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TERREMOTO, CULTURA, POLITICA E TERRITORIO ...

LA TRAGEDIA DELL’ABRUZZO, UN SECOLO DI TERREMOTI, E IL SENSO DELLA REALTA’ PERDUTO. LA VERITA’ DA RISTABILIRE E L’ ITALIA TUTTA DA RICOSTRUIRE - MORALMENTE E FISICAMENTE. Una nota di Paolo Berdini, una riflessione di Giovanni Sarubbi, e una scheda - a cura di Federico La Sala

martedì 7 aprile 2009 di Federico La Sala
[...] E’ già successo. Anche in Irpinia nel terremoto dell’80 un ospedale, quello di Sant’Angelo dei Lombardi, pur essendo stato da poco costruito, crollò, come crollarono tantissime altre abitazioni di cemento armato costruite con poco cemento e poco ferro.
Anche in questo terremoto i danni e i morti li fa l’uomo con le sue speculazioni edilizie, con il mancato recupero delle vecchie abitazioni, con l’abusivismo edilizio e la devastazione del territorio da parte di chi non si fa tanti (...)

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> LA TRAGEDIA DELL’ABRUZZO, UN SECOLO DI TERREMOTI, E IL SENSO DELLA REALTA’ PERDUTO. LA VERITA’ DA RISTABILIRE E L’ ITALIA TUTTA DA RICOSTRUIRE - MORALMENTE E FISICAMENTE. --- Napolitano: «Disprezzo delle regole e avidità dietro alla tragedia Abruzzo e alla crisi economica».

sabato 18 aprile 2009

Napolitano: «Disprezzo delle regole e avidità dietro alla tragedia Abruzzo e alla crisi economica» *

«Quando oggi pensiamo e soffriamo per le vittime e per i danni provocati dal terremoto in Abruzzo non possiamo non ritenere che anche qui abbiano contato in modo pesante e abbiano contribuito alla gravità del danno umano e del dolore umano comportamenti di disprezzo delle regole, disprezzo dell’interesse generale e dell’interesse dei cittadini». Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ricevendo nella Tenuta di Castelporziano una delegazione delle famiglie francescane.

«Non sono stati forse questi fenomeni e questi comportamenti» legati «a un indubbio e allarmante decadimento di valori spirituali, umani e morali» a rappresentare «una delle cause della crisi che oggi affligge le nostre economie e le nostre società?». «Parlo di comportamenti dettati da avidità, dalla sete di ricchezza e di potere, dal disprezzo dell’interesse generale e dall’ignoranza di valori elementari di giustizia e di solidarietà».

«E perfino - ha sottolineato Napolitano - quando oggi pensiamo all’Abruzzo e soffriamo per le vittime e per i danni provocati dal terremoto, certamente un evento naturale e imprevedibile, non possiamo non ritenere che anche qui abbiano contato in modo pesante e abbiano contribuito alla gravità del danno umano e del dolore questi comportamenti di disprezzo delle regole, disprezzo dell’interesse generale e dell’interesse dei cittadini».

* l’Unità, 18 aprile 2009


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