(Nella vita pubblica la comunità dei prescelti esige degli esclusi: gli ebrei, i matti, gli zingari, gli oppositori.)...!
*** jv cap. 29 pp. 663-664 “Odiati da tutte le nazioni” *** Imprigionati per la loro fede I testimoni di Geova non si trovavano nei campi di concentramento perché fossero dei criminali. Quando gli ufficiali volevano farsi radere, affidavano il rasoio a un Testimone, perché sapevano che nessuno di loro l’avrebbe usato per fare del male a un altro essere umano. Quando gli ufficiali delle SS del campo di sterminio di Auschwitz avevano bisogno di qualcuno per pulire la casa o badare ai bambini, sceglievano delle Testimoni, perché sapevano che non avrebbero cercato di avvelenarli o di scappare. Alla fine della guerra, durante l’evacuazione del campo di Sachsenhausen, le guardie misero un furgone su cui avevano caricato il loro bottino in mezzo a una colonna di Testimoni. Perché? Perché sapevano che i Testimoni non li avrebbero derubati.
Più volte fu promessa loro la liberazione se solo avessero firmato una dichiarazione in cui rinnegavano le proprie convinzioni. Le SS fecero tutto ciò che era in loro potere per indurli o costringerli a firmare una dichiarazione del genere. Questo era quello che volevano sopra ogni altra cosa.
Tranne qualcuno, furono irremovibili nella loro integrità. Ma non solo soffrirono a motivo della loro lealtà a Geova e della loro devozione al nome di Cristo, non solo sopportarono le torture da inquisizione inflitte loro: mantennero anche forti legami di unità spirituale.
Non cercavano di sopravvivere ad ogni costo. Si mostravano l’un l’altro amore altruistico. Quando uno di loro si indeboliva, altri dividevano con lui la misera razione di cibo. Quando veniva negata ogni assistenza medica, si prendevano amorevolmente cura l’uno dell’altro.
( Informazioni storiche che pochi sanno e la stragante maggioranza le evita)
Distinti saluti ed apprezzamento a tutto lo STAFF della VOCE DI FIORE essendo anchio "uno dei fiori".