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EPIFANIA A GAZA. Conto alla rovescia per attacco di terra...

"Gaza", "Israele" e "Palestina". Bush ed Ehud Barak, il ministro israeliano della guerra, continuano a "parlare"!!! E Barack Obama e Hillary Clinton continuano a tacere!!! Una nota di Mario Calabresi

Ehud Barak lo ha detto senza mezzi termini davanti alla Knesset: quella contro Hamas è una guerra all’ultimo sangue.
martedì 30 dicembre 2008 di Federico La Sala
[...] Il presidente degli Stati Uniti George W. Bush, esprimendosi per la prima volta sulla crisi nella Striscia di Gaza, ha accusato Hamas di terrorismo e ha respinto l’ipotesi di una nuova tregua "unilaterale" che permetterebbe agli estremisti palestinesi di continuare i loro attacchi contro Israele. «Un altro cessate-il-fuoco unilaterale che condurrebbe a attacchi con i razzi contro Israele non è accettabile» ha dichiarato il presidente statunitense nel suo discorso radiofonico (...)

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> "Gaza", "Israele" e "Palestina". Bush ed Ehud Barak, il ministro israeliano della guerra, continuano a "parlare"!!! ---- Gaza: 130 obiettivi bombardati nella notte, l’esercito avanza

lunedì 5 gennaio 2009


-  sono 50 i palestinesi uccisi e 200 i feriti da quando è partita l’operazione di terra

-  Gaza: 130 obiettivi bombardati
-  nella notte, l’esercito avanza

-  Le forze terrestri israeliane hanno continuato la loro penetrazione, appoggiate dall’artiglieria navale

GERUSALEMME - L’aviazione israeliana ha attaccato nella notte fra domenica e lunedì 130 obiettivi, mentre le forze terrestri hanno continuato ad avanzare nella Striscia di Gaza. Lo ha reso noto un portavoce militare di Tel Aviv. «Le nostre forze aeree hanno attaccato nella notte 130 obiettivi, tra i quali una moschea di Jabaliya adibita a deposito d’armi, abitazioni in cui erano stipate munizioni, e veicoli con a bordo lanciarazzi e uomini armati». Sempre secondo la stessa fonte «le forze terrestri israeliane hanno continuato la loro avanzata, appoggiate dall’artiglieria navale».

BAMBINI FRA LE VITTIME - Secondo fonti mediche citate dalla tv satellitare araba al Jazeera, sarebbero 18 i palestinesi uccisi stamane a causa dei raid dell’aviazione israeliana su vari settori della striscia di Gaza. Tra le vittime dell’azione dell’esercito ci sarebbero tre bambini palestinesi, rimasti uccisi nell’attacco di un carro armato israeliano, mentre erano nella loro casa nella parte orientale di Gaza City. Lo riferiscono fonti mediche locali. Stando alle stesse fonti, diversi altri palestinesi sono rimasti feriti nello stesso episodio accaduto nel quartiere Zeitoun di Gaza. Testimoni locali riferiscono anche di una famiglia (padre, madre e cinque figli) morti per una cannonata della marina israeliana contro una casa nel campo profughi della spiaggia di Gaza. Fonti di Gaza riferiscono che sono 50 i palestinesi uccisi e 200 i feriti da quando è partita l’operazione di terra. In totale i morti palestinesi sono almeno 520 e i feriti 2.500 dall’inizio dell’operazione «piombo fuso».

CIVILI ABBANDONANO LE CASE - Molti civili di Beit Lahyia, nel nord della Striscia dove è iniziata l’operazione di terra israeliana, hanno lasciato le loro case dopo il tramonto di ieri per rifugiarsi nelle abitazioni di parenti e amici nella zona considerata più sicura di Jabaliya. Lo scrive il sito israeliano Ynetnews, aggiungendo che la gente è partita a piedi nel timore che le automobili vengano prese di mira dagli aerei israeliani. Gli spostamenti si sono svolti nel buio, in seguito al collasso della rete elettrica nella Striscia. La rottura di condutture idriche e sistemi fognari ha allagato molte strade.

SPARATI RAZZI QASSAM - L’offensiva israeliana non ferma i missili Qassam. Tre razzi sono stati sparati lunedì mattina dalla Striscia di Gaza contro il Negev israeliano, senza causare vittime nè danni. Al Jazeera riferisce anche di «violenti combattimenti tra elementi della resistenza palestinese e le truppe israeliane» a est della Striscia. Il ministro della Sanità di Hamas, Bassem Naeem, ha ordinato al personale sanitario di proibire ai combattenti armati di salire sulle ambulanze in modo «da non dare agli israeliani una scusa per attaccare i veicoli». Lo riferisce il sito israeliano Ynetnews, citando fonti

* Corriere della Sera, 05 gennaio 2009


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