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ITALIA 25 LUGLIO 2008. IL GIALLO DELL’ESTATE ORMAI DURA DAL 1994...

GOVERNO DI EMERGENZA "NAZIONALE" - CONTRO L’ITALIA!!! FERMARE IL GIOCO SUBITO. A ROMA, UN GOLPE DI SOLE ESTIVO. DIMISSIONI IMMEDIATE DEL PRESIDENTE DEL PARTITO DI "FORZA ITALIA"!!! - A CURA DI PFLS

Immigrazione, il governo dichiara lo stato d’emergenza nazionale al fine di potenziare le attività di contrasto del fenomeno
domenica 27 luglio 2008 di Maria Paola Falchinelli
[...] Il Consiglio dei ministri ha approvato, su proposta del ministro dell’Interno Roberto Maroni, ’’l’estensione all’intero territorio nazionale della dichiarazione dello stato di emergenza per il persistente ed eccezionale afflusso di cittadini extracomunitari, al fine di potenziare le attività di contrasto e di gestione del fenomeno’’. Lo annuncia il comunicato ufficiale diffuso da palazzo Chigi al termine della riunione di governo [...]
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> GOVERNO DI EMERGENZA "NAZIONALE" - CONTRO L’ITALIA!!! FERMARE IL GIOCO SUBITO. --- Minniti: si chiarisca. La Russa: non so.

venerdì 25 luglio 2008


-  Immigrati come una catastrofe
-  Il governo: stato d’emergenza
-  Minniti: si chiarisca. La Russa: non so

Non bastavano le schedature etniche, la proposta delle impronte ai bambini rom- con le conseguenti condanne per razzismo da tutta Europa e le proteste delle associazioni laiche e cattoliche e del Vaticano -, non bastava il decreto sicurezza passato l’altro giorno in Parlamento con l’esercito a pattugliare le strade come nel Cile di Pinochet, non bastava l’aggravante di clandestinità al posto dell’impossibile istituzione del reato, che lede comunque l’articolo 3 della Costituzione. Adesso è stato decretato lo "stato di emergenza nazionale" per i "troppi" immigrati clandestini. Roba da stato di guerra, da terremoti - e infatti è stato prorogato anche lo stato d’emergenza a Catania in vigore dal 2002 - o altri cataclismi come uragani e tsunami.

Ma chi? Ma dove? Il Consiglio dei ministri di questo venerdì di fine luglio ha approvato la dichiarazione dello stato d’emergenza su tutto il territorio nazionale per «il persistente ed eccezionale afflusso di extracomunitari».

Quelli dei barconi? I rom? Le badanti ucraine e russe? Non è specificato nel comunicato finale del Cdm né il premier -tra gag e boutade come quella di fare «una politica di sinistra», «a favore dei poveri» - ne ha parlato. Si dice solo che è stata estesa l’emergenza da tre regioni a tutto il territorio nazionale. Si immaginano carichi di aiuti umanitari in arrivo, magari paracadutati, e raccolte di fondi. Ma per gli immigrati che arrivano sulle nostre coste.Oppure si immaginano poteri eccezionali al governo, per i quali il ministro Maroni potrà imporre la alla realizzazione di nuovi Cpt-lagher anche nelle regioni dove la popolazione e le istituzioni si oppongono.

Il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, dice che nella decisione sullo stato di emergenza «risponde solo a esigenze organizzative: serve a facilitare una risposta dello stato e non cambia quello che già c’è». «Non saranno coinvolte forze armate», si è sincerato. E comunque si è trattato di una proposta del titolare del Viminale Maroni di cui si è discusso «solo molto brevemente». Insomma neanche lui sa cosa significa con precisione.Il ministro dell’Interno del governo ombra del Pd Marco Minniti che aggiunge: «Poichè non è una decisione ordinaria, è assolutamente necessario che il governo spieghi immediatamente al Paese e al Parlamento le ragioni, le modalità e la finalità di tale iniziativa».

