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ANTROPOLOGIA E FILOSOFIA. IN PRINCIPIO ERA IL LOGOS - NON IL "LOGO"! La questione della "Parola" e della "Lingua" ...

RILEGGERE SAUSSURE. UN "TRATTATO TEOLOGICO-POLITICO" RIDOTTO A UN BANALE "CORSO DI LINGUISTICA GENERALE"!!! Un omaggio e un appello a Tullio De Mauro. Un’indicazione di Federico La Sala

DUE PERSONE CHE DISCORRONO... Il punto fermissimo della ricerca saussuriana.
venerdì 18 luglio 2008 di Maria Paola Falchinelli
Saussure: il dialogo, in principio.
DUE PERSONE CHE DISCORRONO...
Il punto fermissimo della ricerca saussuriana *
di Federico La Sala *
I suoni che sono nella voce (tà en tê fonê) sono simboli (súmbola) delle affezioni che sono nell’anima (en tê psychê pathemáton), e i segni scritti (tà grafómena) lo sono dei suoni che sono nella voce. E come neppure le lettere dell’alfabeto sono identiche per tutti, neppure le voci sono identiche. Tuttavia ciò di cui queste cose sono segni (semeîa), come (...)

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> RILEGGERE SAUSSURE. UN "TRATTATO TEOLOGICO-POLITICO" --- APOCALISSE (LINGUISTICA):"THE WINTER’S TALE". Ipotesi per una rilettura "dantesca" e "kantiana" dell’ opera di Shakespeare.

giovedì 13 luglio 2023

TEATRO, METATEATRO, ANTROPOLOGIA E DISAGIO DELLA CIVILTÀ: CON SHAKESPEARE E DANTE ALIGHIERI, OLTRE LA TRAGEDIA DI EDIPO E GIOCASTA...

      • COME OLTREPASSARE SCILLA E CARIDDI E SAPER AMARE IL PADRE E LA MADRE. Ipotesi per una rilettura "dantesca" e "kantiana" dell’ opera di Shakespeare.

      • HAMLETICA-MENTE. La "question" shakespereana è antropologica e teologico-politica (essere, e non-essere: rileggere le parole della "Giustizia" di Parmenide) e mostra di essere una "vera e propria" fenomenologia delllo spirito della "fiaba". Le sue opere, alla luce del "nodo" elisabettiano, propongono una articolata e sistematica ricerca per trovare la via dalla trappola (paradosso, antinomia) del Mentitore: una critica della intera tradizione metafisica che, del Logos antropologico, ha fatto un "Logo" androcentrico e "mammonico".

      • APOCALISSE (LINGUISTICA):"THE WINTER’S TALE" ("IL RACCONTO D’INVERNO"). Con Ulisse e Dante, in qualche modo, Shakespeare giunge a ri-considerare la propria "semenza" (Inf. XXVI, 118), a ri-scoprire la propria sovranità (come di Amleto, di Ofelia, e di ogni essere umano) e, al contempo, "l’amor che muove il sole e le altre stelle" (Par. XXXIII, 145), e a sollecitare l’intera umanità a esercitare la propria capacità di Parola ("Io sono l’alfa e l’omega, il primo e l’ultimo").

Federico La Sala


HEGELISMO, PLATONISMO, FILOLOGIA E ANTROPOLOGIA (CRISTOLOGIA)*

      • "SÀPEREAUDE! (KANT, 1784): "IO SONO L’ALFA E L’OMEGA, IL PRIMO E L’ULTIMO" (APOCALISSE, 1.11).

      • CON HEGEL, MA A RICOMINCIARE DA DIOTIMA DI MANTINEA, DANTE ALIGHIERI, GALILEO GALILEI, IMMANUEL KANT... ELEUSIS 2023.

"MENSCHWERDUNG" ("DIVENTARE UN ESSERE UMANO"). "Dio è amore" ("Deus charitas est"), condivido (è una questione di "h": "Charitas", gr. "Xapitas"). Hegel ha messo il dito nella piaga: "La vita di Dio e il conoscere divino potranno bene venire espressi come un gioco dell’#amore ["ein Spielen der Liebe"] con se stesso; questa idea degrada fino all’edificazione e addirittura all’insipidezza, quando mancano la serietà, il dolore, la pazienza e il travaglio ["Arbeit"] del negativo" ("Fenomenologia dello Spirito", §19).
-  A ben "orientarsi nel pensiero" (Kant) e, al contempo, nel sollecitare una ri-considerazione unitaria della "Prefazione" ("Vorrede") della "Fenomenologia dello Spirito" di Hegel e la figura della profetessa di Mantinea, Diotima, a mio parere, emerge chiaramente il #nodo antropologico di fronte a cui Hegel si è trovato e che ha sciolto in modalità tragica, edipica e paolina, con tutta la "socratica" potenza di un #Napoleone (Alessandro Magno); non con lo spirito del #Logos (di Eraclito e dell’evangelista Giovanni) né della #Giustizia di Parmenide, egli ruba "alla #Platone" l’anima a Diotima ("Simposio") e ripropone una demiurgica e demogorgonica #cosmoteandria t(al)ebana: "[...] che il vero sia effettuale solo come sistema o che la sostanza sia essenzialmente soggetto ciò è espresso in quella rappresentazione che enuncia l’#assoluto come #spirito - elevatissimo concetto appartenente all’età moderna e alla sua #religione" (Fenom. d. spir., § 22).
-  A che gioco giochiamo, a che giogo vogliamo continuare a giocare? Non è meglio, forse, riprendere il filo proprio da Diotima e, con Dante Alighieri ("Due Soli") e portarsi fuori dalla tragedia dei "Tempi moderni" (Charlie Chaplin)?

P. S. 1 - «Senza Hegel non sarebbe stato possibile neppure Darwin, afferma Nietzsche, e l’avrebbe potuto dire anche di se stesso; infatti chi si ammali una volta di hegelite - così mordacemente si era espresso un decennio prima - non ne guarirà mai del tutto. E che cosa sarebbe la critica alla religione di Fuerbach e di Marx, o anche quella odierna di Ernst Bloch e Georg Lukács senza Hegel?» (Hans Küng, "Incarnazione di Dio. Introduzione al pensiero teologico di Hegel, prolegomeni ad una futura cristologia", Queriniana, 1972).

P. S. 2 - EUROPA: CRISTIANESIMO CATTOLICESIMO COSTITUZIONE E SPIRITO DI ASSISI (1986). Quando Benedetto Croce pubblicò il suo «Perché non possiamo non dirci "cristiani"» (1942), don Giuseppe De Luca ’confessò’ al Ministro dell’Educazione Nazionale Giuseppe Bottai: si è "rincristianito per dispetto". Come concordato...!!!

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Federico La Sala


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