE IDEE E DELLE IMMAGINI. A CONTURSI TERME (SALERNO), IN EREDITA’, L’ULTIMO MESSAGGIO DELL’ECUMENISMO RINASCIMENTALE .....

RINASCIMENTO ITALIANO, OGGI: LA SCOPERTA DI UNA CAPPELLA SISTINA CON 12 SIBILLE. Sul tema, la prefazione di Fulvio Papi e parte della premessa del lavoro di Federico La Sala

Le Sibille di Contursi hanno parentele più celebri nella Cattedrale di Siena, nell’appartamento Borgia in Vaticano, nel Tempio Malatestiano di Rimini, nella Cappella Sistina di Michelangelo. La pittura disegna l’ eclettismo ermetico-cabalistico-neoplatonico rinascimentale (...)
martedì 9 aprile 2013
TONDO DONI. Attenzione: nella cornice "raffigurate la testa di Cristo e quelle di quattro profeti" (Galleria degli Uffizi)? Ma, per Michelangelo, non sono due profeti e due sibille?!

[...] La pittura disegna l’ eclettismo ermetico-cabalistico-neoplatonico rinascimentale che colloca la filosofia e la teologia pagana in sequenza con il Cristianesimo. Ne deriva un’immagine del mondo come presenza divina nella quale abita l’uomo cóme unità di corpo (...)

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> RINASCIMENTO ITALIANO, OGGI: LA SCOPERTA ---- ANTROPOLOGIA ’PREISTORICA’. Lei a caccia, lui nelle caverne quando le donne usavano la clava Uno studio di Oxford sulla preistoria ribalta le tesi tradizionali (di Enrico Franceschini)

venerdì 3 giugno 2011

Lei a caccia, lui nelle caverne quando le donne usavano la clava

Uno studio di Oxford sulla preistoria ribalta le tesi tradizionali

Fra 3 milioni e un milione e mezzo di anni fa, le femmine erano assai più mobili dei maschi

di Enrico Franceschini (la Repubblica, 03.06.2011)

LONDRA - "Wilma, dammi la clava!", tuona Fred Flintstone nella classica scenetta degli "Antenati", il cartone animato sui nostri lontani progenitori. Ma forse la clava sapevano maneggiarla anche le donne. Scienziati dell’università di Oxford hanno scoperto «con sorpresa» che le femmine dei primi ominidi, in un periodo compreso fra 3 milioni e un milione e mezzo di anni fa, erano assai più mobili dei maschi: mentre molte di loro lasciavano la caverna e la valle natia per spingersi in nuovi territori, l’uomo nasceva e moriva prevalentemente nello stesso luogo. Un fatto che induce i media britannici a ribaltare il luogo comune sul cavernicolo che va a caccia (talvolta anche di donne, per procurarsi una compagna), mentre la femmina rimane seduta al focolare ad allevare i piccoli: di colpo diventa possibile il contrario, la donna che lascia l’accampamento e cerca cibo, l’uomo che rimane a "casa", a protezione del fuoco, dei cuccioli, del tetto. E’ per caso successo qualcosa intorno a un milione di anni fa, si chiedono i giornali e la Bbc, che ha tolto alle donne l’indipendenza di cui godevano all’inizio della preistoria, sicché hanno dovuto aspettare il femminismo per riconquistarla almeno in parte?

Il comportamento riscontrato negli ominidi di 2-3 milioni di anni or sono, osserva la professoressa Julia Lee-Thorp, docente di antropologia alla Oxford University e curatrice dello studio pubblicato sulla rivista Nature, è simile a quello degli scimpanzé, il primate geneticamente più simile all’uomo. «Anche fra gli scimpanzé, i maschi tendono a stare all’interno del gruppo familiare, cacciando tutti insieme nell’ambito di un singolo territorio conosciuto, mentre le femmine vengono allontanate», afferma la scienziata. Una spiegazione del fenomeno è che i maschi, in tal modo, vogliono evitare che le femmine abbiano rapporti sessuali con più membri dello stesso gruppo. Ma le abitudini di un’altra specie di primati, i gorilla, sono differenti: un maschio dominante ha rapporti sessuali con più femmine dello stesso branco.

«Sarebbe azzardato concludere, dai risultati della nostra ricerca, che nella preistoria i maschi stavano a casa ad allevare i figli e le donne uscivano a caccia», avverte la professoressa Lee-Thorp, notando che niente del genere accade neppure tra gli scimpanzé. Altri studiosi ammoniscono che il campione usato per la ricerca è piccolo e «occorre essere cauti nel trarne conseguenze», pur concedendo che è uno sviluppo estremamente interessante. Riconosce l’antropologa Lee-Thorp: «Quando ci siamo resi conto della scoperta, siamo rimasti sbalorditi».

I ricercatori di Oxford hanno esaminato i resti fossilizzati di un gruppo di umani preistorici rinvenuti in caverne a nord-est di Johannesburg, in Sud Africa. Dall’esame di denti ed ossa, così come di piante e minerali, sono risaliti al cibo di cui si nutrivano e lo hanno confrontato con le regioni circostanti. E’ risultato che soltanto un maschio su dieci si era spostato dalla comunità in cui era nato e cresciuto, mentre più della metà delle donne provenivano da altre zone, altre valli, altre comunità. «Non sappiamo perché le donne si spostassero più degli uomini», conclude l’autrice della ricerca.

La certezza però è che si muovevano, non passavano la vita attaccate al focolare. Perciò ai loro discendenti viene oggi istintivo definirle «le femmine Alfa della preistoria», forti, sicure, autonome, come scrive il Daily Mail. La Wilma degli "Antenati", che lascia la clava a Fred ma comanda, e la Raquel Welch del film "Un milione di anni fa", audace più degli uomini, potrebbero essere più vicine alla realtà di quanto pensassimo.


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