Sicuramente lo stato d’emergenza piacerà al collega di partito del ministro, il leghista amico dell’estrema destra neonazista Mario Borghezio per il quale l’equazione è semplice: «Immigrazione selvaggia uguale diffusione di malattie, quest’equazione - sostiene - si sta dimostrando ogni giorno più vera. Sarebbe ora che anche l’Europa se ne rendesse responsabilmente conto, abbandonando la linea buonista che, su questo terreno, diventa foriera di pericoli per la salute di tutti».

Tutto ciò mentre anche i precedenti provvedimenti del governo sul tema immigrazione vengono giudicati discriminatori e anticostituzionali. L’associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione giudica «illegittimamente discriminatorie» alcune misure contenute nel maxiemendamento già approvato dalla Camera. In particolare, l’Asgi si riferisce alla soppressione «sostanziale» dell’assegno sociale. Infatti, «ai requisiti soggettivi e reddituali previsti dall’attuale normativa (come l’età superiore ai 65 anni e la mancanza di un reddito sufficiente) è stato aggiunto quello del soggiorno legale e della prestazione lavorativa continuativa per almeno dieci anni». In questo modo, per l’Asgi, «è svuotato di significato l’assegno sociale quale istituto di assistenza sociale a carattere non contributivo, anche perchè si determina una situazione di discriminazione indiretta o dissimulata nei confronti dei cittadini stranieri». Altra discriminazione riguarda la "carta per i poveri" riservata solo agli italiani: «è anticostituzionale». E contrasta, sottolinea l’Asgi, con il principio di parità di trattamento fra lavoratori migranti e nazionali in tema di assistenza sociale sulla base di alcune convenzioni internazionali, compresa la convenzione europea dei diritti dell’uomo.

Il responsabile dell’ufficio per le politiche dell’immigrazione della Cgil, Pietro Soldini denuncia poi «un giro di vite sui ricongiungimenti familiari, che colpisce pesantemente i minori e le famiglie immigrate», commenta negativamente le norme sui ricongiungimenti familiari, sull’asilo e sui comunitari in via di definitiva approvazione. Soldini sottolinea soprattutto come l’innalzamento del reddito richiesto nel parere della commissione Affari Costituzionali della Camera «consentirà il ricongiungimento soltanto di famiglie agiate e condannerà alla solitudine tutti gli altri». Altrettanto grave, secondo il sindacalista, è l’esclusione del coniuge minorenne e la quasi obbligatorietà dell’esame del Dna per i fini del ricongiungimento: «Questa scelta - afferma - è veramente inconcepibile perchè lo strumento del ricongiungimento è la forma più civile d’immigrazione, con maggiori garanzie di legalità e sicurezza». «Rendere difficile o quasi impossibile il ricongiungimento - conclude Soldini - è quindi non solo sbagliato e punitivo, ma totalmente miope. Esso è infatti il miglior investimento per un’immigrazione legale, scelta, qualificata e sicura».

E questo proprio quando la Corte di giustizia della Ue mette paletti per rendere più facile i ricongiungimenti e soprattutto il soggiorno e gli spostamenti entro i confini europei per i coniugi extracomunitari di cittadini europei. È quanto ha stabilito la Corte in una sentenza che dà il via libera al ricongiungimento familiare spiegando che non può essere subordinato alla condizione che il coniuge abbia prima soggiornato legalmente in un altro Stato membro.

Ma il ministro Roberto Maroni ha il coraggio di dire che «in Italia la richiesta di domande di asilo è modesta, non desta una particolare sensibilità rispetto ad un fenomeno che in Europa è molto più vasto, specie in Germania». «Nel 2007 - ha infine reso noto Maroni - alla Commissione nazionale per il diritto di asilo sono giunte 306 domande».

* l’Unità, Pubblicato il: 25.07.08, Modificato il: 25.07.08 alle ore 16.19


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