New Roma: sette nani per sette colli
di Michele Serra *
Perché limitarsi a costruire una new town al posto de L’Aquila distrutta dal terremoto, quando si potrebbe ricostruire una intera New Italy al posto di quella vecchia nella quale viviamo? Il governo ci sta riflettendo. Il progetto più ambizioso prevede un nuovo Stivale di gomma gonfiabile da stendere accanto all’attuale Penisola, coprendo l’Adriatico e parte dei Balcani. La sagoma sarebbe uguale a quella dell’Italia attuale, ma ampliata del 20 per cento come prevede il piano casa. L’ampliamento sarebbe ottenuto grazie al prolungamento del Gargano fino a Belgrado. Nel caso di una insanabile opposizione da parte delle nazioni che verrebbero parzialmente ricoperte dalla New Italy, si potrebbe ripiegare sul piano B: progetti locali. Vediamo quali.
New Milano Dovrebbe sorgere nella immensa e desolata landa che separa l’attuale Milano da Malpensa, una zona nella quale gli unici segni di vita sono le urla dei viandanti che si chiedono l’un l’altro "ma dove cazzo è l’aeroporto?". Il progetto è stato affidato alle più grandi star dell’architettura mondiale: dal giapponese Uramaki, famoso per avvolgere i grattacieli con enormi rotoli di alghe, al texano John Grunt (inventore della tavola da pranzo col rinforzo di ghisa per evitare che gli speroni la rovinino), che ha dichiarato di amare molto Milano e di considerarla la più affascinante tra le città spagnole. Ma l’appalto è stato vinto dal geometra Perego, che ha in mente una megalopoli di grattacieli a schiera. La new Madunina, sulla guglia più alta del new Duomo, avrà le fattezze della cantante Magalì Brembasca, che nessuno ha mai sentito nominare, ma è stata imposta dalla Lega in cambio della rinuncia alla poltrona di direttore del ’Corriere’.
New Roma Sorgerà sull’attuale area urbana, interamente spianata con l’eccezione del Vaticano che rimarrà identico e con lo stesso papa sottoposto a lifting su consiglio di Berlusconi. Verranno costruiti i new sette colli, che grazie a una sponsorizzazione della Disney avranno il nome dei sette nani. Sul Gongolo sorgerà il nuovo Palazzo Chigi. Il Colosseo, ricostruito in polistirolo antisismico, verrà riportato alla sua forma originale, che secondo Berlusconi era identica alla Rinascente con la sola eccezione della scale mobili. La plebe potrà continuare a dedicarsi ai suoi pittoreschi atteggiamenti, ma su consiglio di Berlusconi non dovrà più accalcarsi nei vicoli gridando ’ah Nandooo!’, ma accalcarsi nei vicoli gridando ’ah Piernandooo!’
New Napoli Dovrebbe sorgere dove capita. I bassi dei Quartieri spagnoli saranno replicati fedelmente, ma su suggerimento dello stesso Berlusconi avranno la moquette. Il new Vesuvio sarà collegato a quello vecchio con un modernissimo sistema di sensori, dando luogo alla prima eruzione stereofonica della storia, che verrà ripresa in diretta e trasmessa in tutto il mondo in sensorround per registrare fedelmente le grida di terrore e i gemiti degli agonizzanti. Il governatore sarà Bassolino almeno fino al 2150, grazie a un accordo politico tra il Pd e un’azienda di formalina. Berlusconi ha suggerito di intitolare il nuovo teatro a Gaetano De Filippo, rimanendo molto contrariato alla notizia che si chiamava Eduardo. Per rimediare alla gaffe, ha chiesto che all’inaugurazione sia presente Pulcinella, purché non passi a Sky.
New Sardegna Sarà la prima isola antisismica del mondo. L’idea è di abolire la causa scatenante dei terremoti, e cioè il terreno, erigendo in mezzo al Mediterraneo la prima isola di sole barche. Migliaia di panfili legati l’uno all’altro con gomene e ponticelli sospesi, dando luogo alla più eccitante movida del pianeta, con veline e calciatori che si rincorrono cercando di evitare le fucilate di Vittorio Emanuele di Savoia. Tutte le barche saranno disegnate da Briatore e avranno due poppe.
* Fonte: L’Espresso online, 17 aprile 2009