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TEORIA E PRATICA DEL BAAL-LISMO. COME UN CITTADINO RUBA IL NOME DI TUTTO UN POPOLO, NE FA LA BANDIERA DEL PROPRIO PARTITO PERSONALE, E GETTA LE BASI DELLA PIU’ GRANDE BOLLA SPECULATIVA DELLA STORIA D’ITALIA...

POLITICA, FILOSOFIA, E MERAVIGLIA. Materiali sul tema - a cura di Federico La Sala

L’Italia come volontà e come rappresentazione di un solo Partito. Il "popolo della libertà" è nato: "Forza Italia"!!! Materiali per un convegno prossimo futuro
venerdì 28 gennaio 2011 di Maria Paola Falchinelli
MA DOVE SONO I FILOSOFI ITALIANI OGGI?!
POCO CORAGGIOSI A SERVIRSI DELLA PROPRIA INTELLIGENZA E A PENSARE BENE "DIO", "IO" E "L’ITALIA", CHI PIU’ CHI MENO, TUTTI VIVONO DENTRO LA PIU’ GRANDE BOLLA SPECULATIVA DELLA STORIA FILOSOFICA E POLITICA ITALIANA, NEL REGNO DI "FORZA ITALIA"!!!
UN GRANDE "VIAGGIO A SIRACUSA"!!! LA PIU’ GRANDE BOLLA SPECULATIVA DELLA STORIA POLITICA ITALIANA. COME UN CITTADINO RUBA IL NOME DI TUTTO UN POPOLO E SE NE FA LA BANDIERA DEL PROPRIO PERSONALE PARTITO... (...)

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> POLITICA, FILOSOFIA, E MERAVIGLIA. --- L’Italia poteva sembrare, all’occhio dell’osservatore esterno, un paese pacificato, garantito (di Fabio Liberti - L’Italia: aspra campagna in vista)

mercoledì 12 dicembre 2012

L’Italia: aspra campagna in vista

di Fabio Liberti (direttore di ricerca all’Istituto di ricerche internazionali e strategiche - Iris)

      • in “Le Monde” del 13 dicembre 2012 (traduzione: “www.finesettimana.org”)

L’Italia poteva sembrare, all’occhio dell’osservatore esterno, un paese pacificato, garantito dalla saggezza del presidente del Consiglio, Mario Monti, liberato dalla ingombrante presenza di Silvio Berlusconi, vivificato dalla partecipazione dei cittadini alle elezioni primarie del centro-sinistra. Purtroppo il ritorno del Cavaliere e le dimissioni di Mario Monti ricordano che il contesto politico italiano ed europeo è di difficile comprensione.

Il ritorno alla ribalta di Silvio Berlusconi segna soprattutto l’inizio di una campagna elettorale aspra che sarà marcata da violenti attacchi tedescofobi e antieuropei. Il contesto si presta, quello economico specialmente, con una contrazione del PIL italiano dell’ordine del 2,5% nel 2012, frutto degli errori del passato e delle leggi di budget che hanno accumulato più di 100 miliardi di euro tra aumento delle imposte e riduzione della spesa pubblica in soli due anni.

La disoccupazione si impenna, il consumo crolla, il paese mette in opera riforme strutturali che devono permettergli, come la Germania di Gerhard Schröder, di ridispiegare il proprio potenziale in termini di crescita. Ma nell’attesa, gli effetti sono quelli di un impoverimento della popolazione.

Politicamente, una larga parte dell’opinione pubblica italiana ha l’impressione di pagare per una appartenenza all’Europa che sarebbe diventata un club di banchieri, dominato dagli interessi francotedeschi. L’Italia è in procinto di approdare a derive populiste e di far implodere l’euro? Nulla è meno sicuro.

Silvio Berlusconi non ha alcuna possibilità di vincere le elezioni della primavera 2013, cerca piuttosto di non perderle troppo. Il suo partito, che aveva raccolto il 38% dei voti nel 2008, è creditato ora solo del 14% dei suffragi.

Silvio Berlusconi, che avrebbe potuto lasciare la leadership del suo campo a Mario Monti, e curare la sua uscita di scena definitiva, fa la scommessa di difendere fino in fondo i propri interessi personali, economici e giudiziari, mettendo il suo partito e la destra italiana al suo servizio, e cerca di sfruttare le faglie della legge elettorale (che prevede un premio di maggioranza calcolato in modo diverso per i due rami del Parlamento, rendendo facile la formazione di una minoranza di ostruzione) per continuare a contare.

Ma la sua decisione precipita anche l’entrata nell’arena politica di Mario Monti che, liberato dal suo ruolo bipartisan, potrebbe alla fine accettare di condurre una lista centrista con il programma di continuare la propria azione di governo.

A guardare i sondaggi, l’esito dello scrutinio sembra lasciare pochi dubbi. La coalizione di centrosinistra, guidata da Pier Luigi Bersani, che ha appena vinto le elezioni primarie, resta il grande favorito di questo scrutinio, ma potrebbe avere bisogno di un accordo con i centristi (guidati da Mario Monti?) per governare, utilizzando il “Professore” Monti come cauzione di fronte ai mercati nominandolo Presidente della Repubblica o ministro delle Finanze. Ma non bisogna dimenticare la campagna elettorale che potrebbe fare dei guasti.

Giocando sulla collera degli Italiani, Silvio Berlusconi criticherà l’euro, l’austerità, l’Unione europea, il duo franco-tedesco. Non sarà il solo in questa battaglia, la Lega Nord si unirà al Cavaliere. Senza essere suo alleato, il Movimento 5 stelle del comico Beppe Grillo farà una campagna sugli stessi temi. Questo blocco populista è accreditato del 40% delle intenzioni di voto, sapendo che la metà degli italiani, scoraggiati dagli scandali di corruzione che hanno coinvolto parecchi partiti politici, atterriti dall’austerità, annunciano la loro astensione.

Sono questi Italiani che determineranno l’esito dello scrutinio, dopo una campagna elettorale che verterà sull’Europa e sull’euro. Come i Greci e gli Olandesi, gli Italiani dovranno scegliere tra l’appartenenza alla zona euro e all’Unione Europea, e le sirene di un capovolgimento del sistema politico europeo.


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