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LA COSTITUZIONE, LE REGOLE DEL GIOCO, E IL LUNGO GIOCO SPORCO (1994-2008) DEL MENTITORE ISTITUZIONALE - "FORZA ITALIA", CONTRO L’ITALIA!!!

L’ITALIA, IL PATRIOTTISMO COSTITUZIONALE, L’ALITALIA E LA MENZOGNA ISTITUZIONALE DEL "PATRIOTTISMO" DEL PARTITO DEI PARTITI "FORZA ITALIA". Una nota di Gad Lerner - a cura di Federico La Sala

lunedì 1 settembre 2008 di Maria Paola Falchinelli
[...] Nella vicenda Alitalia è tale luogo comune - la difesa dell’italianità - che garantisce a Berlusconi l’aureola di difensore dell’interesse nazionale. Guai a chi si oppone. Ma se si dà per scontato che la sopravvivenza della compagnia di bandiera rappresenti una priorità vitale della nostra economia, ne consegue che le alterazioni delle regole di mercato e gli esborsi di denaro pubblico siano tollerabili come male minore, necessario al perseguimento di una non meglio precisata (...)

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> L’ITALIA, IL PATRIOTTISMO COSTITUZIONALE, L’ALITALIA E LA MENZOGNA ISTITUZIONALE DEL "PATRIOTTISMO" DEL PARTITO DEI PARTITI "FORZA ITALIA". --- Alitalia, si apre la trattativa Epifani: «Nessun ultimatum».

lunedì 1 settembre 2008


-  Alitalia, si apre la trattativa Epifani: «Nessun ultimatum»
-  La NewCo: alternativa è il fallimento
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Comincia lunedì alle 18 la trattativa tra governo e sindacati sulla nuova Alitalia. Ma il presidente della NewCo Roberto Colaninno ha già avvertito: «Non sarà una trattativa come tutte le altre». Insomma, i sindacati devono dire sì per forza, altrimenti «l’alternativa è il fallimento». Cambio di registro, dunque, rispetto alle parole che aveva usato Corrado Passera, l’amministratore delegato di Intesa San Paolo, advisor nel piano di risanamento della compagnia aerea, solo pochi giorni fa. «Senza l’intesa con i sindacati, il progetto non andrà avanti» aveva detto. Ma l’atmosfera ora si è fatta decisamente più tesa.

Il nodo, come è ovvio, sono gli esuberi. Il ministro Sacconi ha promesso che saranno meno di cinquemila, ma nessuno azzarda cifre, e il numero dei licenziamenti potrebbe salire anche di qualche altro migliaio. Il più agguerrito è il leader della Cgil Guglielmo Epifani, che ha già fatto sapere che il sindacato «vuole una trattativa vera e non accetterà ultimatum». Insomma, quello su Alitalia non può essere un tavolo di concertazione sui generis: «Dalle crisi aziendali alla cassa integrazione - ha detto - le regole devono essere uguali per tutti. Mi colpisce - aggiunge Epifani - la disinvoltura di certi industriali rispetto ai conflitti di interesse e alle leggi ad hoc». Sul piano di salvataggio di Alitalia, spiega ancora il leader Cgil, serve il tavolo del governo con i sindacati «deve essere un confronto vero sul piano industriale, non un prendere o lasciare. Passera dice che è fondamentale l’accordo con il sindacato? Bene. Ma questo significa confrontarsi con le nostre opinioni».

In attesa di capire se l’intesa si troverà, Epifani comunque boccia in toto il piano sostenuto dal governo. «La mia opinione - spiega Epifani - è che questa cordata, sulla quale Passera stava lavorando da tempo e per la quale il governo ha cambiato in corsa le regole, sia formata da imprenditori che, per una parte, hanno altri interessi (penso a quelli che operano nell’edilizia o nel campo delle concessioni pubbliche) e per l’altra puntano sul guadagno finanziario».

* l’Unità, Pubblicato il: 01.09.08, Modificato il: 01.09.08 alle ore 13.15


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