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60° ANNIVERSARIO DELLA COSTITUZIONE. Memoria della Liberazione e della Legge dei nostri Padri ("Giuseppe") e delle nostre Madri ("Maria") Costituenti.....

EPIFANIA: MANIFESTAZIONE, IL 30 OTTOBRE - E IL 14 NOVEMBRE!!! PER SALVARE L’ITALIA E LA SUA SCUOLA, SCIOPERO GENERALE. Epifani, il leader della Cgil, contro la riforma Gelmini - a cura di Federico La Sala.

"Per amore del mio popolo non tacerò"(Isaia). «La camorra ha assassinato il nostro paese, noi lo si deve far risorgere, bisogna risalire sui tetti e riannunciare la "Parola di Vita"» (don Peppino Diana).
venerdì 14 novembre 2008 di Maria Paola Falchinelli
[...] Lo sciopero, ha spiegato Epifani, avrebbe lo scopo di "contrastare le politiche dei tagli e la controriforma del Governo". "Così non va" ha detto Epifani parlando dei servizi pubblici per i quali "paghiamo di più per avere di meno e favorire la sanità e la scuola privata".
Il leader della Cgil ha criticato le recenti misure del ministro dell’istruzione Gelmini: "Come si fa a dire che i bambini meno stanno a scuola e più imparano? Capirei per i liceali e per gli universitari ma in (...)

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> EPIFANIA: MANIFESTAZIONE, 30 OTTOBRE!!! PER SALVARE L’ITALIA E LA SUA SCUOLA, SCIOPERO GENERALE. ---- La scuola in piazza contro i tagli. Solo a Roma un milione in corteo.

giovedì 30 ottobre 2008


-  La scuola in piazza contro i tagli
-  Sfilano sindaci, bimbi e maestre
-  Solo a Roma un milione in corteo

In una giornata che si è aperta con un tempo piovoso, è partito da piazza della Repubblica il corteo organizzato dai sindacati confederali in occasione dello sciopero della scuola. «Uniti per la scuola di tutti», questo è scritto sullo striscione che apre la manifestazionei manifestanti che sfileranno per le vie di Roma per contestare le politiche del Governo in materia di istruzione, in concomitanza con lo sciopero generale della scuola proclamato dai sindacati di categoria (Flc-Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Gilda e Snals). «Ci sono ancora pullman bloccati all’ingresso della capitale, tanta gente non è riuscita neanche ad arrivare. Secondo le nostre stime siamo, sono presenti, per adesso, un milione di manifestanti». Sono le cifre che gli organizzatori del corteo, giunti sul palco allestito a piazza del Popolo forniscono in merito alla partecipazione al grande corteo a Roma.

Piazza della Repubblica è ancora strapiena. In testa al corte c’erano i gonfaloni dei piccoli comuni in cui saranno chiuse le scuole elementari. Sfilano insegnanti, studenti e genitori. Tantissimi i bambini che sfilano, un gruppo di bambine solleva lo striscione: "Gelmini ti combatteremo con cuore di bambine".

Ecco il contenuto di alcuni striscioni: "Con i fantocci non si governa : referendum". "Le tre "i" : invecchiamento, impoverimento, ignoranza". "Ad un governo di arroganti servono sudditi ignoranti". "Il futuro dei bambini non fa rima con Gelmini".

Si contesta il decreto Gelmini, approvato in via definitiva al Senato, che ripristina il maestro unico alle elementari, con il rischio di mettere in discussione la «tenuta» del tempo pieno, ma non solo. Nel mirino ci sono i tagli dei posti di lavoro e degli orari di lezione, il dimensionamento della rete scolastica (con l’accorpamento di istituti con pochi alunni), la mancanza di investimenti nel settore.

«Le scuole del I/o municipio dicono no». A mostrare lo striscione di protesta sono i bambini di alcune scuole elementari e medie di Roma che oggi stanno partecipando con le loro maestre al corteo contro il dl Gelmini. Indossano magliette bianche con scritto «Il paese reale è qui». Durante una pausa della manifestazione ormai giunta nei pressi di piazza del Popolo le insegnanti hanno improvvisato un girotondo cantando: «Giro giro tondo casca il mondo casca la Gelmini e salviamo i bambini». A precedere e in coda a questa piccola parte del corteo si intonano slogan che invocano alla scuola pubblica e che spiegano che «Il futuro dei bambini non fa rima con Gelmini». Qualcuno canta persino l’inno di Mameli reggendo uno striscione con su scritto «Per Bertruffoni, se l’istruzione vi sembra un costo provare l’ignoranza». Un scuola di Viterbo espone un cartello che rimanda con la memoria alle polemiche politiche che hanno caratterizzato altri cortei: «Contro la scuola dei potenti 10, 100, 1000 manifestazioni».

Il corteo si snoda per le vie del centro e arriverà a piazza del Popolo, dove sono previsti i comizi finali.

Un corteo di studenti universitari, organizzato dai Colletivi de La Sapienza, è partito da piazzale Aldo Moro per unirsi alla manifestazione organizzata dai sindacati confederali in occasione dello sciopero generale della scuola. Il corteo degli universitari è composto da circa un migliaio di persone ed in questo momento sta per arrivare alla Stazione Termini.

* l’Unità, Pubblicato il: 30.10.08, Modificato il: 30.10.08 alle ore 13.05


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