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IL MESSAGGIO EVANGELICO, LA COSTITUZIONE, E IL PARADOSSO ISTITUZIONALE DEL MENTITORE, ATEO E DEVOTO. COME LA "SACRA FAMIGLIA" DIVENNE ZOPPA E CIECA E IL FIGLIO PRESE IL POSTO DEL PADRE DI GESU’ E DEL "PADRE NOSTRO" E DIVENNE IL SANTO "PADRINO".... CON E ACCANTO A "MAMMASANTISSIMA".

LA QUESTIONE MORALE, QUELLA VERA - EPOCALE. AL GOVERNO DELLA CHIESA UN PAPA CHE PREDICA CHE GESU’ E’ IL FIGLIO DEL DIO "MAMMONA" ("Deus caritas est") E AL GOVERNO DELL’ **ITALIA** UN PRESIDENTE DI UN PARTITO (che si camuffa da "Presidente della Repubblica"), che canta "Forza Italia" con il suo "Popolo della libertà" (1994-2012). Questo è il nodo da sciogliere. Materiali sul tema - di Federico La Sala

giovedì 14 giugno 2012 di Maria Paola Falchinelli
VIVA L’ITALIA. LA QUESTIONE "CATTOLICA" E LO SPIRITO DEI NOSTRI PADRI E E DELLE NOSTRE MADRI COSTITUENTI. Per un ri-orientamento antropologico e teologico-politico.
PER L’ITALIA E PER LA COSTITUZIONE. CARO PRESIDENTE NAPOLITANO, CREDO CHE SIA ORA DI FARE CHIAREZZA. PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI ...
PER UNA NUOVA TEOLOGIA E PER UNA NUOVA CHIESA.
L’INDICAZIONE DI GIOVANNI XXIII E DI GIOVANNI PAOLO II: LA RESTITUZIONE DELL’ANELLO DEL PESCATORE A GIUSEPPE.
Il loro successore ha il cuore di (...)

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> LA QUESTIONE MORALE, QUELLA VERA - EPOCALE. --- Ruby e l’uso politico dello sdegno (di Angelo Bersani).

venerdì 28 gennaio 2011

Ruby e l’uso politico dello sdegno

di Angelo Bersani *

Un bravo vescovo, di quelli che non hanno fatto carriera perché conservano uno spirito libero ed evangelico, cercava di rispondere alla delusione suscitata dalle parole caute del presidente della Cei. Vedi, mi diceva, a questo punto non si tratta di usare parole forti che appaiono retoriche. Le invettive possono diventare un alibi per lavarsi la coscienza. Il problema non è tanto il comportamento, assolutamente deplorevole, di una persona; il dramma è l’indifferenza della grande maggioranza.

Certo chi è politicamente contrario al presidente esprime sdegno; chi è favorevole lo giustifica (e magari lo invidia). Ma è un uso politico. I vescovi e le persone di retta coscienza non sono interpellati tanto dal comportamento di qualche peccatore, quanto dalla catastrofe etica che sembra permeare tutta la società. Magari si grida allo scandalo, ma perché si tratta di un avversario politico. Pochi si indignano perché nelle storie che abbiamo ascoltato c’è disprezzo per la persona umana, c’è la prevaricazione del danaro, c’è il ricatto e la violenza, la menzogna elevata a sistema, la corruzione della politica che diventa clientela e mercimonio.

C’è, ancora più grave, la corruzione dei giovani, che partecipano e vedono l’esempio degli uomini “di successo”. Sono i giorni di un’apocalisse (che vuol dire “svelamento”) che ci rivela una società assai peggiore di quel che credevamo. E allora, spiega il vescovo, più che l’invettiva moralistica dobbiamo fare tutti un grande esame di coscienza; e le parole di Bagnasco vanno in questa direzione. Non è suo compito dire quali conseguenze politiche debba avere il comportamento indegno del capo della maggioranza. A ciò dovrebbe bastare il buon senso degli italiani; e se questo non c’è, significa che bisogna impegnarsi anzitutto a ricostruire una coscienza civile, morale e politica. È il tema della testimonianza e della educazione che torna in primo piano. Ma quale educazione? Il vescovo era d’accordo con vari commenti apparsi il 25 gennaio: Valli e Faggioli (Europa), Garelli (La Stampa) e Mancuso (Repubblica).

Certo anche la Chiesa italiana deve fare un esame di coscienza: per troppi anni alcuni prelati hanno voluto fare la politica in prima persona. Come dimenticare le elezioni regionali dell’aprile 2000, quando il vicariato di Roma fece campagna per Storace quando dall’altra parte c’era un cattolico esemplare come Piero Badaloni? Per cambiare strada servirà creare luoghi di dialogo e corresponsabilità nell’ambito ecclesiale e riconoscere ai laici cattolici autonomia e autorevolezza per affrontare la vita politica al servizio del bene comune e della speranza dei giovani.

* “Europa” del 28 gennaio 2011: http://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/Stampa201101/110128bertani.pdf


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