Foto. Frontespizio dell’opera di Thomas Hobbes Leviatano.
SIGMUND FREUD E LA LEZIONE DI IMMANUEL KANT: L’UOMO MOSE’, L’ UOMO SUPREMO, E LA BANALITÀ DEL MALE. I SOGNI DELLA TEOLOGIA POLITICA ATEA E DEVOTA E LA RIVOLUZIONE COPERNICANA. NOTE PER UNA RI-LETTURA
QUESTO L’INDICE (il testo completo è allegato - qui in fondo - in pdf):
I
PRIMA PARTE:
SIGMUND FREUD, I DIRITTI UMANI, E IL PROBLEMA DELL’ (...)

Leggo : antisemitismo metafisico : metafora dei filosofi. Deduco pertanto che Heidegger, come Kant ed Hegel stando all’articolo, esprimevano contrarietà al "carattere intrinseco, fondante, metafisico" dell’ebraismo inteso quale cultura della maggioranza degli ebrei. Ora quel "carattere" è il "fariseismo-separativismo", quello contro il quale inveiva Gesù, filosofo, ma è un carattere, e qui forse è mancata la analisi dei filosofi vecchi e nuovi, che è pienamente ereditato da tutte le "divisive religioni" ovvero da Ebraismo, Cristianesimo ed Islam. Quello che il mondo vede oggi, ad est e a sud, ben ci mostra questa verità che però non riusciamo a vedere e capire: dovremmo metterci in discussione, compito non assolto della filosofia che così mantiene le sue resposabilità. La "follia" nazista ha quale primo responsabile ciò che "fonda" quell’IO che arriva a pensare sia meglio esista -biopoliticamente- solo lui : primo responsabile sono gli insegnamenti sull’Io-Creato. Purtroppo è difficile vedere e capire e così resteranno "inevitabili" quegli scenari apocalittici che Gesù ci indicava dicendo che dovevamo -capire- Daniele e le sue Bestie che distruggono l’umanità. Ma la filosofia già Origene diceva che era morta, che osurpava quel nome : non portava più l’uomo, come è stato per Socrate che quel termine ha coniato, alla -certezza di finire fra dei- alla sua morte, non sapeva più renderlo "Figlio di Dio". Ben Adam