Non avevo dubbi sulla sua predilezione per Jannuzzi. Legge, poi, Giordano Bruno. Le confesso, indipendentemente dall’oggetto del confronto, che non vorrei finire bruciato in Campo del Fiore, in Enotria. Antonino Ingroia non ha mai detto ciò che gli ha messo in bocca su Travaglio. Mi correggo sulla sua direzione d’un periodico: ha la responsabilità d’un rotocalco on-line, lo dirige. L’argomento potrebbe suggerirmi la trattazione d’un noto paradosso logico. Evito, per brevità e utilità. In quanto a ciò che potrebbe accadermi, resterebbero le testimonianze. Che non sono poche.
Senza rancore, con rinnovata cordialità.
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