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UOMINI E DONNE, PROFETI E SIBILLE, OGGI: STORIA DELLE IDEE E DELLE IMMAGINI. A CONTURSI TERME (SALERNO), IN EREDITA’, L’ULTIMO MESSAGGIO DELL’ECUMENISMO RINASCIMENTALE .....

RINASCIMENTO ITALIANO, OGGI: LA SCOPERTA DI UNA CAPPELLA SISTINA CON 12 SIBILLE. Sul tema, la prefazione di Fulvio Papi e parte della premessa del lavoro di Federico La Sala

Le Sibille di Contursi hanno parentele più celebri nella Cattedrale di Siena, nell’appartamento Borgia in Vaticano, nel Tempio Malatestiano di Rimini, nella Cappella Sistina di Michelangelo. La pittura disegna l’ eclettismo ermetico-cabalistico-neoplatonico rinascimentale (...)
martedì 9 aprile 2013
TONDO DONI. Attenzione: nella cornice "raffigurate la testa di Cristo e quelle di quattro profeti" (Galleria degli Uffizi)? Ma, per Michelangelo, non sono due profeti e due sibille?!

[...] La pittura disegna l’ eclettismo ermetico-cabalistico-neoplatonico rinascimentale che colloca la filosofia e la teologia pagana in sequenza con il Cristianesimo. Ne deriva un’immagine del mondo come presenza divina nella quale abita l’uomo cóme unità di corpo (...)

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> RINASCIMENTO ITALIANO, OGGI --- PROFETI E SIBILLE. La copia della Porta Nord del Battistero di Firenze (l’originale del Ghiberti, all’Opera del Duomo) svelata il 23 gennaio.

martedì 19 gennaio 2016


Battistero di Firenze, la porta «copiata» con quattro anni di lavoro (e quattro milioni di euro)

La replica del capolavoro realizzata con l’impiego di tecniche antiche e moderne. L’opera finanziata da un’associazione di magnati internazionali

di Marco Gasperetti *

FIRENZE - Mai copia fu così attesa, mai replica così blasonata. Basta guardare le foto e il video che pubblichiamo in anteprima per comprendere questo primato. Dopo 40 mila ore e 4 anni di lavoro, 3,5 tonnellate di bronzo cesellato finemente come l’oro con arte antica e modernissime tecnologie e 50 mila metri cubi di gas per accendere il forno di cottura, la copia della Porta Nord del Battistero di Firenze (l’originale del Ghiberti, capolavoro del Rinascimento, è custodito al museo dell’Opera del Duomo) sarà svelata per la prima volta il 23 gennaio a Firenze. E’ un evento. Replica e restauro sono stati realizzati grazie a 4,2 milioni di euro dell’Opera di Santa Maria del Fiore e della Guild of the Dome, associazione formata da magnati internazionali presieduta dall’imprenditore Enrico Marinelli.

La Porta Nord è la seconda delle tre porte del Battistero di San Giovanni a Firenze e, capolavoro nel capolavoro, è composta da 28 formelle dedicate a Nuovo Testamento, Evangelisti e Dottori della Chiesa. «E’ stata restaurata per la prima volta dopo sei secoli dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze - spiegano all’Opera di Santa Maria del Fiore - e durante i lavori è riemersa la meravigliosa doratura originale presente nei rilievi scultorei delle formelle, nelle testine di Profeti e Sibille e nel bellissimo fregio a motivi vegetali brulicante di piccoli animali». Insomma, un monumento che già troneggia nel museo dell’Opera del Duomo. Adesso la sua replica la sostituirà con tutta la sua opulenza.

I numeri della sua costruzione, in quattro anni di lavoro, sono anch’essi da capolavoro di modernità. I costruttori hanno impiegato 6 mesi di studio per apprendere le tecniche con la quale Ghiberti costruì la Porta Nord. Sono state realizzate 56 formelle (28 per la replica ad arte e 28 per i donatori). Sono state impiegate 15 persone a tempo pieno e 350 sono le ore spese di cesello per ognuno dei 28 pannelli. Sono stati utilizzati 1 tonnellata di silicone per poter fare i calchi dei pannelli e dei fregi della cornice, 400 chili di cera per realizzare gli stampi, 3,5 tonnellate di bronzo, 15 tonnellate di materiale refrattarii e 50.000 metri cubi di gas per accendere il forno di cottura.

L’Associazione Guild of the Dom, che insieme all’Opera di Santa Maria del Fiore ha finanziato l’opera, è stata fondata da imprenditori di tutto il mondo. «Che hanno in comune il desiderio di supportare I valori universali artistici, sociali ed etici alla base del complesso monumentale della Cattedrale di Santa Maria del Fiore a Firenze. - spiega Enrico Marinelli, il presidente -. La Guild si propone di operare con lo stesso intento che animava le Arti o Corporazioni fiorentine che finanziarono la costruzione della complesso oltre sette secoli fa».

* Corriere della Sera, 17 gennaio 2016 (ripresa parziale).


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