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PER LA CRITICA DEL CAPITALISMO E DELLA SUA TEOLOGIA "MAMMONICA" (Benedetto XVI, "Deus caritas est", 2006).

"CHI" SIAMO NOI, IN REALTÀ. RELAZIONI CHIASMATICHE E CIVILTÀ: UN NUOVO PARADIGMA. CON MARX, OLTRE. Un saggio di Federico La Sala

LO SPIRITO CRITICO E L’AMORE CONOSCITIVO. MARX, IL "LAVORO - IN GENERALE", E IL "RAPPORTO SOCIALE DI PRODUZIONE - IN GENERALE".
sabato 31 agosto 2024
"CHI" SIAMO NOI, IN REALTÀ. Relazioni chiasmatiche e civiltà. Lettera da ‘Johannesburg’ a Primo Moroni (in memoriam)
(PER LEGGERE il saggio, aprire il pdf, vedi anche allegato, in fondo.
HEGEL E L’AUTOCOSCIENZA - DALLA RELAZIONE DIALETTICA AL DIALOGO: "L’autocoscienza attraversa nella sua formazione o movimento questi tre stadi: 1. quello del desiderio [Begierde], in quanto rivolto ad altre cose; 2. quello della relazione signoria-servitù, nella misura in cui l’autocoscienza si rivolge ad (...)

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>CON MARX, OLTRE. --- ANTROPOLOGIA E COSMOLOGIA: "IL MOVIMENTO DI UN’ANALISI" (NELLA "STANZA" DI FREUD) E IL "DIALOGO SOPRA I DUE MASSIMI SISTEMI DEL MONDO" (NELLA "NAVE" DI GALILEO GALILEI).

martedì 5 settembre 2023

PSICOANALISI, ANTROPOLOGIA, E COSMOLOGIA:

"IL MOVIMENTO DI UN’ANALISI" (NELLA "STANZA" DI FREUD) E IL "DIALOGO SOPRA I DUE MASSIMI SISTEMI DEL MONDO" (NELLA "NAVE" DI GALILEO GALILEI).

Una nota sul tema, in memoria di Sigmund Freud (1939), Elvio Fachinelli (1989) e di Jean-Bertrand Pontalis (2013).

      • PIANETATERRA: NAVIGAZIONE E "COSTRUZIONI NELL’ANALISI" (SIGMUND FREUD, 1937).
      • "Finestre" (J.-B. Pontalis): "Spesso, quando ricevo un eventuale futuro paziente, vedo tessersi il canovaccio di un romanzo. Una storia di vita si delinea, con un’infanzia, con drammi, lutti, momenti di svolta, avvenimenti salienti e un ambiente sociale. Sono così convinto di capire, di afferrare i fili di un destino, che mi succede persino di anticipare quanto seguirà, come nella lettura di un romanzo.
        -  E poi bastano poche sedute e la storia si confonde, l’intelligibile cede il posto all’enigma, e io non sono più capace di raccontare niente.
        -  Non so più con che cosa né con chi ho a che fare.
        -  Avanziamo, l’uno e l’altro, nel buio.[...]
        -  Questo movimento che ci anima - il movimento del pensiero, della lingua, del sogno, della memoria, della parola, del desiderio - non potrà raccontare sé stesso. Tutt’al più potrà essere evocato. È possibile trasmettere il movimento di un’analisi? A questa condizione: che attraverso la mia voce si senta quella dell’altro."(J.-B. Pontalis, "Finestre", e/o 2001).

FACHINELLI E FREUD NELLA “NAVE” DI GALILEI (*). Nella "#culla" di Freud, a ben considerare, c’è la #memoria della #rivoluzionescientifica, e, al contempo, ci sono le #tracce per una ripresa della #rivoluzionecopernicana kantiana e una #svolta_antropologica epocale: la sollecitazione pontalisiana a "trasmettere il movimento di un’analisi" è un grande invito a rileggere il "#Dialogo sopra i #due massimi sistemi del mondo, tolemaico e copernicano" (#GalileoGalilei, 1632) e riprendere il lavoro nella "stanza" della "grande nave":

      • "[...] Con Freud, probabilmente, nessuno (né del ‘mondo’ psicoanalitico, né tantomeno del ‘mondo’ filosofico) ha ‘dialogato’ con più libertà di giudizio e onestà intellettuale di #ElvioFachinelli (1928-1989). E, come si sa, “essere giusti con Freud” non è affatto facile! [...] Grandezza e limiti di Freud: “Su Freud” (a c. di #LambertoBoni, Adelphi Edizioni, Milano 2012, e. 12, pp. 115) è un’ottima occasione per riconsiderare il percorso di Elvio Fachinelli e rendersi conto del suo lavoro (dal 1966 al 1989) per portare la psicoanalisi fuori dalla claudicanza e dalla cecità dell’orizzonte edipico.[...]" (cfr. FACHINELLI E FREUD NELLA “NAVE” DI GALILEI).

Federico La Sala


PSICOLOGIA, FILOSOFIA, E CRITICA DELLA RAGIONE "PURA":

USCIRE DALLO "STATO DI MINORITÀ"(I. KANT, 1784 - M. FOUCAULT, 1984).

      • Una lettera di SigmundFreud a Siegmund Heinrich Foulkes, "padre della psicoanalisi dei gruppi"

SUL "MOVIMENTO DELL’ANALISI" (J.-B. PONTALIS) E SULLA "MATURITÀ" DELL’ ANALISTA,

QUESTA LA RISPOSTA DI FREUD (1° maggio 1932) A S. H. FOULKES:

      • "[...] Ho l’impressione che voi prendiate un po’ troppo sul personale le precauzioni che la Società tedesca osserva riguardo ai nuovi membri. [...]
      • Molto di ciò che voi indicate criticamente nella vostra lettera è purtroppo ben fondato. A me sembra che la più grande delusione dell’analisi sia il fatto che essa non produca un maggiore cambiamento negli analisti stessi. Nessuno ha ancora fatto oggetto di studio con quali mezzi gli analisti riescano ad eludere l’influenza dell’analisi sulla propria persona. Speriamo che ci siano altri e più forti motivi per tenere insieme i membri, oltre al comune rapporto con me, che naturalmente non potrebbe durare a lungo nella mia esistenza.[...]" (cfr. Centro Veneto di Psicoanalisi).

Federico La Sala


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