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RIPENSARE L’EUROPA. PER IL "RISCHIARAMENTO" ("AUFKLARUNG") NECESSARIO. ANCORA NON SAPPIAMO DISTINGUERE L’UNO DI PLATONE DALL’UNO DI KANT, E L’IMPERATIVO CATEGORICO DI KANT DALL’IMPERATIVO DI HEIDEGGER E DI EICHMANN !!!

FREUD, KANT, E L’IDEOLOGIA DEL SUPERUOMO. ALLA RADICE DEI SOGNI DELLA TEOLOGIA POLITICA EUROPEA ATEA E DEVOTA. Un breve saggio di Federico La Sala, con prefazione di Riccardo Pozzo.

In questa lezione incontriamo un altro Kant (...) Foucault scopre in Kant il contemporaneo che trasforma la filosofia esoterica in una critica del presente che replica alla provocazione del momento storico (...)
venerdì 3 maggio 2024
Foto. Frontespizio dell’opera di Thomas Hobbes Leviatano.
SIGMUND FREUD E LA LEZIONE DI IMMANUEL KANT: L’UOMO MOSE’, L’ UOMO SUPREMO, E LA BANALITÀ DEL MALE. I SOGNI DELLA TEOLOGIA POLITICA ATEA E DEVOTA E LA RIVOLUZIONE COPERNICANA. NOTE PER UNA RI-LETTURA
QUESTO L’INDICE (il testo completo è allegato - qui in fondo - in pdf):
I
PRIMA PARTE:
SIGMUND FREUD, I DIRITTI UMANI, E IL PROBLEMA DELL’ (...)

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> FREUD, KANT, E L’IDEOLOGIA DEL SUPERUOMO. ALLA RADICE DEI SOGNI DELLA TEOLOGIA POLITICA EUROPEA ATEA E DEVOTA. --- Essere giusti con noi stessi - e con Kant.

lunedì 23 agosto 2010

In una società individualistica e narcisistica come la nostra, in cui tutti parlano sempre di più in prima persona singolare, può appari¬re paradossale chiedersi «che fine ha fatto l’io?».

Le scienze cognitive contemporanee, ancora più radical¬mente di Freud e della filosofia nove¬centesca, hanno infatti messo in questione l’unità, la razionalità, la coerenza e la capacità di governare l’azione dell’io. Danni cerebrali di piccola entità possono colpire selet¬tivamente le nostre capacità mentali, mentre molti esperimenti mostrano che nel cervello sono in azione si¬multanea varie agenzie cognitive che si contendono il centro della co¬scienza.

E almeno due sistemi alter¬nativi guidano i nostri processi deci¬sionali. Uno è veloce, istintivo, auto¬matico e poco flessibile; l’altro è più lento, sottoposto al controllo consa¬pevole, più duttile e raffinato. Se bi¬sogna spostarsi all’istante perché ci sta cadendo un vaso in testa, è me¬glio affidarsi al primo; se vogliamo decidere al meglio in un contesto di interazione sociale, risulta migliore il secondo.

Ma, spesso, si manifestano cortocircuiti che ci rendono incoe¬renti o irrazionali agli occhi degli al¬tri.

Che dire poi della li¬bera volontà, che riteniamo al massi¬mo influenzata dai condizionamenti culturali, dalle mode e dalla pubbli¬cità? In laboratorio, i neuroscienziati ci indicano invece che le nostre deci¬sioni sono prese dal cervello ben pri¬ma che ce ne rendiamo conto, dis¬solvendo così la nostra idea di libertà e lo stesso ruolo attivo dell’io. Sono soltanto alcune delle risultanze che fanno parlare di una ’scomparsa’ del soggetto personale come lo co¬noscevamo.

La forma dialogica del libro rende facilmente accessibile l’immersione in un ambi¬to di ricerca che sta rivoluzionando l’immagine di noi stessi. E che pone anche interrogativi forti e pressanti a chi non ritenga che l’unica certezza identitaria rimastaci sia il Dna. Come scrive Di Francesco, infatti, riferen¬dosi al concetto di io agostiniano, per il quale la verità è nel cuore dell’uo¬mo, dove si trova anche Dio, «se ci muoviamo con le risorse della scien¬za e della filosofia, questo tipo di ve¬rità resta fuori dal discorso».

“AMOREVOLE BENIGNITA’” “Ti ho’ amato con un amore a tempo indefinito. Percio’ ti ho’ attratto con amorevole benignita’.

