Dopo le polemiche dei giorni scorsi, il premier non si schiera. Al comitato costituente del Pdl
chiude sulla legge elettorale per le europee e attacca Veltroni: "Inesistente. Dialogo impossibile"
Berlusconi: "Io antifascista?
Penso solo a lavorare" *
ROMA - "Io antifascista? Penso solo a lavorare, per risolvere i problemi degli italiani". Silvio Berlusconi risponde così, senza sbilanciarsi, ai giornalisti che gli chiedono se si dichiarerebbe antifascista, dopo le polemiche dei giorni scorsi all’interno di An sul ruolo della Repubblica di Salò e sui valori della Resistenza.
Intervenendo al comitato costituente del Pdl, il presidente del Consiglio ha ribadito poi la sua posizione sulla legge elettorale per le europee - sbarramento al 5 per cento e liste bloccate, senza preferenze - e ha attaccato l’opposizione con cui "non si può dialogare" e Walter Veltroni, "inesistente".
Legge elettorale ed Europee. Chiusura netta sulla legge elettorale: Silvio Berlusconi ribadisce in sostanza quanto detto lunedì a "Porta a Porta", ovvero che "il sistema delle liste bloccate permette di avere professionisti che possono autorevolmente rappresentare il Paese all’interno delle commissioni del Parlamento europeo". Le liste bloccate, secondo il premier, "selezionano chi rappresenta autorevolmente gli interessi europei ma soprattutto italiani".
Sull’argomento l’opposizione non condivide la linea scelta dalla maggioranza ed ha già annunciato battaglia: Il Pd è per lo sbarramento al 3 per cento e per le preferenze, mentre l’Udc che non pone questioni di sbarramento, ma è nettamente contrario all’abolizione delle preferenze, che "strangola la democrazia perché toglie ossigeno alla libertà dell’elettore di scegliere il proprio candidato".
Veltroni inesistente, alternanza non auspicabile. Berlusconi attacca poi duramente Walter Veltroni. "Il leader del Pd aveva cominciato bene, ma nei fatti ora è del tutto inesistente. Dimentichiamo ogni speranza di poter collaborare con loro". "La sinistra - continua - ha scelto la vecchia linea e i vecchi vizi della loro provenienza storica, dovrà passare un’altra generazione" prima di poter dialogare, perché i protagonisti di oggi "sono posseduti da invidia e odio di classe". "Con questa opposizione - ha aggiunto - e con questo modo che ha di interpretare il bipolarismo, l’alternanza non è auspicabile, non è un valore". "Governeremo a lungo", ha aggiunto.