[...] Smontare l’immagine di Lewis Carroll, in Inghilterra, è l’equivalente di farlo da noi con Collodi. Ma la sua indagine è anche un atto d’accusa alla società vittoriana. Quei genitori conniventi... Oggi potrebbe succedere?
«Il vittorianesimo, più lo conosco più lo detesto. C’era una prostituzione infantile violenta e organizzata. Il direttore della Pall Mall Gazette fece un’inchiesta fingendosi un cliente e gli portarono una bambina cloroformizzata. Lo (...)

Sig.ra Hornby di solito non commento un libro da una copertina, ma in questo caso non posso fare a meno di farlo. Il suo commento su Mr. Jackson mi ha lasciata indignata: mi auguro che la sua intenzione non fosse semplicemente di utilizzare il suo nome per attirare lettori ma sia dovuto ad una cattiva informazione.... forse almeno a questo si può rimediare. Comunque, dato il suo lavoro, non è da considerarsi meno grave dal momento che si definisce una scrittrice e in quanto tale mi aspetterei che citando dei nomi come quello di Michael Jackson si prendesse almeno il disturbo di raccogliere informazioni prima di inserirlo nella peggiore categoria cioè quella dei pedofili. Come già le hanno scritto Mr. Jackson ha combattuto buona parte della sua vita contro queste diffamazioni; non è bastato un processo dal quale è stato proclamato innocente, non è bastato il fatto che le prime accuse in realtà si sono poi rivelate nient’altro che le macchinazioni di un padre che ha sfruttato il figlio per estorcere denaro a M. Jackson, non basta che in questi giorni sul procuratore che lanciò la propria campagna accusatoria contro M. Jackson sta emergendo il fatto che falsificò delle prove... i tabloids per anni hanno continuato indisturbati il loro linciaggio e oggi scrittori come lei fanno la stessa cosa. Si informi, troverà tanto di quel materiale che ne avrà da leggere per giorni; le persone intelligenti quando sbagliano sono in grado di tornare sui propri passi e chiedere scusa. Sarebbe la cosa migliore che lei potesse fare e sicuramente potrei ricredermi anch’io sull’idea che mi sono fatta di lei e del suo modo di scrivere libri. Grazie per la sua attenzione