Il premier: "Lo giuro sui miei figli. E se lo avessi fatto mi sarei dimesso" Poi torna ad attaccare la stampa straniera: "Sottotappeto della sinistra"
Berlusconi torna sul caso Noemi
"Mai avuto rapporti piccanti"
E Franceschini insiste: "Giusta la battaglia sui valori, continueremo a farla" *
ROMA - "Io non ho mai più detto niente di niente. Ho risposto da subito alla sola domanda se avessi mai avuto rapporti ’piccanti’. E ho risposto: ’Assolutamente no’. Ci ho messo anche il carico del giuramento sui miei figli. Non ho mai più detto assolutamente niente. E invece guardate che cosa tocca leggere su certi giornali...".
Così Silvio Berlusconi, davanti alle telecamere ammesse a Palazzo Chigi alla firma di un protocollo per l’Abruzzo, commenta l’incalzare della stampa sulla vicenda Noemi. "C’è qualcuno che ha domande da farmi?" è la domanda retorica usata dal premier per introdurre la sua dichiarazione. In riferimento alle "dieci domande" a cui da giorni Repubblica gli chiede di rispondere. Poi aggiunge che se fosse accaduta una cosa del genere - rapporto intimi con una minorenne - si sarebbe dimesso "immediatamente".
Più tardi, dal palco dell’assemblea di Confesercenti, Berlusconi torna sui temi legati in qualche modo al divorzio con la moglie. Continuando ad attaccare la stampa. "Mussolini aveva il nucleo delle camice nere - dice, riferendosi a quanto scritto ieri dal Financial Times - io, secondo i giornali sottotappeto della nostra sinistra all’estero, avrei il nucleo delle veline. Grazie a dio è meglio".
Ma sulla vicenda oggi torna anche Dario Franceschini, che ieri aveva duramente attaccato il premier dicendo "Fareste educare i vostri figli da quest’uomo?". E che questa mattina dice: "La battaglia sui valori è giusta e continueremo a farla, nonostante tutti i polveroni che solleveranno per fermarci". E ancora, tornando alle sue parole di 24 ore fa: "Mi dispiace davvero se i figli del premier si sono sentiti offesi, loro non c’entrano, non ho mai parlato di loro, nè lo farei".
Poco più tardi arriva il commento di Antonio Di Pietro: "Sul giuramento del presidente del Consiglio ogni italiano può fare la sua valutazione, noi vogliamo inchiodarlo alle sue responsabilità, all’assenza di una politica economica. Mentre il gossip impazza, i poliziotti scioperano perchè non hanno mezzi e non gli pagano gli straordinari".