I Discepoli di Serge Wellens *

Pur se! anche loro erano fatti di Polvere-Fango e Sabbia; con sentimenti e imperfezioni come tutti gli altri...Senza alcuna ombra del dubbio! Andavano Avanti. “Con la loro tristezza e la loro fame; sia fisica che “spirituale” e con tutte le loro tentazioni che; l’imperfezione gli recava e la loro fatica erano là per ascoltare...Con discernimento per imparare a lampo e mettere in pratica al “campo” la parola del panettiere, Gesu’. Il suo stesso corpo; simboleggiava il pane. Era il miracolo del pane e I cinque pesciolini che; un ragazzo s’aveva portato, per andare appresso al Maestro e mangiando, “mangiando”;Il vero pane dal cielo! “Chi si nutre della mia carne e beve il mio sangue rimane unito a me, e io unito a lui”. “Questo discorso è offensivo; chi lo può ascoltare?” “Molti dei suoi discepoli se ne tornarono alle cose [lasciate] dietro e non camminavano più con lui. Perciò Gesù disse ai dodici: “Non ve ne volete andare anche voi, vero?” 68 Simon Pietro gli rispose: “Signore, da chi ce ne andremo? Tu hai parole di vita eterna;

Invictus William Henley

Dal profondo della notte che mi avvolge, buia come il pozzo più profondo che va da un polo all’altro,, ringrazio quali che siano gli dei per la mia inconquistabile anima.

Nella morsa delle circostanze, non mi sono tirato indietro, ne’ ho pianto. Sotto i colpi d’ascia della sorte, il mio capo sanguina, ma non si china.

Più in là, questo luogo di rabbia e lacrime appare minaccioso ma l’orrore delle ombre, e anche la minaccia degli anni non mi trova, e non mi troverà spaventato.

Non importa quanto sia stretta la porta... quanto piena di castighi la vita. Io sono il padrone del mio destino. Io sono il capitano della mia anima.

Fu disprezzato, e non lo tenemmo in nessun conto. 4 Veramente portò lui stesso le nostre infermità; e in quanto alle nostre pene, se le caricò. Ma noi stessi lo considerammo come piagato, colpito da Dio e afflitto. 5 Ma egli era trafitto per la nostra trasgressione; era schiacciato per i nostri errori. Il castigo per la nostra pace fu su di lui, e a causa delle sue ferite c’è stata per noi guarigione. 6 Come pecore abbiamo tutti errato; ci siamo diretti ciascuno verso la sua propria via; e Geova stesso ha fatto imbattere in lui l’errore di tutti noi. 7 Egli fu messo alle strette, e si lasciava affliggere; ciò nonostante non apriva la bocca. Era portato proprio come una pecora al macello; e come un’agnella che davanti ai suoi tosatori è divenuta muta, neanche apriva la bocca. 8 A causa della restrizione e del giudizio fu tolto; e chi si preoccuperà anche [dei particolari] della sua generazione? Poiché fu reciso dal paese dei viventi. A causa della trasgressione del mio popolo ebbe il colpo. 9 E farà il suo luogo di sepoltura perfino con i malvagi, e con la classe del ricco alla sua morte, malgrado non avesse operato violenza e non ci fosse inganno nella sua bocca.

“Veramente vi dico che sarà difficile a un ricco entrare nel regno dei cieli. 24 Ancora vi dico: È più facile a un cammello passare per la cruna di un ago che a un ricco entrare nel regno di Dio”. 25 Udito ciò, i discepoli espressero grandissima sorpresa, dicendo: “Chi può realmente essere salvato?” 26 Guardandoli in faccia, Gesù disse loro: “Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio ogni cosa è possibile”.

"Che dunque? Se alcuni non hanno espresso fede, renderà forse la loro mancanza di fede senza efficacia la fedeltà di Dio? 4 Non sia mai! Ma sia Dio trovato verace, benché ogni uomo sia trovato bugiardo, come è scritto: “Affinché tu sia provato giusto nelle tue parole e vinca quando sei giudicato”.

Professore La Sala ...se lei ritiene smettere la conversazione lo faccia pure...Io mi sto’ grattando la testa e tirando i capelli...almeno per quei quattro che ci sono rimasti...Ma poi non lo faccio comunque...cercando di leggere il suo penziero ma: mi e’ difficile svelare il suo scopo e dove vuole arrivare dicendo : E’ DIFFICILE! Per esempio milioni di persone giocano per vincere e sanno che E’ Difficile vincere ma! giocono lostesso....Perche’ Lei non prova ad essere padrone della sua anima e si sforzi di fare il meglio del meglio pur di (SPERARE) d’acquistrare, piu’ importante e duratura dell’approvazione che la scienze, con i suoi multeplici (DUBBI) e la filosofia che; ( ci mancha sempre qualche cosa nel quadro) gli possa offrire. l’approvazione di Dio.

Possibile professore che lei considera l’azione di giuda con il prendersi i 30 denari dalla cassa delle contribuzioni del Tempio (PIACEVOLE) e che Lei stesso farebbe la stessa cosa? Certo che tanti lo farebbero e tanti lo fanno ogni istante di secondo del tempo dell’orologgio ma noi lo vogliamo fare pure?

Giuda era buono (prima) quando Gesu’ lo chiamo ma POI! Come un perfetto cristallo se ti cade dalla mano si rompe.


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