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LA COSTITUZIONE E IL MENTITORE ISTITUZIONALE. BERLUSCONI CONTINUA (1994-2009) L’ATTACCO ALLA COSTITUZIONE: IL PRESIDENTE DELL’ *ITALIA* SONO IO, "FORZA ITALIA"!!!

DDL INTERCETTAZIONI. DI PIETRO ALLERTA NAPOLITANO. «Signor Presidente, lei sta usando una piuma d’oca per difendere la Costituzione dall’assalto di un manipolo piuttosto numeroso di golpisti» - a cura di Federico La Sala

lunedì 6 luglio 2009 di Federico La Sala
[...] «Nessuno se la prende con il Presidente della Repubblica al quale semmai abbiamo rivolto una supplica, non certo una critica. Noi ce la prendiamo e ce la prenderemo sempre con un governo che vuole, attraverso un provvedimento di legge, bloccare le intercettazioni e mettere il bavaglio all’informazione» [...]
IL SONNO DELLA RAGIONE COSTITUZIONALE GENERA MOSTRI
G8 2009, L’AQUILA. L’ITALIA, IL PAESE DEL "QUIZ" CONTINUO!!! DUE PRESIDENTI (1994-2009) GRIDANO "FORZA ITALIA" ... CHI E’ IL (...)

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> DDL INTERCETTAZIONI. DI PIETRO ALLERTA NAPOLITANO. --- Ddl Senato 733 B - Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha promulgato la legge sulla sicurezza.

mercoledì 15 luglio 2009


-  Il presidente della Repubblica scrive a Berlusconi, a Maroni e ad Alfano
-  "Norme tra loro eterogenee, non poche delle quali prive di organicità e sistematicità"

-  Sicurezza, Napolitano promulga la legge
-  ma esprime "perplessità e preoccupazioni"

-  IL TESTO della legge

ROMA - Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha promulgato la legge sulla sicurezza approvata dal Parlamento il 2 luglio scorso, ma ha inviato al premier e ai ministri interessati una lettera in cui esprime "perplessità e preoccupazioni". Il capo dello Stato ha ritenuto di non poter sospendere in modo particolare la entrata in vigore di norme, ampiamente condivise in sede parlamentare, volte ad assicurare un più efficace contrasto - anche sul piano patrimoniale e delle infiltrazioni nel sistema economico - delle diverse forme di criminalità organizzata.

Suscita peraltro perplessità e preoccupazioni l’insieme del provvedimento che, ampliatosi in modo rilevante nel corso dell’iter parlamentare, risulta ad un attento esame contenere numerose norme tra loro eterogenee, non poche delle quali prive dei necessari requisiti di organicità e sistematicità; in particolare si rileva la presenza nel testo di specifiche disposizioni di dubbia coerenza con i principi generali dell’ordinamento e del sistema penale vigente.

Su tali criticità il presidente Napolitano ha ritenuto pertanto di richiamare l’attenzione del presidente del Consiglio e dei ministri dell’Interno e della Giustizia per le iniziative che riterranno di assumere, anche alla luce dei problemi che può comportare l’applicazione del provvedimento in alcune sue parti.

La lettera è stata inviata, per conoscenza, anche ai Presidenti del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati.

* la Repubblica, 15 luglio 2009


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