ARTE, ANTROPOLOGIA, E STORIOGRAFIA.
TROVATO L’AGO NEL PAGLIAIO:
"IL MISTERO DI GESÙ BAMBINA" (*)
Ringraziando il prof. Flavio Piero Cuniberto per la generosa condivisione della sorprendente opera di Nicola di Maestro Antonio, forse, è cosa buona e giusta tentare qualche riflessione e porre qualche domanda sul tema.
Considerata l’epoca di Nicola di Maestro Antonio d’Ancona (Ancona, fine XV secolo - dopo il 1511), perché considerare una stravaganza, che Giorgio Pasquali avrebbe definito "quarta e suprema", che il Bambino sia una Bambina?
Con le necessarie riserve, non è bene tener presente la tempesta non solo culturale che ha sconvolto l’ Italia a partire quantomeno dal 1440 (Lorenzo Valla), dal 1453 (caduta di Costantinopoli), e negli anni seguenti e, al contempo, immaginare che si sia potuto pensare alla figura di #Gesù come una "#bambina", antropologicamente ("Ecce Homo"), e non "androcentricamente" ("Ecce Vir")?!
Già Christine De Pizan (1364-1430), cosa scrive: «Or fus jee vrais homs, n’est pa fable,/De nefs mener entremettable» («Allora diventai un vero uomo, non è una favola,/capace di condurre le navi»? Cosa succederà di lì a poco con la Riforma Protestante e, poco dopo, con #Elisabetta I, in Inghilterra?! Non trema la "cristologia" costantiniana (Nicea 325-2025)?!
Questione antropologica (filologica e cristologica), oggi (19 marzo 2023): "chi è questo Figlio dell’Uomo" (Gv. 12, 34). Come mai il silenzio totale di tutte le Accademie "platoniche" sulla declinazione antropologica del messaggio evangelico ("Ecce Homo") in chiave andrologica e costantiniana ("Ecce Vir")? Non è questo un "meccanismo di rimozione" profondissima (S. Freud, Disagio della civiltà, 1929), che ha finito per spezzare le reni alla Grecia e fatto diventare l’#antropologia una #andrologia e, addirittura, il Logos di Efeso, il logo di una "fattoria degli animali"?! A che gioco giochiamo?!
(*) Cfr. Flavio Piero Cuniberto, "Il mistero di Gesù Bambina", Facebook, 17 marzo 2023.