È vero, il Premier sta male
risponde Luigi Cancrini (l’Unità, 04.1120.10)
Berlusconi ostenta potere e ricchezza attraverso la pervicace esibizione di espressioni e atti di cattivo gusto e maleducazione che incardina e legittima con un potere senza controllo e senza pudore, insofferente al dissenso e agli organi istituzionali di garanzia. Queste sono le azioni di un malato, socialmente e politicamente disturbato. O no?
Gianfranco Pignatelli
RISPOSTA La moglie ne aveva parlato al tempo di Noemi, Scalfari ha riproposto il tema domenica, i fatti, alla fine parlano. Il premier sta male. Parla di un paese in cui la crisi va combattuta dicendo che non c’è, di rifiuti che scompaiono come cartoni animati di Disney, di uomini anziani che fanno del bene alle ragazze povere e belle, di un Consiglio d’Europa che si è svolto tutto intorno alle sue proposte, di profanatori di minorenni che sarebbero meglio dei gay, di giornali da non leggere. Alle spalle ha due anni in cui è riuscito a distruggere, con una serie di comportamenti impulsivi, l’esercito con cui aveva stravinto le elezioni del 2008.
Ma alle spalle ha anche, agli occhi di chi fa un mestiere come il mio, la morte della madre e il fallimento del secondo matrimonio: due eventi utili a spiegare, forse, il perché di questo crollo. È soprattutto nelle persone che utilizzano grandi difese narcisistiche, infatti, che il lutto è così difficile da elaborare. Soprattutto se quello che resta loro intorno è solo il silenzio complice, interessato e confuso di chi pensa di aiutarli facendo finta che stanno bene. Come lui ha fatto con Ruby.