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IL MESSAGGIO EVANGELICO, LA COSTITUZIONE, E IL PARADOSSO ISTITUZIONALE DEL MENTITORE, ATEO E DEVOTO. COME LA "SACRA FAMIGLIA" DIVENNE ZOPPA E CIECA E IL FIGLIO PRESE IL POSTO DEL PADRE DI GESU’ E DEL "PADRE NOSTRO" E DIVENNE IL SANTO "PADRINO".... CON E ACCANTO A "MAMMASANTISSIMA".

LA QUESTIONE MORALE, QUELLA VERA - EPOCALE. AL GOVERNO DELLA CHIESA UN PAPA CHE PREDICA CHE GESU’ E’ IL FIGLIO DEL DIO "MAMMONA" ("Deus caritas est") E AL GOVERNO DELL’ **ITALIA** UN PRESIDENTE DI UN PARTITO (che si camuffa da "Presidente della Repubblica"), che canta "Forza Italia" con il suo "Popolo della libertà" (1994-2012). Questo è il nodo da sciogliere. Materiali sul tema - di Federico La Sala

giovedì 14 giugno 2012 di Maria Paola Falchinelli
VIVA L’ITALIA. LA QUESTIONE "CATTOLICA" E LO SPIRITO DEI NOSTRI PADRI E E DELLE NOSTRE MADRI COSTITUENTI. Per un ri-orientamento antropologico e teologico-politico.
PER L’ITALIA E PER LA COSTITUZIONE. CARO PRESIDENTE NAPOLITANO, CREDO CHE SIA ORA DI FARE CHIAREZZA. PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI ...
PER UNA NUOVA TEOLOGIA E PER UNA NUOVA CHIESA.
L’INDICAZIONE DI GIOVANNI XXIII E DI GIOVANNI PAOLO II: LA RESTITUZIONE DELL’ANELLO DEL PESCATORE A GIUSEPPE.
Il loro successore ha il cuore di (...)

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> LA QUESTIONE MORALE, QUELLA VERA - EPOCALE. --- Economia ed ecologia. Buon vivere e buon convivere (di Vittorio Cristelli).

venerdì 25 novembre 2011

Buon vivere e buon convivere

di Vittorio Cristelli (vita trentina, 27 novembre 2011)

Non so se vi siete mai resi conto, ma il primo elementare segno che abbiamo tradito visioni fondamentali è nell’uso stesso delle parole. Gli esempi sarebbero molteplici ma mi limito a considerarne due: economia ed ecologia. E’ interessante e salutarmente provocatorio per i credenti in Cristo l’“Agenda latinoamericana” del 2012 che prende a petto il nostro argomento. E’ intitolata “Buen Vivìr” - Buon vivere, e tende a descrivere una buona, umana convivenza che noi potremmo anche chiamare buona cittadinanza e buona comunità.

Di per sé ed etimologicamente economia vuol dire regolamento della casa (dal greco oikos - casa e nomos - legge). Ma se andate a vedere sui vocabolari o attingete anche alla scienza accademica, vi dicono che economia è il complesso di attività che producono beni e accumulano ricchezza, anche quando questo è a scapito o relega all’ultimo posto la “casa dell’uomo”.

Analoga sorte subisce il termine ecologia. Etimologicamente significa “discorso sulla casa” (dal greco oikos - casa e logos - discorso). Ma ordinariamente ecologia vuol dire studio dei rapporti tra specie ed ambiente o territorio. Evidente in ambedue i casi che ad essere trascurato o relegato all’ultimo posto è l’uomo.

Eppure esistono economie che non si propongono l’accumulo di ricchezza o di beni, bensì il servizio all’uomo. Basti pensare all’economia municipale, all’economia familiare e all’economia del volontariato. Non economie queste solo perché introducono anche il servizio alla “casa” cioè all’uomo? E se questa invece fosse la strada per uscire dalla crisi?

Domenico Rosati, pensatore cattolico e già presidente delle Acli nazionali, osserva che finora le misure per uscire dalla crisi sono state indicate solo nella direzione di riattivare i mercati, mentre è necessario un pensiero nuovo che vada nella direzione di un’economia a servizio dell’uomo. “Un passaggio - dice - dal selvatico all’umano”. Il nuovo governo instauratosi in Italia sotto la guida dell’economista Mario Monti e composto di professori ed esperti di economia e finanza fa ben sperare. C’è però chi vorrebbe legarlo a realizzare soltanto il contenuto dell’emendamento collegato alla legge sulla stabilità, e cioè della lettera che il governo italiano ha spedito all’Europa in risposta a quella della Banca Centrale Europea pervenuta l’agosto scorso. Anche qui l’economista Tito Boeri ha rilevato che quella lettera è frutto di “ingegneria finanziaria”. Una gabbia del liberismo la chiama Rosati che mostra di non offrire rimedi, ma piuttosto problemi aggiuntivi. C’è da augurarsi che proprio la competenza dei nuovi ministri li faccia uscire dalla gabbia. Per fare un esempio, io avrei visto benissimo l’inserimento nel governo dell’economista Stefano Zamagni, che da anni teorizza, motiva e sostiene l’“economia civile” e la vorrebbe più ascoltata e incisiva nel contesto sia nazionale che internazionale.

E’ interessante e salutarmente provocatorio per i credenti in Cristo l’“Agenda latinoamericana” del 2012 che prende a petto il nostro argomento. E’ intitolata “Buen Vivìr” - Buon vivere, e tende a descrivere una buona, umana convivenza che noi potremmo anche chiamare buona cittadinanza e buona comunità. Come dice nell’introduzione il vescovo profeta dom Pedro Casaldaliga, l’Agenda vuole rispondere alle domande “che umanità possiamo e vogliamo essere, che vita possiamo e vogliamo vivere e a quale tipo di convivenza tendiamo?”. Queste domande si impongono di fronte alle scandalose diseguaglianze che ci sono anche da noi. Di fronte a quello che Casaldaliga chiama “mal vivere dell’immensa maggioranza delle persone mentre la bella vita insultante e blasfema di una minoranza cerca di starsene sola nella casa comune dell’umanità”.

Un buon vivere dunque che è anche buon convivere, perché non è immaginabile una buona vita che non sia anche una buona umana convivenza. Per i cristiani questo si chiama addirittura costruire il Regno di Dio.

Più laicamente, ma non meno incisivamente, il movimento “Sbilanciamoci” di fronte alla crisiauspica la nascita di una “Comunità europea dei beni comuni”. Una Comunità dotata di poteri sovranazionali per quanto riguarda la terra, il lavoro, l’energia, l’acqua, l’ambiente e la sicurezza. Tutte risposte alla crisi, ma alternative al neoliberismo mercantile che Casaldaliga chiama “mal vivere”.


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